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Costruttori di flauti di canna.
[06-07-2007]
Vogliamo provare a fare un censimento dei costruttori di flauti di canna, magari per Regione?
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Re: Costruttori di flauti di canna.
[15-01-2008]
Caro Calogero,
appena torno a casa ti mando il sw.
Cosa intendi quando dici "il suono era perfetto"?
Il suono è perfetto per te, che forse sei abituato ad ascoltare strumenti moderni, ma potrebbe essere terrificante per chi è abituato al suono di strumenti tradizionali.
Sapessi che brutte facce fanno i miei cari vecchietti quando sentono una zampogna con le ance di plastica.
Se si adottasse il tuo principo, inoltre, dovremmo buttare a mare tutti gli strumenti popolari che non usano le moderne scale musicali.
E i cori popolari che cantano variando in continuazione le battute o che ricercano i battimenti (ossia che fanno l'opposto dei cori "culti"), che facciamo? Li buttiamo?
Hai mai sentito una chitarra sarda? Sembra scordata come una campana, invece - per i sardi - non lo è affatto.
La bellezza e l'interesse della musica di tradizione è proprio tutto questo universo (non solo musicologico) che è ancora sconosciuto ai più.
Allora cos'è meglio?
Un flauto di plastica che suona "bene", magari su una scala cromatica del sistema temperato occidentale, o un flauto di canna che suona come ha suonato per centinaia di anni, magari su una scala usata dai berberi nel medioevo?
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Re: Costruttori di flauti di canna.
[15-01-2008]
ftp://ftp.bw.edu/Physics/phoekje/pub
Qui trovati il sw, e questo formulario credo possa esserti utile.
Basic Calculations for Flute Making
These were recommended by Peter Hoekje (Hoekje@uni.edu) on the newsgroup rec.music.makers.builders.
Below is a medium length description of the details; the reader is advised
to skip it if you're not interested.
There are a few important physical quantities you need to
keep in mind. First, let's define some measurements:
2a = bore diameter in the vicinity of the hole
2b = hole diameter
2s = hole spacing (e.g. from this hole to the next open hole)
t = physical length of hole, e.g. thickness of wood
te = effective acoustical length of open hole, approx. te=t + 1.5b
x1 = distance, in a conical bore, from the hole to the hypothetical
apex of the cone.
Benade defined some length corrections for various cases, and I will
list these below. These length corrections describe flattening effects
which must be subtracted from each hole's idealized position (measuring
from the mouthpiece end).
First, if only one hole is open, then define D as the distance from
the center of this hole to the open end of the bore. The effective
bore is not perfectly open at the hole, but appears to extend beyond
the hole by a distance Cs ("s" for single hole)
te
Cs = ----------------------------
(2b/2a)^2 + te*(1/D + 1/x1)
If the topmost open hole is followed by at least one more open hole,
then the bore from the open hole downward can be usefully represented
as a semi-infinite lattice constructed of similar holes and bore.
The open-hole lattice correction, Co, is
Co = 2s * (0.5) *
But, if there are any closed holes _north_ of the first open hole
(i.e. in the main bore before the first open hole), they also provide
a flattening effect. Each closed hole adds the correction Cc
Cc = (0.25) t (2b/2a)^2
Another very important physical quantity is the "cutoff frequency" fc.
This marks the boundary between low frequencies, which are reflected
by the tone holes back into the instrument to form strong resonances,
and high frequencies which leak freely out through the tone hole row.
The cutoff frequency also marks the division between the low-frequency
isotropic radiation pattern (energy radiates in all directions equally)
and the high frequency directional radiation patterns.
Anyway, fc can be estimated by
c 2b 1
fc = --- * -- * -----------
2pi 2a (te*2s)^0.5
_IF_ this expression is evaluated for all the tone holes and the numbers
are consistent across the instrument, _THEN_ this is a useful
approximation.
Virtually all reasonable musical instruments with tone holes share this
feature.
So, if for example one were going to design an instrument from scratch,
here's a sketch of the process:
1. Calculate the ideal lengths of the bore for each note, assuming no
holes and the bore were going to be cut off clean (and no end effects)
2. Choose a cutoff frequency (fc=1500 Hz is a good start for treble
instruments; it scales pretty well with the base pitch of the
instrument).
3. Choose tone hole sizes (2b) and spacings (2s) which are manageable
by the hands of the player, consistent with fc.
4. From the bottom of the instrument, working up, apply the corrections
for each hole relative to the ideal lengths, starting with Cs for the
first hole and then Co after that.
5. Now you pretty much know the rough layout, so now calculate the closed
hole corrections, adding up the effects for all the closed holes for
each fingering.
6. Now repeat steps 4 and 5 until you don't get much change from one
iteration to the next.
This works quite nicely on a spreadsheet, for example.
Good luck. Feel free to drop me a
line if you have any questions. Hoekje@uni.edu
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Re: Costruttori di flauti di canna.
[16-01-2008]
Carissimo Avvocatista, ma come... ci conosciamo da un bel pò ormai e non mi segnali prima siti come quello a cui fai riferimento?
Sicuramente possono essere molto utili ai super appassionati, come Calogero!
Hai ragione, quando lasci capire quanto sia difficile definire il suono o il timbro di uno strumento "perfetto".
Non è facile stabilirlo, perchè diversi e soggettivi sono i criteri per farlo.
Secondo me puo definirsi "perfetto" quando si adatta "perfettamente" allo scopo ed al contesto in cui "tradizionalmente" lo strumento è stato concepito e realizzato.
Bello l'esempio della chitarra: rende perfettamente l'idea.
A calogero cosa posso dire?
E' capitato anche a me di vedere ad Aosta, due anni fa, un Maestro Siciliano, che si esibiva in maniera egregia con un friscaletto siciliano ...di plastica!!
Come suol dirsi: "mi sono cadute le braccia!"
Molti applaudivano, ma molti ...scuotevano la testa: la bellezza della musica era, in maniera indelebile, offuscata e sminuita dal "pezzo di plastica gialla" che spiccava tra le mani del virtuoso maestro!
...Non sarà mai la stessa cosa!
Anche lo stagionare le canne nel forno a micro onde, non mi sembra nè utile nè necessario.
Chi lo fa, probabilmente è spinto dalla fretta e dall'esigenza di realizzare velocemente, il maggior numero di strumenti possibili... magari da vendere!!
E' come invecchiare il vino con i trucioli di legno.
Purtroppo non sono daccordo! Non è questo lo spirito giusto!
Sono stato in Sicilia, l'anno scorso, prima nel messinese, zona di Brolo, Naso, Capo d'Orlando, poi successivamente nella zona di Siracusa, Avola,Noto, Modica, Ragusa.
Dappertutto ho trovato delle ottime canne, e soprattutto degli ottimi esecutori.
I costruttori invece, seppur bravi, sono rarissimi e ...carissimi!
Anche cento euro per "frischitto"!
Le tipologie di flauto riscontrate sono diverse: 6+2 fori, 7+1, 4+1, 6+1 e flauti doppi.
A siracusa, nella zona del teatro greco, sulle bancarelle c'erano dei bellissimi "frischitti" in SOl e in Do.
Costavano 2 euro! Suonavano malissimo, ma con qualche piccolo ritocco funzionano perfettamente!
Saluti, Giancarlo.
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Re: Costruttori di flauti di canna.
[17-01-2008]
"Perché non convogliare la tradizione orale in qualcosa di permanente?"
Perché ci vogliono soldi, tempo, metodo e tanta buona volontà.
In questo forum, ma anche in altri, chi più chi meno ha del materiale.
Il problema è il come condividerlo, come acquisirlo, come catalogarlo, come tutelarlo dallo sfruttamento commerciale o accademico.
Sono settimane che mi trattengo dall'acquistare uno scanner "fotografico" per acquisire i miei libri e i miei documenti e metterli in rete, molti dei quali non ristampati e alcuni assolutamente introvabili.
Ma costa 1.000 euro e acquisisce una pagina ogni 3 secondi. Fatti due calcoli del tempo che occorre per ogni libro.
Ho contattato una società cinese che fa sto lavoro, vogliono 10 € a libro + spese di spedizione andata a ritorno.
Ho foto di strumenti musicali. Ma non saprei come catalogare queste immagini. Neppure l'Istituto centrale che si occupa di standardizzazione dei cataloghi lo sa.
E materiale non catalogato come si deve non ha alcun valore, soprattutto in rete.
Tu hai idee in proposito?
Quanto ai campanacci. Nascono per identificare le greggi o le mandrie.
Ogni gregge e ogni mandria ha un suo suono che serve ai suoi membri per non disperdersi, al pastore per riconoscere le proprie e le altrui bestie. Non a caso i pastori hanno una capacità uditiva superiore alla norma.
I campanacci, almeno dalle mie parti, erano talmente importanti e preziosi da entrare nelle doti e nelle successioni. Veri e propri stemmi sonori di famiglia.
Ma a questo proposito ci sono accademici che ne sanno più di me. Ad esempio, Steven Feld e anche un tuo conterraneo Antonello Ricci. Cerca su google: soundscape Feld Ricci.
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