www.alfonsotoscano.it la musica degli ignoranti
 

Calendario | Corsi, seminari e stage | Libri, cd, demo | archivio audiovideo | la chitarra battente | mostra | annunci | la chiazza  | proposte artistiche  | artigiani & hobbisti  | i portatori della tradizione  |  eventi trascorsi | le feste da non perdere | articoli | Cilento | nonSoloMusica | home | la battente vista da..

 

 

libri, cd, pubblicazioni..

cliccando su alcuni annunci è possibile approfondire l'argomento

 
 
Condividi
 
 
 
 

 

 

 

 

                 http://www.newpolimusic.com/live/

Newpoli CD RELEASE Thursday, September 26, 2013 at 8:00pm at OBERON 2 st, Canbridge, MA

 

Join Newpoli for an evening of appasionate music from sourhern Italy, including live perdormances of songs from their nel album, "Tempo Antico"

 

Newpoli are thrilled to release their CD "Tempo Antico" and bring  the music to the stage. The group specializes in Southern Italian Folk Music, mainlyfrom the regions of Campania and Puglia. Their music is an exciting journey through time, culture and musical styles. The South ok Italy has a colorfulpast with influences from Africa, the Middle East and ancientGreece; all of these influences can be heard in traditional Southern Italian dance music and songs. Guided by their passion for this unique repertoire, Newpoli combines a respect for italian muisical tradition with their own inimitable approach. Founded in 2003, Newpoli is now celebrating ten years of delighting audiences from New England to Italy and beyond!

Newpoli new CD "TEMPO ANTICO" is available on cdbaby.com, itunes, amazon

 
 

disponibile da marzo 2013

FIOR DI RADICE           di Gianluca Zammarelli


 

Fior di radice è essenzialmente un'antologia.

Fior di radice è un' idea recente ma il contenuto è cosa antica che si è modellata in vari anni, lungo un percorso musicale particolare; sicuramente fuori dai tracciati tipici della musica italiana e dalla sua distribuzione. I brani raccolti in questo CD provengono da diverse pubblicazioni in diverse occasioni, con diversi musicisti e in anni diversi e anche lontani. L'occasione è maturata nel tempo per cercare di rispondere a varie richieste e a varie problematiche: in primo luogo la costante richiesta da parte del pubblico di documentazione audio durante i concerti, la necessità di riproporre brani sperduti chissà dove e riorganizzarli secondo un senso logico comunicativo che spiegasse un particolare percorso musicale, rischiando spesso di inserire anche brani dalla qualità audio discutibile (secondo uno stile, come si dice, Underground... così affascinante perchè più vero).

In secondo luogo l'idea è nata anche da una polemica, silenziosa certo, ma molto sentita che riguarda la penosa e deprimente situazione discografica italiana.
Sia chiaro, la mia opinione è molto netta: ormai la divulgazione del prodotto discografico è onere e responsabilità del musicista stesso.
Non si può più credere all'esistenza di "mecenati" o di talent scout che ci guidino nel mondo della distribuzione e della divulgazione del nostro prodotto, pensando che essi realmente amino il nostro lavoro, e direi...meglio così.
Nel mio intento non è inclusa affatto la necessità di entrare dell'adamantino panorama commerciale musicale dettato dalle cosidette Majors e dai loro canali rigidi e, a volte, distruttivi. Mi spiace, ma è
proprio il tipo di musica qui proposto che esige altri canali, altre modalità, altre soddisfazioni....altra musica.
Ho rinunciato bellamente e con gioia a numerose richieste della TV e di altri canali per poter continuare a rispettare queste semplici esigenze.

Questo non vuol dire che io possa rifiutare una collaborazione con i suddetti canali se essi accettassero di presentare la verità di questo tipo di musica senza volontariamente distorcere la realtà. Finchè cercheranno stornellatori solo per il gusto del retrò, zampognari mascherati solo per ricordarsi che è Natale, strumenti particolari (aimè a loro ancora sconosciuti) solo per il gusto di continuare un velato disprezzo nei confronti della tradizione musicale del popolo, rozza e pezzente, il mio NO sarà categorico.

Fior di radice è proprio il contrario: un tentativo di celebrare l'immensa poesia popolare espressa attraverso i propri stilemi (non imposti) e i propri strumenti, attraverso una delle tante interpretazioni che un musicista può dare, in questo caso la mia.
Buona lettura e sereno ascolto.

            Brani:

ASPRO COME FIORE DI RADICE
          PARTENZA DOLOROSA
                           ANDANDO IN FRANCIA
                                       CASTIGLIONESE
                                                    SUONATA DEI PASTORI
                                                                   FRAMMENTO SICILIANO
                                                                               A METE
                                                                                          INTERMEZZO
                                                                                                        TAMMURRIATA
                                                                                                                        CANTAVANO LE NOTTATE
                                                                                                                                      TARANTELLA LUCANA
                                                                                                                                                   VENDEMMIA
                                                                                                                                                                RICORDI A BATTENTE
                                                                                                                                                                               NOVENA DI NATALE
                                                                                                                                                                                                     SURDULINE LINE

 

per l'acquisto contattare l'autore all'indirizzo info@etnomalia.com oppure andare sul sito www.etnomalia.com

 

---------°°°°ooooOOOOoooo°°°°---------


 

TRA NU BOSCO E NA JUMARA
Tradizioni dal Cilento a cura di Gianluca Zammarelli

disponibile da gennaio 2012


INTRODUZIONE 

Questo lavoro è il frutto, direi la necessaria conseguenza, di una frequentazione assidua per quasi quindici anni del Cilento e di un ambiente musicale e culturale misterioso, talvolta estremamente nascosto, contradditorio a seconda delle stagioni o degli eventi, tuttavia avvincente ed emozionante.

A dire il vero, questo percorso inizia molto prima. Come per molti della mia generazione, nasce dalla vorace necessità di salvare alcuni aspetti culturali delle nostre radici che, in mancanza di sensibilità delle istituzioni, cadrebbero anch’essi nell’oblio, con le conseguenze che ognuno, a seconda della propria mentalità o ideologia, può prevedere.

Nel mio caso nasce principalmente dal semplice amore per la mia terra d’origine che ho conosciuto e lasciato, come tanti, per vivere altrove.

Quindi “tra nu bosco e na jumara” è una partenza, un ritorno e una quasi definitiva partenza, di cui molto è esprimibile a parole, molto in musica, molto è inesprimibile (come è giusto che sia). 

Il contenuto di questo lavoro si biforca in due territori, il libro e il CD musicale: il libro perchè le parole spesso possono aiutare, descrivere, informare, rendere partecipi o indignare, possono essere amate o detestate, sono il nostro vero sforzo di essere vivi e liberi; il CD musicale perchè è l’espressione più diretta di coloro che non poterono scrivere e rappresenta l’unico testimone di una cultura sopravvissuta forse solo con la voce e la musica, una cultura impressionante nell’esprimere senza censure tutti gli aspetti della vita, l’amore, il sesso, la morte, il lavoro, la partenza, insomma una cultura viva e libera.

I brani sono stati registrati nell’arco di quindici anni spesso con mezzi di fortuna o in condizioni difficili, a volte è stato utilizzato un registratore digitale, altre volte un semplice registratore a cassette, mentre alcune tracce sono state estrapolate da filmati. Tuttavia, essendo io un musicista e un profondo conoscitore della musica tradizionale cilentana, ho potuto spronare con facilità molti cantori/musicisti ad esprimere la loro vera musica, sempre acquisita durante feste tradizionali, feste private o luoghi adibiti ad osteria, privilegiando la qualità/veridicità dell’esecuzione per sopperire alla bassa qualità audio di molti brani.

Quindi si colga questo lavoro non come opera di etnomusicologia selvaggia, bensì come contributo alla conoscenza del vero Cilento ( per quanto possibile), soprattutto considerando che, tutt’oggi, non esiste al riguardo nessuna pubblicazione simile. Eccezione può essere fatta per una introvabile e remota raccolta pubblicata dal Centro di promozione culturale del Cilento da Amedeo La Greca e Giuseppe Palladino che, seppur lodevole e valida, sottovalutava a volte l’aspetto musicale. Il resto sono solo opere di musicisti che vorrebbero modificare e nobilitare una musica popolare già nobilitata di suo.

 

per l'acquisto contattare l'autore all'indirizzo info@etnomalia.com oppure andare sul sito www.etnomalia.com

 

 
   

febbraio 2012

E' uscito il CD del gruppo Rua della Musica -   Musica Popolare del Piceno.

Si chiama "Nonna letizia seniè lu cembera" -

Per riceverlo telefonare al numero 32288605772 oppure inviare un Email : pfmelchiorre@teletu.it

 

 
     
 

 

 

LA ZAMPOGNA DELLA CAMPANIA
di Giuseppe MAURO
Edizioni ANCIA LIBERA - Anno 2003 - Euro 15,00 - Pagg.128

Questo libro nasce dall'esigenza di dare risposte ai tanti perchè di quel pubblico che , sempre più attento e numeroso, mi segue ormai da anni, da quando cioè ho preso l'abitudine, soprattutto nel periodo natalizio, di suonare insieme ad altri amici
(soci fondatori ed aderenti dell'Associazione culturale , senza scopi di lucro, "Ancia Libera" – Napoli) in quelle occasioni pubbliche che sono diventati veri e propri "concerti" per zampogne, con un repertorio di 22 brani, nei quali oltre a suonare, parlo e spiego.
L'idea è maturata quando, man mano che studiavo la zampogna caratteristica della mia Regione,
mi son reso conto che le notizie e le curiosità (musicali, canore, antropologiche , organologiche) le foto, ma anche il repertorio, (in registrazioni o in partiture),ecc. erano divenute veramente numerose, ma sparse in decine e decine di frammenti.
Così sono andato in cerca di un libro che trattasse della zampogna della mia Regione : ho trovato qualche testo sulla zampogna , ma nessuno dedicato alle zampogne tipiche della Campania.
Eppure in Campania esistono almeno sette tipi diversi di zampogne, tutte non adeguatamente note , o certamente meno conosciute rispetto al quelle di altre Regioni del centro-sud Italia.
Questo libro non ha la pretenziosità di colmare nessuna lacuna, ma vuole essere il mio contributo alla salvaguardia e rivalutazione di uno strumento musicale che è stato relegato frettolosamente in un ambito troppo limitato in una Regione come la Campania, dominata musicalmente dalla canzone napoletana, ed il cui capoluogo è Napoli, una delle città – se non la città - più musicale del mondo.
A coloro che (ricercatori, cultori o semplici appassionati) dopo un'attenta lettura, avranno rilevato mancanze ed anche inesattezze in questo libro rivolgo l'accorato invito a contattarmi : sarò felice di porre rimedio e di integrare la presente ricerca con una seconda edizione.
Giuseppe MAURO


Questo libro è dedicato a Gianni Papandrea, virtuoso suonatore di zampogna, originario di S.Giovanni in Fiore (CS), che ho conosciuto al Carnevale di Venezia del 1982. In quell' anno Gianni insegnava matematica a Torino, e dopo averci frequentato a Roma, dove si era trasferito (stanco delle nebbie piemontesi)
poi ci siamo persi di vista, e non sono più riuscito a rintracciarlo.
Lui, con il suo saper suonare e con la sua naturale, semplice e fattiva didattica, ha saputo risvegliare in me la passione per la zampogna, che forse ho sempre avuto.
Dall'incontro con Gianni ho capito che suonare la zampogna e la ciaramella non era più uno dei miei sogni di bambino, ma realtà .
 


Distribuzione :
Libreria Neapolis, Via San Gregorio Armeno N° 3 – Napoli (strada dei presepi).
Libreria Simeoli, Via San Pietro a Maiella N° 4 – Napoli (di fronte Conservatorio di musica)
Liuteria Il Calascione, Via San Sebastiano N°53 – (strada degli strumenti musicali)

Direttamente all’Associazione “ANCIA LIBERA” 081 7701302 - 340 2505142
www.zampognari.org
e-mail info@zampognari.org

 
     
 

Gli strumenti tradizionali della Campania

autore Giuseppe MAURO

Gli strumenti musicali tradizionali della Campania
di Giuseppe MAURO


L’impostazione di questo libro è volutamente semplice, divulgativa, e con linguaggio chiaro, rivolto a tutti: appassionati, suonatori, studiosi.
Ogni strumento musicale viene esaminato in una sorta di “scheda” dove viene trattata:
-la storia dello strumento, ipotizzandone possibilmente le origini;
-la struttura organologica;
-la classificazione in aerofoni,cordofoni, idiofoni, membrafoni;
-come si suona;
-un corredo iconografico: quest’ultimo si divide in figure in bianco e nero , ed immagini a colori fuori testo, contraddistinte e citate con numeri romani.
Il libro è finalizzato alla comprensione, salvaguardia e rivalutazione degli strumenti musicali tradizionali della Campanaia che sono stati relegati frettolosamente in un ambito troppo limitato in una Regione come la Campania, dominata musicalmente dalla canzone napoletana, ed il cui capoluogo è Napoli, una delle città – se non la città – più musicale del mondo.
Completano il libro alcuni trascrizioni su pentagramma di brani tradizionali.

 

Giuseppe MAURO, nato a Napoli nel 1959,  si interessa di tradizioni popolari fin dal primo folk revival degli anni '70.  Nell'ultimo decennio approfondisce  studi di antropologia, organologia  ed etnomusicologia, analizzando in particolare gli aspetti musicali della mitologia classica.

Collabora con note riviste specializzate in musica tradizionale e sue ricerche sono depositate, tra l'altro, presso il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari e presso la Discoteca  Nazionale di Stato di Roma.

Ha tenuto stage e seminari presso istituzioni culturali di ogni livello : dalla scuola dell'obbligo all'università.

Quale musicista ha studiato flauto traverso e  suona svariati strumenti tradizionali.

 

Edizioni SIMEOLI Via San Pietro a Maiella N°4 – Napoli (di fronte conservatorio di musica)
Formato in 8° pagg.112 con 38 figure in b/n e XVI tavole a colori fuori testo.
Prima Edizione 2006
Costo Euro 15,00

Distribuzione nazionale www.musicasimeoli.com
Tel. 081 459 885

 

Presentazione del CD  “ANCIA LIBERA”  - La zampogna della Campania.

    L’ANCIA è la sottile imboccatura di strumenti “colti e d’orchestra” quali oboe e fagotto, ma prima lo è stata delle bombarde rinascimentali e degli oboi artigianali,  quali le ciaramelle.

   In età antica l’ANCIA era già presente sull’AULOS greco e sulle TIBIAE romane.

   Quindi “Ancia” , un termine tecnico, è divenuto eponimo del gruppo, animato da Giuseppe MAURO, l’unico zampognaro urbano di Napoli città.

   In oltre 16 anni di attività  il gruppo “ANCIA LIBERA” si è impegnato nel recupero e nella valorizzazione della zampogna tipica della nostra Regione, la Campania, dove – tutt’oggi – è impiegata, soprattutto nel salernitano, in varie occasioni dell’anno e non solo a Natale.

   Anzi il Natale è un momento conclusivo , ma non esclusivo di impiego nell’arco del calendario annuale.

   Giuseppe MAURO è fondatore dell’Associazione culturale “ANCIA LIBERA” che negli anni ha realizzato anche una collana di pubblicazioni, tutte dedicate agli strumenti musicali  tradizionali della Campania : tre libri, un CD audio e un DVD/ video documentario della durata di un’ora dove è stato ripreso un repertorio per zampogna composto da suonate processionali, canzoni a “dispetto”, serenate e musiche da danza.

   L’attività concertistica ha visto il gruppo “ANCIA LIBERA” (con alcuni avvicendamenti)  protagonista in festival e rassegne specializzate di musica tradizionale, in Italia ed all’estero.

   La formazione di questo quartetto è imperniata sulla voce viscerale e paesana di Felice D’Alise di Pomigliano (NA)  - suonatore anche  di tamburi a cornice - , Michele Pannone di Avella (AV) - già diplomato in sassofono al Conservatorio di Avellino -  alla zampogna ed alla ciaramella, , Giuseppe MAURO, l’anima del gruppo, utilizzatore un po’ tutti gli strumenti ad “ANCIA” : la ciaramella, la grande zampogna “sei palmi” dalla timbrica solenne, l’organetto, l’ancia labiale della “tofa” dal suono ancestrale e suggestivo (insieme ad altri “arnesi sonori”)  , il violino di Maria Paola Opallo.

   Nel curriculum del gruppo : alcuni importanti passaggi su reti televisive nazionali, la partecipazione a “Domenica In” nell’edizione del 2005 presentata da Pippo Baudo, con un perfomance insieme al gruppo dei Pooh, un servizio del TG 1 RAI edizione nazionale del 2010, diretta su France 3 per il festival di  Belfort (Francia) , il “Terzo anello”  RAI Radio Tre,  la collaborazione alla ricerca con l’illustre M° Roberto De Simone .

  

Costo CD Audio : Euro 10,00

 Distribuzione :
Libreria Neapolis, Via San Gregorio Armeno N° 3 – Napoli (strada dei presepi).
Libreria Simeoli, Via San Pietro a Maiella N° 4 – Napoli (difronte Conservatorio di musica)
Liuteria Il Calascione, Via San Sebastiano N°53 – (strada degli strumenti musicali)
Direttamente all’Associazione “ANCIA LIBERA”  081 7701302  - 340 2505142
e-mail info@zampognari.org

 

                                  “La zampogna tradizionale della Campania”


di Giuseppe MAURO


SINOSSI DEL DOCUMENTARIO

La zampogna (quale strumento musicale) viene collegata solo al Natale.
Non è così.
In molte località della Campania, soprattutto in provincia di Salerno, in zone rurali, la zampogna è protagonista in molte occasioni dell’anno ed è presente in rituali, pellegrinaggi e processioni, feste, del periodo primaverile ed estivo.

Si sono riprese varie località del salernitano, dove la pratica dello strumento (sia come costruzione che impiego) è tutt’oggi viva e ben radicata.

Ci si è soffermati in particolar modo sui rituali, sacri e profani, sulla realizzazione delle “cente”, una costruzione votiva di candele, e su come queste vengano portate in processione, quale voto, penitenza, ringraziamento.

Il ballo della tarantella con le “cente” rappresenta un retaggio di paganesimo a cui tuttavia le popolazioni sono molto legate.

Il documentario , con marcata impostazione etnografica, ha una durata di 60 minuti, riprende tredici località ( in feste e rituali ) diverse della Regione Campania con 36 suonatori complessi, sette modelli diversi di zampogne: al repertorio natalizio sono dedicati solo tre minuti.

 

 

 

 

 

 

 

Editore : Associazione culturale ANCIA LIBERA Via Tropeano 48 - Napoli

         richiedibile : info@zampognari.org    340 2505142

         Distribuzione a Napoli :

         Libreria Simeoli via San Pietro a Maiella n°4 -  Napoli.

         Libreria Neapolis Via San Gregorio Armeno  N°3 - Napoli 

         Liuteria IL CALASCIONE via San Sebastiano N° 53 - Napoli

         Costo Euro 10,00 (dieci/00).

 

 

Acque e jerve in comune.
Il paesaggio sonoro della Leggera contadina di Riccia”

Il libro con 2 CD di Antonio Fanelli e Giuseppe Moffa sui canti tradizionali di Riccia sarà presentato


Sabato 1 ottobre 2011 alle ore 18.00
presso il Piano Della Corte, nel centro storico di Riccia.

Oltre agli autori interverranno:

Paolo Apolito - Università di Roma 3
Vincenzo Lombardi - Biblioteca Provinciale “P. Albino”

Interventi musicali e canori degli anziani protagonisti del libro


E’ possibile acquistare il libro con 2 CD allegati in prevendita con il 20% di sconto (20 euro anziché 25) presso gli autori contattando il n. 3479637091

Alle 22.00 per festeggiare l'uscita del libro Spedino si esibirà con il suo trio, con Primiano di Biase al pianoforte e Vincenzo Gagliani al tamburtello.

Una ricerca sul campo condotta tra il 2003 e il 2005 tra gli anziani contadini di Riccia
(CB), nell’area montuosa del Fortore, una zona di confi ne, un crocevia tra il Sannio e
la Capitanata. Una comunità che aspettava dal 1903 (Riccia nella storia e nel folkore, di
Berengario Galileo Amorosa) una nuova e aggiornata monografi a antropologica.
La ricchezza dei materiali sonori è dovuta a un lavoro capillare di ricerca nelle contrade
della “Leggera”: la memoria di un’umanità povera e solidale.


Due compact disc allegati, oltre due ore e mezza di registrazioni e 123 tracce incise
documentano la straordinaria varietà e ricchezza dell’espressione musicale a Riccia.
Il canto monodico femminile e l’organetto diatonico che predominano nel paesaggio
sonoro della “Leggera” riccese, assieme alla persistenza della zampogna e della ciaramella
e al radicamento del canto satirico. Ricco repertorio di canti religiosi e di pellegrinaggio
e di canti di lavoro, mietitura e trebbiatura. Canti rituali: novena di Natale, maitenate di
Capodanno, Carnevale e rito primaverile del Maggio (di origine slava: “u Maje”).

Alcune lezioni di canti narrativi, stornelli e canti di guerra, canti dei carrettieri e ancora: serenate,
ninne nanne, lamento funebre, canti iterativi, tiritere.
Un lavoro fatto ‘in casa’, da ricercatori ‘nativi’. Una ricerca etnografi ca legata a un lavoro
culturale sul territorio, per (ri)costruire un’identità locale utile per affrontare le sfi de del
mondo globale e dell’impoverimento culturale alla quale siamo sottoposti.

 

 
tra nu bosco e 'na jumara

da febbraio 2011 è disponibile il nuovo lavoro di Gianluca Zammarelli -  LIBRO + CD

 

Questo lavoro è il frutto di una frequentazione assidua per quasi quindici anni del Cilento e di un ambiente musicale e culturale misterioso, talvolta estremamente nascosto, contradditorio a seconda delle stagioni o degli eventi, tuttavia avvincente ed emozionante.

A dire il vero, questo percorso inizia molto prima. Nasce, infatti, dalla vorace necessità di salvare alcuni aspetti culturali delle radici del Cilento che, in mancanza di sensibilità delle istituzioni, cadrebbero anch’essi nell’oblio, con le conseguenze che ognuno, a seconda della propria mentalità o ideologia, può prevedere.

In questo caso nasce principalmente dal semplice amore per la terra d’origine dell’autore che ha conosciuto e lasciato, come tanti, per vivere altrove.

 “Tra nu bosco e na jumara” è una partenza, un ritorno e una quasi definitiva partenza, di cui molto è esprimibile a parole, molto in musica, molto è inesprimibile (come è giusto che sia).

              Gianluca Zammarelli

per l'acquisto online ci si può rivolgere all'editore http://www.arduinosacco.it/     e     http://www.arduinosacco.it/product.php?id_product=475  oppure direttamente all'autore gianlucazammarelli@gmail.com

 
Dopo Macedonia Mediterranea arriva il secondo lavoro editoriale dell'Associazione Daltrocanto:

Seguendo la stella cometa come i Magi lungo la via di Betlemme


è il primo CD de Le Zampogne di Daltrocanto


In forma di libro + Cd, l'album di esordio de Le Zampogne di Daltrocanto presenta una proposta musicale che nasce prima di tutto dal bisogno di recupero e valorizzazione del patrimonio musicale della propria terra.
A differenza di Macedonia Mediterranea, edito nell’estate del 2009, si è voluto dare a questo cd una impostazione più tradizionale dedicandolo alle suonate natalizie su zampogna. La linea stilistica, frutto di un approfondito percorso di ricerca, è stata seguita con cura sia per la scelta degli strumenti utilizzati, tutti acustici - zampogne, ciaramelle, tamburi a cornice e castagnette - sia per il repertorio proposto di novene, pastorali e canti rellgiosi su zampogna

 

L’album è interamente autoprodotto dall’Ass. Daltrocanto
 

 

 

I PICARIELLI
PICCOLA COMPAGNIA DI MUSICA POPOLARE

VI AUGURANO UNA BUON 2011

 E SONO LIETI DI INVITARVI
IL GIORNO 6 GENNAIO


PRESSO IL CENTRO SOCIALE DI SALERNO alle ore 21
In via Cantarella al Quartiere Italia ( uscita Pastena della tangenziale)


PER LA PRESENTAZIONE DEL LORO PRIMO
CD " INTRO"

INFO 3476273753  picarielli@tiscali.it

 

 


Venerdì 14 Maggio alle ore 11 presso la Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa a
Napoli si svolgerà la presentazione del volume di Pasquale Scialò “Storie di Musiche”, a cura di Carla Conti, con l’introduzione di Ugo Gregoretti (Guida Editori, collana Identità Sonore).


Il volume di Pasquale Scialò sarà l’occasione per aprire una più ampia discussione sulle “Culture dello spettacolo a Napoli nel Novecento”.
Ne discuteranno con l’autore il preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Suor Orsola Benincasa Lucio d'Alessandro, il direttore del Napoli Teatro Festival Italia Renato Quaglia, l’antropologo Marino Niola, presidente del Teatro Stabile di Napoli. Interverrà l’attrice Isa Danieli.

 
 
 

BRANI ANTICHI DELLA BASSA E ALTA VALLE D'AGRI

dalla incessante opera di ricerca di Graziano Accinni nasce questo lavoro: un Cd di quei brani che tanto hanno fatto sorridere e ballare le    nostre Genti,  sono tutti pezzi originali suonati dai Musicanti: Arpisti, Chitarristi, Mandolinisti, Zampognari e Voci di Anziani ed Anziane che non sono più tra Noi che con la loro vocalità e la loro Musica ci regalano per Noi e per i Posteri grandi suggestioni ricche di Cultura e Devozione.

La tradizione lucana sale su un palcoscenico e diventa il primo progetto di musica etnica di Basilicata. E’ questo l’intento dell’Associazione Musicale Multietnica Europea che da oltre un anno ha dato vita al gruppo Ethnos.
L
’idea è quella di raccogliere i canti popolari antichi che hanno accompagnato il nostro passato ed oggi rappresentano radici e identità del popolo lucano e rimodularli su forme musicali moderne. Sono dunque

 la ricerca e l’amore verso la propria terra che spingono gli Ethnos, oltre alla capacità di trasformare nenie, canti alla Madonna, tarantelle e ballate popolari in brani dalle caratteristiche tecniche nuove, dalla musicalità incentrata sul virtuosismo dei musicisti che compongono il gruppo. Artisti di primo livello alla cui guida c’è il chitarrista Graziano Accinni, conosciuto per essere da molti anni al fianco del cantautore lucano  Mango. Proprio la maturità artistica acquisita in anni di esperienze ad altissimo livello è la prima chiave di lettura del progetto, poiché ha permesso ad Accinni di fare un passo coraggioso, facendo incontrare a metà strada due culture, due forme musicali e trovando un “armonioso” punto di fusione fatto di contaminazioni di grande impatto live che, a giudicare dal consenso del pubblico, coinvolge garantendo successo.
Per Graziano Accinni, inoltre, si tratta di un ripercorrere le tappe della sua infanzia in quanto, in una famiglia di musicisti che lo ha avviato su una strada già battuta, il suono della tradizione ha rappresentato un importante punto di partenza che oggi ritorna nella sua produzione artistica. A ciò si aggiungono i trascorsi con il gruppo folk del suo paese, a cui è rimasto comunque legato.
Al centro degli Etnhos, dunque, è la chitarra, o meglio: le chitarre. Affiancano il leader, infatti, Silvio De Filippo e Marco Tirone, a cui si aggiungono il basso di Sal Genovese e la mediterraneità delle percussioni di Gennaro De Filippis e della voce di Franco Accinni.
Dunque una “partitura per diciotto corde e voce”, in cui i protagonisti sentono che "attraverso il dialogo tra tre chitarre ed una voce narrante scorre la vita di una civiltà, la civiltà contadina del popolo lucano con il suo fascino antico e misterioso.
In un immaginario viaggio, si tenta con una commistione di linguaggi di raccontare la ricchezza di un popolo fatta di gesti semplici e quotidiani, appartenenti ad un mondo che non esiste più, ma che è in ciascuno di noi. Un popolo umile ma dignitoso, che con il volto chino va ancora incontro alla Madonna nera. Un’umanità che non crede in monachicchi, streghe e filtri magici, ma ne conserva la ritualità, i gesti, ma anche i suoni, i sapori, i colori. Il dialogo tra le chitarre e le voci saranno alternati a momenti coreografici atti a sottolineare i momenti della vita che scorrono tra realtà e magia con i loro tempi: dal lento e ritmato lavoro dei campi , al dolore, alla morte, alla redenzione. È attraverso la dolcezza del suono delle corde e la forza evocativa della voce che si tenta di dare un volto ad un popolo ricco di storia e contenuti. Il popolo Lucano".
E', questo, il manifesto del progetto Ethnos in cui si intrecciano le sonorità antiche con le forme tecnologiche e artistiche che raggiungono pubblici diversi.
Sul palco, dal vivo, si esibiscono altre espressioni di musica tradizionale lucana, con sconfinamenti in Campania e Calabria: ospiti provenienti da lontano ma non in senso geografico, bensì del tempo, spesso andati a ripescare nell’oblìo, dove molti dimoravano dimenticati dai giovani. Ospiti la cui arte era relegata ai margini della musica ed ai margini della memoria. Il messaggio è chiaro: una cornamusa celtica è facilmente diventata per il grande pubblico una forte espressione di musica etnica; perché non dovrebbero diventare simboli anche i nostri organetti, le nostre zampogne, il canto delle prefiche e gli inni religiosi?
In questo modo la musica antica di Basilicata può diventare anche moderna, seguendo fedelmente l’evoluzione di un popolo che mantiene radicata la forza e la tradizione delle sue origini ma è caratterizzato anche dall’apertura verso nuovi orizzonti e nuovi traguardi.
E poi tutto si gioca sulle contaminazioni. Quelle artistiche e musicali dei singoli protagonisti, che riescono a “tradurre” in linguaggio universale la storia di un popolo. Ma c’è un’altra contaminazione, forse più importante perché non coinvolge solo chi suona ma anche chi ascolta; una contaminazione che vede integrate la tecnica della razionalità della mente con la passione dettata dal cuore.
Così gli Ethnos mettono in musica l’identità lucana.

English Version

Lucanian tradition is on the stage and becomes the first project of ethnic music in Basilicata. This is the aim of Associazione Musicale Multietnica Europea, that founded Ethnos one year ago.
The idea is to collect ancient popular chants representing the roots and identity of Lucanian peopleand remodulating them in modern musical styles.
Research and love for their country spur Ethnos, who are able to ch’ange dirges, chants to Madonna, tarantellasand popular ballads into pieces with new technical features, with musicalità centred on the virtuosity of the musicians of the group. They are high-level artists guided by guitar player Graziano Accinni, known to have been for many years beside Lucanian singer-songwriter  Mango. The artistic maturity achieved after years of experience is the main result of this project, because Accinni was able to combine two cultures, two music styles in a “harmonious” contamination, which has a great influence and success on the audience.
Graziano Accinni belonged to a family of musicians, therefore the sound of tradition was an important starting-point already in his childhood that returns in his actual artistic production. Besides he is still very tied to the folk band of his town.
Guitar, or rather, guitars are the main elements of Ethnos. The leader is supported by Silvio De Filippo and Marco Tirone, then the bass of Sal Genovese, the drums of Gennaro De Filippis and the voice of Franco Accinni.
Then a “score for eighteen strings and voice”, in which the musicians feel that “through the dialogue among three guitars and a voice” the life of a civilization flows, the mysterious and fascinating peasant civilization of Lucanian people is performed. With a mixture of languages they try to describe the simple and daily gestures of humble people who meet the black Madonna keeping their head bowed. People who don’t believe in monachicchi, witches and potions, but they have retained rites, sounds tastes and colours. The dialogue among guitars and voice will alternate with dances able to stress the different moments of life: work in the fields, sorrow, death and redemption. Through the softness of string sound and the suggestive strength of voice Ethnos tries to connote people rich in history and contents.
The Lucanian people.”

 

 Un libro di Antonio Campoli e Giuseppe Di Prospero.

campoli-di-prospero-photo-by-setinoit.jpgRipicchiozzo” non è una delle tante, non ben comprese, parolacce volgari in circolo ma il suggestivo nome del gruppo vocale e strumentale popolare sezzese diretto dal maestro Giuseppe (Pino) Di Prospero. “Ripicchiozzo” è diventato anche il titolo dell’ultimo libro di Antonio Campoli. In realtà il versatile e prolifico autore vernacolare questa volta ha lavorato a quattro mani con Di Prospero, musicista e direttore della Corale San Carlo da Sezze, che ha curato l’ampia sezione musicale. Si tratta, infatti, di una raccolta di ballate, stornelli, serenate, canti alla poeta, canti a dispetto, in ripicchiozzo-antonio-campoli.jpgdialetto sezzese. Una raccolta di trascrizioni su pentagramma, frutto di una ricerca mai tentata prima, cui hanno collaborato per le ricerche dei testi e delle musiche Luisa Fanella, Rita Arcese, Alberto Filigenzi oltre lo stesso Di Prospero. A corredo un prezioso CD che contiene tra gli altri i seguenti brani:“Se mi u fa gl’iamoro”, “Tocca, tocca”, “Ricordo di Peppo”, “Venite a Sezze”, “Stornelli setini” (I serie), “Stornelli setini” (II serie), “Etturallalla”, “Zirolo, zirolo là”, “Peppalacchio”, “O Sezze bello”, “Milogranato”, “Ara, Rosello mio”. Sezze Romano è un antico paese, del IV secolo a. C., in bella posizione su una balaustra a 300 m. dei Lepini, affacciato sopra l’agro pontino, i grattacieli di Latina e il Mar Tirreno. Nei giorni migliori, quando il cielo è più terso per la tramontana, la vista che normalmente si posa sul Circeo si spinge fino ad abbracciare le Isole Ponziane. In questa isola autoglotta che è Sezze, del tutto tipica, dove domina il proverbio curioso e un po’ autoironico di “Sezze, Suso (sua frazione) e Siena, madre della lingua italiena” (e oggi forse anche… rumena)  alcuni cultori locali, tra cui il colto avvocato Renato Sauzzi (Sezze e il suo dialetto, Comune di Sezze, 1987) si sono spesi e si spendono tuttora per mantenere viva la fiammella della cultura popolare. E se per la musica non possiamo dimenticare la grande cantante Graziella Di Prospero, per la poesia il mentore è senz’altro Antonio Campoli, noto avvocato, già vicepretore, ma più ancora pronunciatamente poeta (più che nella) della sua lingua madre cui, scrive Tullio De Mauro (in Lingua e dialetti), “è opportuno guardare… senza ostilità ma con curiosità e rispetto”. Le sue opere precedenti (La fontana di Pio IX (1981), Tibbo Tabbo (1986, sonetti sezzesi di cui uno dedicato anche a me* (“Foglie Morte” a pag. 24) all’epoca direttore del I Circolo didattico di Sezze), La Calandrella (1999) danno la caratura di questo singolare personaggio. Ora rimaneva, però, ancora qualcosa da salvare prima che, per la caduta del tempo, il patrimonio si disperdesse definitivamente giù per le Coste di Sezze. C’era da salvare un patrimonio di musica popolare fatta di sentimenti genuini per ogni più importante occasione della vita, emozioni rivestite di note elementari, di arie alcune sicuramente originali altre meno perché acquisite per successiva contaminazione da altre realtà musicali d’Italia. A favorire l’acquisizione di altre musiche c’era stata la coscrizione militare obbligatoria e la chiamata al nord dei giovani soldati setini per la Grande Guerra (1914-18) e poi la mussoliniana Bonifica integrale delle Paludi pontine (1931-’34) che aveva attratto, non senza qualche invidia, moltissimi coloni dal Veneto, dal Ferrarese e da altre province d’Italia. Le frequentazioni e poi i matrimoni misti, dopo il guardingo e un po’ diffidente iato di una generazione, avevano contaminato per il resto shakerando e fondendo canti e tradizioni. Ma prima ancora tra il 1875-’80 c’era stata l’approdo migratorio dei Ciociari, taglialegna e lestraioli provenienti dalla Campagna dei paesi del Verolano e del Sorano, spinti verso la Marittima dal bisogno di lavoro come testimonia una lapide sul frontale della Chiesa Nuova a Suso. La popolazione di Sezze, ancora cent’anni fa, era costituita da nobili pochi e sparuti (Pacifici De Magistris, ecc…), alcuni borghesi, molti popolani, artigiani e contadini anche, in stragrande maggioranza, della più bassa condizione dove soltanto possedere una “cesa”, un asino e un caretto poteva diventare un partito davvero “matrimoniabile”.

“… Ma se pe’ l’Aggiariccia, la Cesa nu la tì,

se ‘n tì i caretto e gl’asino, a casema ‘n ci venì”.

Nella canzone di Cintruta e Pappino questi tre elementi (la cesa, il carretto e il mulo) potevano così suggellare, in una società ancora prevalentemente contadina, l’ottimale sposalizio di due giovani sezzesi.

ripicchiozzo-photo-by-setinoit-2.jpgOra con questa raccolta di canti popolari  si scopre un grande valore culturale, morale e pratico. “Culturale” perché rappresenta antropologicamente bene il modo di essere, di apparire e di esistere del paesano delle passate generazioni; “morale” perché recupera in una tradizione artistica in via di estinzione gli argomenti poetici della giovinezza e dell’innamoramento, gli aspetti più genuini e più diversi dell’anima popolare; “pratico” perché propone e vuole addestrare al coro partendo dal genere melodico più semplice, spontaneo, puro, come quello che sboccia dal cuore dell’anonima folla. Di contro alle “barbare intrusioni e deviazioni musicali” del rock anche nostrano così tanto in voga ci viene qui riproposta l’unità tonale e il senso ritmico, vera natura e anima musicale, di un popolo mediterraneo della collina lepina.

                                                                                                                                   di Sergio Andreatta ( da www.andreatta.it )

 
L' Associazione culturale "Hyrpus Doctus" in collaborazione con il museo civico etnomusicale "Celestino Coscia e Antonio Bocchino" presenta:
"Montemarano" un documentario di Luigi D'Agnese.

Le video-riprese sono state effettuate dal 2000 al 2009 e illustra la tradizione etnomusicale del paese, un viaggio attraverso i canti polivocali religiosi- processione di San Giovanni e Madonna di Montevergine- interpretazioni di tarantelle con gli strumenti musicali del luogo, varianti  di ballo
della "Montemaranese" eseguite da  "anziane maestre" del paese, carnevale e ancora interviste e tanto altro.

Per informazioni
rivolgersi: A Luigi D'Agnese- 0827 63402 cell. 329- 8508577 oppure: hyrpusdoctus@tiscali.
 
 
Venerdì 4 dicembre - ore 17 a Roma
Casa della Memoria e della Storia

Il Circolo Gianni Bosio presenta il libro


"LE CIMINIERE NON FANNO PIÙ FUMO. CANTI DEGLI OPERAI PIEMONTESI"
di EMILIO JONA, SERGIO LIBEROVICI, FRANCO CASTELLI e ALBERTO LOVATTO (Ed. Donzelli)

Intervengono Franco Castelli, Emilio Jona, Alessandro Portelli, Giovanna Marini
Intervento musicale a cura del Circolo Gianni Bosio


Torino fra la fine '800 e l'inizio '900 rappresenta un vero e proprio laboratorio politico e culturale, nonché un microcosmo particolarmente significativo della storia e della cultura del mondo popolare e proletario in Italia. Attraverso sessanta testimoni e oltre trecento canti, gli autori documentano l'oralità di quegli anni, grazie anche a una ricchissima iconografia fatta di manoscritti, canzonieri, spartiti e partiture, opuscoli, giornali e stampe. L'intento è documentare la nascita di un canto popolare che attraversa i quartieri e i circoli proletari, un canto essenzialmente parodico, che intreccia l'ideologia anarchica e socialista e la rappresentazione degli spazi fisici e mentali operai, che è dominato dalla contaminazione e dalla mimesi dei generi più disparati dell'espressività colta e di consumo del tempo, e che trova nella creazione di una sorta di «cantata operaia» la sua manifestazione più originale e specifica. Un grandioso affresco del mondo operaio delle origini, che è il nostro passato e porta con sé, pur nella sua irripetibilità, un nucleo vitale di valori in cui è possibile riconoscersi e di cui ci si può ancora nutrire. Il libro stesso è il risultato di una ricerca a suo modo storica che, fra l'attività di Cantacronache e le origini del Nuovo Canzoniere Italiano e dell'Istituto Ernesto de Martino, ha costituito il fondamento di gran parte dei repertori del canto sociale su cui sono cresciute esperienze e movimenti come anche quello del Circolo Gianni Bosio.
 

SABATO 21 novembre - Ore 21.00 a Roma
CIRCOLO GIANNI BOSIO
Via di Sant'Ambrogio 4 - II piano

RASSEGNA PARALLELE

Pino Pontuali
presenta il suo Cd
"Quanno che me se chiama ce vengo volentieri"
canti da osteria

Con il GRUPPO LA PIAZZA:
SARA MODIGLIANI, voce e flauti
SIMONE COLAVECCHI, chitarra percussioni e voce
GABRIELE MODIGLIANI, chitarra e voce
PINO PONTUALI, organetti e voce
e la partecipazione di CHIARA DE BIAGI, voce

Un Cd che intende valorizzare, una piccola parte di un repertorio tradizionale, spesso sotterraneo avviato ad un inarrestabile destino di estinzione: i canti da osteria . 
La tradizione cantata nelle osterie, pur con le caratteristiche di un mondo prettamente maschilista (quello appunto dell’osteria), sintetizza tutte le aspirazioni, le delusioni, la trasmissione di notizie, l’insofferenza del vivere quotidiano, le ribellioni verso il potere costituito, ecc. della società in cui si è sviluppata, e rappresenta una grande espressione di libertà di pensiero. Tutto questo ben si affianca alla tradizione popolare più comunemente intesa integrandone i valori e esplicandone più compiutamente il significato.

Contributo 10 euro
Info 0668135642
info@circologiannibosio.it   
www.circologiannibosio.it  
Uf f. Stampa: 
susannacerboni@libero.it

 

 

 

 

Aspettando…”Pifferi, muse e zampogne”    

Musicanti del Piccolo Borgo in concerto

presentazione del nuovo CD “Ecchite maje”  (RadiciMusic Records)

SABATO 7 novembre  2009 h. 21,45

Circolo Culturale AURORA

Piazza Sant’Agostino 22  AREZZO

 ingresso libero

 

 

 

 
Giovedi 5 novembre alle ore 18  presentazione del libro

U Ballettu - Memorie e riflessioni sul ballo tradizionale agropastorale
in Sicilia
(Cavallotto editore, Catania 2009), di Margherita Badalà e Fabio
Tricomi
. Relatore Angelo Scandurra

Sara' proiettato un documentario realizzato da Marcello Trovato e da
Margherita Badalà e ci sara' una dimostrazione del repertorio di ballu supra ‘a
ciaramedda
, con la partecipazione di Salvatore Vinci e Felice Currò, suonatori
tradizionali dei Peloritani.

Seguira' OPENING Festa d’apertura, aperitivo e concerto inaugurale.



L'evento si svolgera' al Castello Ursino, P.za Federico II di Svevia in
occasione della 3° edizione del

MARRANZANO WORLD FESTIVAL

che si terra' a catania dal 31 ottobre all' 8 novembre
http:// www.marranzanoworldfestival
 
Mercoledì 28 ottobre 2009 ore 21.00
Roma, Auditorium Parco della Musica, Sala Teatro Studio

presentazione del libro
Il ritorno della taranta. Storia della rinascita della musica popolare salentina di Vincenzo Santoro.

Partecipano insieme all'autore
Giovanna Bandini, scrittrice
Sandro Portelli, presidente del Circolo Gianni Bosio
Edoardo Winspeare, regista cinematografico

Curzio Maltese, giornalista di Repubblica

A seguire serata speciale di musica salentina con
Malicanti, Anna Cinzia Villani, Enza Pagliara e Maria Mazzotta

Ingresso gratuito
_______________________
Vincenzo Santoro
, Il ritorno della taranta. Storia della rinascita della musica popolare salentina, con Cd audio, p. 248, Edizioni Squilibri 2009, € 18
Dalle pionieristiche esperienze degli anni Settanta fino all’esplosione degli ultimi anni, la ricostruzione del lungo processo di recupero e riuso dei materiali tradizionali giunto nel Salento a una sorprendente esposizione mediatica le cui ricadute vanno bene oltre i confini regionali. Una storia iniziata poco meno di quarant’anni fa ad opera di una variegata congerie di personaggi locali, spesso singolari e in qualche caso anche stravaganti che, coadiuvati a volte da personalità più blasonate provenienti dall’esterno, sono riusciti a produrre uno dei fenomeni musicali più sorprendenti e clamorosi degli ultimi anni: il “rinascimento della pizzica”.
In un avvincente racconto corale, una vicenda senza riscontri sul piano nazionale è ripercorsa dalla “viva voce” dei suoi protagonisti, da Rina Durante a Giovanna Marini, dal Canzoniere Grecanico Salentino ad Officina Zoè, da Eugenio Barba a Edoardo Winspeare, dal Canzoniere di Terra d’Otranto agli Aramirè, da Eugenio Bennato a Georges Lapassade fino all’attuale dilagare di tarante a tutte le latitudini  e nelle più svariate combinazioni.

Nel cd allegato al volume una significativa selezione di brani musicali che, con numerosi inediti, offre un’efficace rappresentazione sonora del movimento che, prima ancora dell’intervento delle istituzioni, ha reso possibile il “miracoloso”, anche se non privo di contraddizioni, recupero di una tradizione  ormai prossima a scomparire
 
il Canzoniere di Roma (Sara Modigliani voce, Sonia Maurer chitarra, Marco Onorati voce, Luca Mereu mandola e Felice Zaccheo mandolino) presenta il cd "Ner duemila" di recentissima pubblicazione, in due occasioni:

Giovedì 24 settembre, ore 21.30 a Roma
Piazza Mastai
Festa di Liberazione

*******************************************************************************************
Martedì 29 settembre, ore 21.00
Piazza S. Maria Liberatrice (Testaccio)
Manifestazione EMPORIUM URBIS. “Tra Monti e Cocci”. Quarta edizione della Manifestazione dedicata alla rievocazione della tradizione dell'ottobrata romana, questo anno incentrata sulla storia dei mercati romani e dell'Emporio situato anticamente nel rione Testaccio, con spettacoli musicali e teatrali, proiezioni di film e cabaret.
Per info e prenotazioni 06.51602082 info@mitinitaly.org
 
 

 

 

 

 

 

salvatore lembo  cilento

 

 

 

 

"..Lembo ci porta in Cilento.
Per noi legge, racconta, taglia il paese intero
e lo ricompone nell'astrazione di un bianconero profumato.
Il suo lavoro rivela la trama
antica della tradizione
locale sospesa in un
limbo di attese
secolari.." 
Cristina Paglionico, consigliera nazionale FIAF

 

 

 

per ordinazioni:

salvatorelembo@live.it   info@alfonsotoscano.it

 

 

 

 

fotografie: salvatore lembo
stampa: donato navone
grafica: gaetano paraggio
scansioni: spazio tif
stampa: arti grafiche sud

prezzo: 15 €

 

          FESTIVAL DE BOUCHE À OREILLE 2009

XAINTRAY - EGLISE 28 LUGLIO

Ore 22,30 Concerto con la “Paranza d'ò Lione”

PARTHENAY – PALAIS DES CONGRES 31 LUGLIO

Ore 20.00 proiezione del film “Voci del Popolo Contadino, voci di tamburo” in versione francese.

Ore 22,30 Concerto con la “Paranza d'ò Lione”

BRUXELLES LES BAINS

 BRUXELLES 2 AGOSTO

Ore 20.00 proiezione del film “Voci del Popolo Contadino, voci di tamburo” in versione francese.

Ore 21,00 Concerto con la “Paranza d'ò Lione”

La serata del 22 settembre 2007 al Maschio Angioino, credo, che abbia “seminato”  considerevoli elementi per far conoscere la nostra cultura popolare a livello internazionale.

Infatti, la serata del 22 settembre 2007 si  esibirono dal vivo e per la prima volta sullo stesso palco i “custodi” di questo antico filone musicale conosciuto col nome di “tammurriata”. Il progetto, composto dal film “Voci del Popolo Contadino, voci di tamburo” ed il concerto live con alcuni protagonisti del film solo grazie alla tenacia degli autori e di coloro che realmente hanno creduto nell’idea, ha varcato “le mura napoletane”.

Voglio dire, che si è dato luce a qualcosa di sano portando un progetto in giro per il mondo, legato ad una tradizione ancor presente e viva in Campania, di quell’Italia contadina che ha lavorato umilmente e seminato la Cultura del “Bel Paese”, in un momento storico dove i dubbi, ed i cattivi pensieri, aleggiano più delle certezze e delle buone energie.

Questa è fortuna. Trovare persone che con il loro impegno ed il loro perseverare, autofinanziandosi, dimostrano, che i frutti unici e prelibati di quella Campania Felix, che fu, sono ancor vivi, pur se nascosti e fragili, e poterli divulgare e renderli fruibili, accessibili ad un pubblico colto e vario come quello di Berlino, Amsterdam, Bruxelles, Stoccolma, Il Cairo.

Ora, il progetto “Voci del Popolo Contadino” è entrato a far parte dei prestigiosi festival che ogni anno vengono organizzati a livello internazionale. I prossimi appuntamenti sono al festival internazionale francese "De Bouche à Oreille" e a Bruxelles "Les Bains" dove si possono apprendere le basi della tammurriata, con un maestro d’eccezione, Antonio Matrone “O’Lione” e godere la visione del film “Voci del Popolo Contadino, voci di tamburo”  per scoprirne i retroscena con l'autore del progetto e regista Salvatore Raiola presente in sala e disponibile al confronto con il pubblico.

 

 
dal 25 maggio 2009 al 20 giugno 2009 a ROMA Presso il Circolo Gianni Bosio - Sede di via sant' Ambrogio 2°piano.
 

"Devozione popolare a Catanzaro"

Fino alla fine di giugno è esposta la mostra sulla devozione popolare a Catanzaro di Andrea Bressi. Interessanti fotografie di soggetti e di aspetti sacri, riprodotte su supporti lignei, quasi per dare spessore ai significati che egli intende porgere. Si tratta di splendide figure di Santi e di Madonne, quali si espongono nelle nostre belle chiese; ma che non tutti conosciamo a sufficienza, in quanto avvezzi a non guardare al di là delle cose, ma a soffermarci sulle loro apparenze, sulle esteriorità estetiche ed artistiche, non curanti, invece, di quello che le icone sacre stanno a rappresentare. E non tutti davvero disponiamo di una cultura agiografica, per capire cosa possano esprimerci nei pur significativi atteggiamenti, nei particolari, ad esempio, di un volto sofferente fino all'estremo di una Madonna senza più lacrime da versare, o di un Santo con sul petto un medaglione con sopra incisa la parola "Charitas", od anche Altro con in mano un bastone fiorito di candidi gigli. Nella mostra di Bressi si ammirano anche scorci di processioni, quali sogliono procedere per le vie principali delle località catanzaresi, con grande concorso di popolo in festa o, a secondo delle ricorrenze, di devoti e di penitenti in pii atteggiamenti e con volti contriti. Questi pure sono da ritenersi icone viventi: immagini rappresentative di fede e di devozione edificanti. Sfilano, inoltre, sotto i nostri occhi, "processioni a mare", Santi portati a ritmo di danza e magari accompagnati da suonatori di zampogne; e poi, verginelle con le ali, donne devote che camminano scalze per tutta la durata della processione, volti edificanti, penitenti con il dorso nudo che si flagellano a sangue, e altri che si gravano la testa di una corona di spine dette santare, per rinnovellare sul proprio corpo il dolore di Gesù legato alla Colonna dei nostri peccati. Qualcuno fa mostra dell'Ecce homo, che si è fatto tatuare sul muscolo deltoide, e non certo per dileggio, bensì per l'orgoglio di sentirsi materialmente più vicino a Cristo. Sono aspetti che i puritani deridono, intransigenti di qualsiasi forma espressiva della gente del popolo, che in vero parla e prega a suo modo, ma con nel cuore i profondi e gl'indicibili sentimenti che diversamente non saprebbe esternare.

 

 

“Tra la menta e il cielo”

 

è appena uscito il CD del mio gruppo SerenatEnsemble, dal titolo

“Tra la menta e il cielo”

(musica d’amore tra la tradizione e l’ espressione personale),

 in autoproduzione.

Roberta Bartoletti          e-mail:   rbartoletti13@gmail.com          tel.   06 7845713 - cell.  320 0562305

 

15 maggio, Isernia, ore 17.30, presso l'Archivio di Stato, settimana della cultura,

presentazione del Dvd di Mauro Gioielli "Venerdì Santo, le processioni di Campobasso e Isernia",

edizioni Palladino Cb

 

 

Memorie e musiche Comuni

Premio per ricerche sulla “storia orale” e sulla tradizione musicale popolare

 Sesta edizione

 Bando

 L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, per valorizzare gli studi sulla cultura locale, bandisce l’edizione 2009 del premio rivolto alle ricerche che riguardano la memoria storica, individuale e comunitaria, e la tradizione etno-musicale.

 Il premio si articola in tre sezioni generali:

·                      la sezione memoria storica, che contempla le ricerche condotte utilizzando metodologie di storia orale;

·                      la sezione tradizione etno-musicale, che riguarda le indagini sulle espressioni musicali del mondo popolare, che permangono al nostro tempo o di cui è possibile rintracciare tracce documentali;

·                      la sezione minoranze linguistiche, che comprende le pubblicazioni aventi come oggetto le lingue e le culture delle minoranze linguistiche storiche presenti nel nostro Paese;

·         e in una sezione speciale, dedicata alle ricerche condotte nelle scuole.

 

Le pubblicazioni (di varia tipologia: libri, cd, dvd, video, etc.), edite nell’anno 2008, dovranno pervenire in triplice copia a: Segreteria Premio, presso l’Ufficio Cultura, Sport e Politiche Giovanili - Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, via dei Prefetti 46, 00186 Roma (tel. 06.68009242, email santoro@anci.it), entro e non oltre il primo giugno 2009.

Le opere debbono essere accompagnate da una domanda di partecipazione al concorso, sottoscritta dal concorrente.

Il premio verrà attribuito da una Commissione Giudicatrice di esperti, nominati dall’Anci, che esprimerà insindacabile giudizio entro e non oltre il 15 ottobre 2009. I risultati verranno pubblicati sul sito www.anci.it.

Per ognuna delle sezioni, all’autore del miglior lavoro sarà conferito un premio di 1.500 euro. Per la sezione speciale dedicata alle scuole, il premio consisterà in un buono libri di 500 euro.

È facoltà della Commissione giudicatrice di ripartire il premio in caso di candidati classificati ex aequo (non più di due). È altresì facoltà della Commissione di non conferire il premio, ove non fossero presentati lavori da ritenersi meritevoli.

 

Il Presidente dell’Anci

 

Leonardo Domenici

Roma, 23 marzo 2009

 
segnaliamo la recente uscita di CD indubbiamente interessante:

Lirum Li Tronc

"Sordellina, Colascione, Buttafuoco in Renaissance Naples"
 
Goffredo Degli Esposti: sordellina, buttafuoco col siscariello
Mauro Squillante: colascione, mezzo colascione, colascione piccolo.
Simone Sorini: canto, gnacchere. tamburello, tamburo
Marcello Vitale: chitarra alla spagnola, chitarra battente.
Ed.: Stradivarius.
 
 

 

 

O BANNU, il nuovo lavoro di Graziano Accinni e il gruppo ETHNOS

 

Ethnos nasce da un progetto di Graziano Accinni, collaboratore e chitarrista di Mango dal 1981 al 2005, compositore e performer molto apprezzato collabora tra gli altri con Mina e Jan Anderson. La passione manifestata dall’eclettico chitarrista lucano nella riscoperta musicale della storia della Basilicata, muove dalla convinzione che il vissuto di ogni comunità possa coincidere con nuove letture interpretative e forme espressive contemporanee: se ogni comunità sarà  capace di ripensare in maniera creativa e critica il suo passato, la coscienza di esso permetterà sia di individuare la distanza che lo separa dal presente che di essere rievocato e valorizzato.  Nei 16 brani dell’album “O BANNU” (dalla figura del banditore ormai scomparsa, che lancia un ultimo grido di una profezia inascoltata),   scorre la vita della civiltà contadina del popolo lucano, un’umanità che non crede in monachicchi, streghe e filtri magici, ma ne conserva la ritualità, i gesti, ma anche i suoni, i sapori e i colori.

Questo repertorio appartiene a quei musicanti provenienti dalla Valle dell'Agri in provincia di Potenza, che con i loro strumenti: arpa popolare, violino , mandolino, flauto e chitarra, giravano il mondo, dall'Australia alla Francia, dall’Inghilterra alle  Americhe proponendo i loro repertori antichissimi.  Ethnos  trasforma nenie, canti alla Madonna, tarantelle e ballate popolari in brani dalle caratteristiche tecniche nuove. L'incrocio delle voci interpretate con le chitarre danno luogo a una varietà di echi che rimandano alla cultura greca e marocchina,  altre voci ci riportano inconsapevolmente alla cultura andalusa e al Fado portoghese: un’antica tarantella è suonata  al triplo della velocità originale, una polca apre ad un sound country americano e dopo  un solo di banjo ritorna  nei saloni da matrimoni del Sud Italia. Una sperimentazione di grande impatto live. 

Gli Ethnos si muovono quindi  tra due sponde, quella della comprensione delle radici antiche e quella della trasformazione evitando la rigidità di una ricerca puramente scientifica, ma usando le melodie popolari come scambio tra modelli e possibilità diverse, al fine di rivitalizzare  un  patrimonio immateriale che rischia di estinguersi. L’album è composto da brani di grande virtuosismo: Musa mediterranea, Polcabasilisca, AntidotumPolca a matrimonio, Lucanae, Tarantella all’aviglianese, O Bannu e brani che restituiscono armonie e melodie provenienti da canti devozionali: Madonna del sacro monte, Rusariu, Crevu,  Devozionale, e  ancora brani descrittivi  o racconti: Sciucam, Fiore ri lu fiori, Vola e mena,  Cirasieddu,  Sona si vuoi sunà.

O Bannu” è  prodotto da Scaramuccia Music  in collaborazione con il cantautore Ennio Rega. 

 

 
CIRCOLO GIANNI BOSIO a Roma
Casa della Memoria e della Storia
Via San Francesco di Sales, 5

Lunedì 23 febbraio 2009 e martedì 24 febbraio 2009

Due giornate e due libri sulla cultura popolare, la musica e la storia in Umbria:

Lunedì 23 febbraio - ore 17,00

"L'UMBRIA CANTATA"

Presentazione del Libro con Cd a cura di Valentino Paparelli - ed. Squilibri 2008

Con l'autore intervengono Piero Arcangeli e Alessandro Portelli.

Partecipazione musicale di Giovanna Marini e Lucilla Galeazzi.

Consegna del fondo completo delle registrazioni di Paparelli all'Archivio Sonoro "Franco Coggiola" del Circolo Gianni Bosio.

Martedì 24 febbraio - ore 17,30

"ACCIAI SPECIALI: CULTURA E FABBRICA IN UNA CITTÀ INDUSTRIALE"

Presentazione del libro "Acciai Speciali. Terni, la Thyssen Krupp, la globalizzazione"
di Alessandro Portelli - Ed.Donzelli, 2008

Intervengono con l'autore Loris Campetti,giornalista de "Il Manifesto", e
operai della Thyssen Krupp di Terni.
Proiezione di video sullo sciopero generale del 2004 a cura di Greca Campus

Intervento musicale del gruppo Ossi di Seppia di Terni.

Ingresso libero
Info: 06 68135642
segreteria@circologiannibosio.it
www.circologiannibosio.it
 
Martedì 27 gennaio 2009 al Caffè letterario "La coté" - Borgo S. Frediano - Firenze

h. 18:
presentazione del libro "Le tradizioni musicali in Lucania"
Intervengono: prof. Pietro Clemente e l'autore Giuseppe Gala. Introduce
Anonio Fanelli.
Intratenimento musicale di Mario De Carlo all'organetto

h. 21, 30: Spettacolo di musica popolare lucana a cura del gruppo musicale "Stanca Chiazza"
 

il 5 dicembre 2008 a Macchiagodena, presentazione del "Progetto San Nicola" che
prevede una ricerca sul culto del santo in Molise.

 Interverranno il sindaco
di Macchiagodena, Angelo Iapaolo, e l'assessore regionale alla cultura,
Sandro Arco.

 A seguire, conferenza di Mauro Gioielli su "San Nicola voce e
parola. Il vescovo di Myra tra religiosità e folklore". 

 

il 6 dicembre 2008 a Sulmona, Agenzia per la Promozione Culturale.

 Presentazione del
libro "Leggende del Lago di Scanno",

interverranno Luigi Lombardi Satriani e
Franco Cercone.

Ospiti musicali: I DisCanto e Mauro Gioielli & IL TRATTURO

 
Seminario di canto popolare sul repertorio di ITALIA RANALDI tenuto da Sara Modigliani
presso il Circolo Gianni Bosio
Via di S. Ambrogio 4, II piano, Roma


Sabato 15 novembre ore 14.30-17.30
Domenica 16 novembre ore 10.00-13.00


Il seminario è aperto a chiunque abbia voglia di passare qualche ora a cantare insieme, senza requisiti particolari, senza nessun tipo di preparazione, imparando alcuni canti (d’amore, di lavoro, satirici, politici) della più importante rappresentante del canto popolare della Sabina.

Costo 40 euro a persona

Iscrizioni e informazioni presso la segreteria del Circolo Gianni Bosio

in Via Sant'Ambrogio 4 - II piano martedì, mercoledì e venerdì ore 17-20 giovedì ore 17-19
telefono 06 68135642 e-mail segreteria@circologiannibosio.it 
 
 

CIRCOLO GIANNI BOSIO Via di Sant'Ambrogio 4 - II piano a Roma

Sabato 15 Novembre - ore 18.00 

"PIOVONO LIBRI - I TESTI E LE VOCI" 

Presentazione del libro 

"IL SALENTO LEVANTINO: MEMORIA E RACCONTO DEL TABACCO A TRICASE E IN TERRA D'OTRANTO"

di

Vincenzo Santoro e Sergio Torsello

 Saranno presenti gli autori.

 A seguire performance teatrale tratta dal libro

voci narranti Vincenzo Santoro e Anna Cinzia Villani e con

Daniele Girasoli: voce, tamburello, cucchiai, armonica a bocca.

Maria Mazzotta: voce, tamburello, cupacupa.

Enrico Noviello: voce, tamburello, chitarra battente.

Anna Cinzia Villani: voce, organetto diatonico, armonica a bocca, tamburello.

INGRESSO LIBERO

Info:0668135642

info@circologiannibosio.it

www.circologiannibosio.it

 
Venerdì 14 Novembre alle ore 20:00 presso la nostra libreria Anna Cinzia Villani
presentaNinnamorella
per maggiori informazioni visitate: www.animamundiroma.com

Vi ricordiamo inoltre che i nostri corsi stanno iniziando e per chi volesse iscriversi o ricevere ulteriori informazioni puo scriverci su
info@animamundiroma.com.

 
 
lunedì 10 novembre 2008 a Roma alle ore ore 18,30 presentazione del libro

Le Voci dell’Anio -

Musiche Tradizionali della Valle dell’Aniene
di Ettore De Carolis

Roma Auditorium Parco della Musica - MUSA – Museo degli Strumenti Musicali
Viale de Coubertin, 30

Introduzione di Silvio Grazioli  (Sindaco di Trevi nel Lazio)
Interventi di Maurizio Agamennone e Gioacchino Giammaria

CONCERTO

Alessandro Mazziotti - zampogne zoppe e a chiave, flauto di corteccia

Bianca Giovannini - Voce


Interverranno dei suonatori tradizionali della Valle dell’Aniene

Al volume “ Le Voci dell’Anio” edizioni Squilibri, sono allegati due Cd audio con registrazioni sul campo effettuate da Ettore De Carolis dal 1972 al 2004. Si tratta della più imponente raccolta di documenti sonori sulla Valle dell’Aniene mai pubblicata prima. La parte musicale e la selezione delle tracce audio è stata interamente curata da Alessandro Mazziotti. Il libro contiene oltre agli scritti di Ettore De Carolis e molte foto, degli interventi di Domenico Ferraro, Maurizio Agamennone, Alessandro Mazziotti, Gioacchino Giammaria.

X INFO : www.suonidellaterra.com

 
Vacanze Romane Presenta  
Sabato 25 Ottobre Ore 11-13 - ingresso libero

Università "La Sapienza" di Roma
Facoltà di Scienze della Comunicazione,
Aula B1, via Salaria 113 (P.za Fiume)

Presentazione del CD "Pascolo abusivo"
e Incontro musicale con i

Totarella, suoni dal Pollino

 
Presenta
 
Prof. Antonello Ricci
Antropologo Università 'La Sapienza'
 
°°°°

 
sabato 25 ottobre
Ore 16-19 - previa iscrizione
c/o CIP, via delle ciliegie 42 (P. Togliatti)
Stage Pastorale e Tarantella del Pollino
Proiezioni e approfondimenti
a cura di
 Margherita Napoli e i Totarella

°°°°
Ore 22 - ingresso a sottoscrizione
c/o CIP, via delle ciliegie 42 (P. Togliatti)
Concerto
 Totarella - suoni dal Pollino
Info: leradicidelsuono@gmail.com  mob. 3938619200
 
******
 In contemporanea
LABORATORIO DI ORGANETTO
Tarantella Calabrese (stile aspromontano)
Sabato 25 e Domenica 26 ottobre
ore 11-13 15-18

a cura di
Piero Crucitti
 °°°
 
il 4 novembre 2008 presso la libreria ESQUILIBRI di VIA GIOLITTI a Roma (zona esquilino) alle ore 18,00 presentazione di "libero",  il romanzo di Adamo Laureti :

"..la fuga di due adolescenti che fuggono dalla monotonia del loro paese della Calabria per ritrovarsi a fare i suonatori di strada a Roma, ma la realtà non si presenta come nei loro sogni.."

Autore: Adamo Laureti, Casa Editrice "il Filo" - collana "strade - nuove voci" - euro 13

Il racconto sara' disponibile presso la libreria Esquilibri dal 4 NOVEMBRE e su ordinazione in tutte le librerie nei giorni a seguire.

Per contatti: adamo.laureti@virgilio.it             :il racconto si puo' acquistare gia' dal 16 ottobre consultando il sito WWW.ILFILOONLINE.IT

 
giovedì 16 ottobre, alle ore 21, nello splendido scenario della chiesa museo di San Francesco a Montefalco (PG), sarà rappresentato lo spettacolo:

Memorie della terra. Canti e racconti di lavoro e di lotta del Salento

15 maggio 1935. A Tricase, cittadina dell'estremo lembo meridionale del Salento, le operaie tabacchine scendono in piazza per protestare contro la volontà degli esponenti locali del Regime fascista di trasferire in un altro luogo il "Consorzio", lo stabilimento dove si lavorava il tabacco, eliminando così di colpo centinaia di posti di lavoro. La manifestazione presto degenera in un vero e proprio assalto al Municipio, che la forza pubblica respinge sparando sulla folla. Alla fine degli scontri, il bilancio di questa tragica vicenda sarà di cinque morti e diverse decine di feriti, e in seguito - anche per la dura repressione condotta dal Regime - una cappa di silenzio calerà su quella che Giuseppe Di Vittorio definirà "la rivolta di Tricase".

Di questa e di altre storie tratta lo spettacolo Memorie della terra, in cui musica e racconto orale si intrecciano in un viaggio nella memoria del lavoro agricolo nel Salento della prima metà del novecento, il periodo storico che vide i lavoratori della terra reagire alle condizioni di odioso sfruttamento con una grande stagione di lotte politiche e sociali, culminate negli scioperi delle operaie tabacchine e nell’occupazione delle terre del feudo d’Arneo.

Nel corso dello spettacolo, la lettura di alcuni racconti - tratti da una ricerca condotta a partire dalle testimonianze orali dei protagonisti - viene affiancata dall’esecuzione di canti tradizionali di argomento “politico e sociale”, che in molti casi contengono espliciti riferimenti alle vicende narrate (tra gi altri: Lu sule calau calau, Fimmene fimmene, La tabbaccara, Madonna mia ce sta succede, Le tabbacchine di Aradeo, Maledettu lu Cinquanta, Scusati amici cari, Il canto dell'Arneo). Altri canti accompagnano lo svolgimento dello spettacolo: La cupa cupa vene de Pasticcia e La masseria Stranese sono la "colonna sonora" dei lavori stagionali in Lucania, il lamento funebre ricorda i morti di Tricase, Canaja canaja e La Ceserina sono canti del carcere.

Testi di Vincenzo Santoro; voci narranti: Vincenzo Santoro e Anna Cinzia Villani; canti eseguiti da: Daniele Girasoli (voce, tamburello, cucchiai, armonica a bocca), Maria Mazzotta (voce, tamburello, cupa cupa), Enrico Noviello (voce, tamburello, chitarra battente), Anna Cinzia Villani (voce, organetto diatonico, armonica a bocca, tamburello)

Maggiori informazioni, foto e video sullo spettacolo all'indirizzo www.vincenzosantoro.it/dblog/articolo.asp?articolo=347

Ingresso gratuito
 
 
 

Sara' presentato ufficialmente il 18 ottobre prossimo alle ore 19:00 presso la Sala Consiliare del Comune di Spezzano Albanese (Cosenza) il Cd "Keshtu Kendonjen Spixana".

La musicologa Bosco, presente all'evento, ci spiega che: "I brani presenti nel Cd sono documentazione storica di una societa', di un popolo, di una tradizione tramandata oralmente di padre in figlio, di bocca in bocca, che sta rischiando di scomparire a causa del cambiamento musicale, culturale e sociale. Le fonti di questo studio sono state per lo piu' "contatto umano", ricerche sul campo, testimonianze dirette di tradizioni e costumi. E' stato come fare un tuffo nel passato, rivivere, attraverso i racconti, i momenti in cui si cantavano "ajre", si componevano "vijershe", ripercorrendo l'intensa "vita" delle "gjitonie"".

Il presidente della MeEduSA, Armentano,  aggiunge che: "Tale progetto si propone di lasciare un contributo alle nuove generazioni, nella speranza che queste "tracce" non vadano mai perse.

Sono previsti interventi di Francesco Fusca, esperto di minoranze linguistiche; Piro Pano, esperto di musica popolare; Costantino Bellusci, scrittore; Mario Brunetti, console onorario d'Albania.

 

 
Teramo, venerdì 17 ottobre, sala Caraciotti-Ventilli, via di Torre Bruciata, ore 18
presentazione del libro:


Vincenzo Santoro, Sergio Torsello
Il Salento levantino. Memoria e racconto del tabacco a Tricase e in terra d'Otranto

a seguire,

Core
Vita e morte dai versi e dai canti della terra chiamata Salento
Un suggestivo dialogo a tre voci femminili, che incrocia la lettura di testi poetici e letterari di argomento “salentino” curata da Francesca Russo, con canti della tradizione popolare, eseguiti da Anna Cinzia Villani, Carla Maniglio e Maria Mazzotta.

I turchi di Otranto, le case di calce, i contadini nei campi di tabacco, tra ulivi e fichi d’india sparsi i muretti a secco, i tramonti di sangue in un cielo solido, senza fine, le donne sedute sulla strada tra vasi di basilico, Lecce irriverente e triste nei suoi carnevali di pietra, i rèputi delle prefiche, lo scirocco che fiacca l’anima e scioglie i contorni delle cose…

I testi presentati:

Maria Corti, L’ora di tutti, introduzione; Rina Durante, Luna otrantina; Antonio Verri, Il pane sotto la neve; Vittorio Bodini, Foglie di Tabacco; Carmelo Bene, Sono apparso alla Madonna; Vittorio Bodini, La luna dei Borboni; Vittorio Bodini, Dopo la luna; Carmelo Bene, L mal de’fiori poema; Brizio Montinaro (a cura di), Canti di pianto e d’amore dell’antico Salento; Claudia Ruggieri, Inferno minore; Salvatore Toma, Canzoniere della morte; Vittore Fiore, Io non avevo la tua fresca guancia


 

Il Salento levantino. Memoria e racconto del tabacco a Tricase e in Terra d'Otranto
 

a cura di Vincenzo Santoro e Sergio Torsello, Edizioni Aramirè, Lecce 2005, Libro+cd audio
Introduzione di Alessandro Portelli

Per quasi un secolo i tabacchi levantini hanno rappresentato uno degli elementi centrali dell'economia salentina. L'epopea di questa coltivazione, soprattutto nella sua fase iniziale, è fatta di grandi, complesse, a volte spericolate avventure imprenditoriali. Ma intorno all'economia del tabacco si è anche sviluppato un endemico conflitto di classe tra i ricchi possidenti concessionari e i lavoratori della terra e le operaie tabacchine, sottoposti ad uno sfruttamento ai limiti della dignità umana, di cui i tragici fatti di Tricase del 15 maggio 1935 ­ dove una manifestazione di tabacchine viene repressa nel sangue, lasciando sul terreno cinque morti,­costituisce uno degli episodi più drammatici. Il Salento levantino ricostruisce queste vicende dal basso, a partire dai vibranti racconti dei protagonisti.
 

Il tumultuoso sviluppo e il lento declino dell'economia del tabacco a Tricase e nel Salento; le tabacchine, i consorzi, i magazzini, i tabacchifici, le mescie; le emigrazioni stagionali e definitive; i racconti, le storie, i canti. La rivolta di Tricase: cinque morti la cui memoria è stata rimossa per decenni.

All'interno del volume il CD audio contenente 9 racconti e 2 canti.
Erri De Luca: "La letteratura italiana non si è intereressata del proprio popolo, non si è incuriosita di quello che succedeva, è sempre stata scritta da coloro che facevano parte di un'altra classe, oppure se veniva scritta da qualcuno che apparteneva a una classe inferiore, quello lì per farsi accettare scriveva sempre storie delle classi superiori. Dentro la nostra letteratura manca l'epica del popolo.
Questo libro fa le veci della narrativa, e lo fa bene, perché è un libro di racconti, che lascia parlare le persone. Sono grato specialmente perché questa raccolta di voci è stata mantenuta nella lingua originale, nel dialetto. È bellissimo il dialetto perché fa sentire le voci delle persone. Ne viene fuori un'Italia magnifica, impensabile e anche indimenticabile."
 
venerdì 10 ottobre 2008 ANIMAMUNDI
Via Dei Rutoli 15 ROMA
www.suonidalmondo.com
animamundiroma@suonidalmondo.com
 
Siamo emozionati nell annunciavi che questo venerdi alle ore 21 nella nostra sede Di Roma verrà presentato il libro di Salvatore Villani su Antonio Piccininno che sarà presente e che ci regalerà forti emozioni con la sua voce e la sua poesia.

Interverranno:
Salvatore Villani autore
Antonio Piccininno cantore di Carpino
Antonello Ricci antropologo ed etnomusicologo dell'università La Sapienza di Roma


A seguire intervento acustico a cura del gruppo LI ARIARULE

 

 

Suoni di terra

Libri e concerti sulle musiche di tradizione

Roma, Auditorium Parco della Musica 15 ottobre-12 novembre, ore 18,30

 

Come un racconto a più voci sulla straordinaria ricchezza di espressioni musicali che contraddistinguono le culture italiane, una successione di incontri incentrati su libri emblematici, e particolarmente rappresentativi di un determinato fenomeno musicale, con a seguire una rappresentazione in presa diretta delle stesse musiche affidata alla viva voce (e strumenti) dei protagonisti. Promossa dall’editore Squilibri e dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, come naturale prosieguo della collaborazione avviata con la collana AEM per la quale sono già uscite alcune delle registrazioni sonore conservate presso gli Archivi di Etnomusicologia, l’iniziativa ricade all’interno della campagna nazionale Ottobre piovono libri, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e si inquadra all’interno della rinnovata sensibilità per le musiche popolari, accentuatisi dopo la recente ratifica da parte del Parlamento italiano della Convenzione Unisco a tutela dei patrimoni immateriali.

Promosso da Squilibri d’intesa con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia all’interno della terza edizione di “Ottobre piovono libri” promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, l’Istituto per il Libro, la Conferenza delle Regioni, l’U.P.I. e l’A.N.C.I.

Ingresso gratuito

info@squilibri.it; www.squilibri.it; 06-44340148

Suoni di terra
Libri e concerti sulle musiche di tradizione
Roma, Auditorium Parco della Musica, Sala Museo Strumenti Musicali

12 novembre, ore 18,30
Alessandro Portelli presenta il volume con cd e dvd allegati
Patrimoni sonori della Lombardia. Le ricerche dell’Archivio di Etnografia e Storia Sociale
a cura di Renata Meazza e Nicola Scaldaferri

A seguire concerto della Compagnia di Ponte Caffaro

Iniziative a ingresso gratuito

info: www.vincenzosantoro.it; www.squilibri.it 

 
Suoni di terra
Libri e concerti sulle musiche di tradizione
Roma, Auditorium Parco della Musica, Sala Museo Strumenti Musicali

10 novembre, ore 18,30
Maurizio Agamennone e Gioacchino Giammaria
presentano il volume con due cd allegati
Le voci dell’Anio. Musiche tradizionali della Valle dell’Aniene (1972-2004)
introduce Silvio Grazioli, sindaco di Trevi nel Lazio

A seguire concerto di Alessandro Mazziotti e Bianca Giovannini con suonatori tradizionali della valle dell’Aniene
 

Iniziative a ingresso gratuito
info: www.vincenzosantoro.it; www.squilibri.it 

 
Suoni di terra
Libri e concerti sulle musiche di tradizione
Roma, Auditorium Parco della Musica, Sala Museo Strumenti Musicali

7 novembre, ore 18,30
Francesco Faeta presenta il volume con dvd allegato
L’isola timida. Forme di vita nella Sicilia che cambia (1970-2005)
di Antonino Pennisi

A seguire concerto dei Fratelli Mancuso
 

Iniziative a ingresso gratuito
info: www.vincenzosantoro.it; www.squilibri.it 

 
Suoni di terra
Libri e concerti sulle musiche di tradizione
Roma, Auditorium Parco della Musica, Sala Museo Strumenti Musicali

20 ottobre, ore 18,30
Marino Niola e Vincenzo Santoro presentano il volume con due cd allegati
Musiche tradizionali del Salento. Le registrazioni di Diego Carpitella ed Ernesto De Martino (1959,1960)
a cura di Maurizio Agamennone

A seguire concerto di Anna Cinzia Villani e i Suoni Rurali

Iniziative a ingresso gratuito
info: www.vincenzosantoro.it; www.squilibri.it 

 
Suoni di terra
Libri e concerti sulle musiche di tradizione
Roma, Auditorium Parco della Musica, Sala Museo Strumenti Musicali

Distribuiti lungo l’anno, come un racconto a più voci della straordinaria ricchezza di espressioni musicali che contraddistinguono le culture italiane, gli incontri sono il naturale prosieguo di una collaborazione avviata, tra l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l’editore Squilibri, con la collana Aem, concernente i materiali sonori degli Archivi di Etnomusicologia, depositari della più importante raccolta di musiche di tradizione orale rappresentativa delle diverse aree del nostro paese. [//]

15 ottobre, ore 18,30
Giancarlo Governi e Leoncarlo Settimelli presentano il volume con due cd allegati
Otello Profazio
di Massimo De Pascale

A seguire Otello Profazio in concerto
 

Iniziative a ingresso gratuito
info: www.vincenzosantoro.it; www.squilibri.it 

 

 
CIRCOLO GIANNI BOSIO

Lunedì 6 Ottobre - ore 17,30

CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
Via San Francesco di Sales 5, Roma

"PIOVONO LIBRI"

  PRIMO INCONTRO DELLA RASSEGNA

"I TESTI E LE VOCI"

Presentazione del libro

"Miseria dello sviluppo"
di Piero Bevilacqua

Laterza - 2008

Saranno presenti, oltre all'autore, Alessandro Portelli, Mariella Eboli, Enzo Scandurra e Giovanna Ricoveri.
 
 
Interverranno i poeti improvvisatori in ottava rima Giampiero Giamogante e Donato De Acutiis.
 
 In questo saggio l'Autore, ordinario di Storia Contemporanea all'Università La Sapienza di Roma, conduce un'analisi storica sulle profonde trasformazioni strutturali alle quali è andato incontro il mondo moderno, come conseguenza dell'applicazione di modelli economici, culturali e politici che hanno spazzato via le radici più autentiche della solidarietà tra gli uomini. Attualmente la sua riflessione è indirizzata ai temi del danno ambientale, delle nuove forme di povertà, delle disuguaglianze sociali, ma è anche il frutto degli studi da lungo tempo condotti sul mondo contadino e sui cicli vitali della terra.
Nell’ultima parte del libro l’autore formula idee per un nuovo mondo possibile,  per “uno stato sociale di beni comuni”, in cui la società solidale eroda e conquisti gli spazi del mercato, attraverso un agire collettivo guidato dalla cooperazione e non dalla competizione, in un quadro di scambio e di interrelazione culturale.
 
 

Giovedì 2 ottobre - ore 16,30 - Biblioteca Vallicelliana (Piazza della Chiesa Nuova) Roma

La Biblioteca Vallicelliana, con la collaborazione del Circolo Gianni Bosio, presenta il libro

"Storie orali. Racconto, immaginazione, dialogo" (Roma, Donzelli)
di Alessandro Portelli

intervengono:
Vincenzo Padiglione (Università di  Roma "La Sapienza")
Cristina Mattiello (Circolo Gianni Bosio)
 

 

E’ passato esattamente un anno da quando Voci del Popolo Contadino, di Salvatore Raiola, fu presentato ufficialmente a Napoli al Maschio Angioino. Infatti, la serata del 22 settembre 2007 si  esibirono dal vivo e per la prima volta sullo stesso palco i “custodi” di questo antico filone musicale conosciuto col nome di “tammurriata”.

 

Il progetto, composto dal film “Voci del Popolo Contadino, voci di tamburo” ed il concerto live con alcuni protagonisti del film, senza avere “santi in paradiso”  e “produttori-protettori” ma solo grazie alla tenacia degli autori e di coloro che realmente hanno creduto nell’idea, ha varcato “le mura napoletane”. “Nemo propheta in patria” è l’espressione esatta per indicare le mille difficoltà ed ostacoli che si presentano per far conoscere in Campania una cultura che appartiene a tutti.

 

Dopo la critica espressa positivamente, dal pubblico e dalla stampa, al Werkstatt der Kulturen di Berlino, alla Libreria Piola di Bruxelles, al Volkskrantgebouw di Amsterdam, al XXII° Festival Midis-Minimes di Bruxelles, al VII° Festival Zomer van Sint-Pieter di Louvain e al I° Festival Maca-Minimes di Wavre il progetto Voci del Popolo Contadino sbarca a Stoccolma e al Cairo.

Infatti, il 24 ottobre 2008 prossimo a Stoccolma e l’ 8 novembre 2008 al Cairo il progetto è ospitato dall’Istituto Italiano di Cultura in occasione della Settimana della Lingua Italiana nel mondo.

 

e 'a paranza r'O Lione in concerto

 

 

ARTICOLO GIORNALISTICO

 7 agosto 2008

DOCUMENTARIO RUTINO: PAESE DEGLI ANGELI

 

Prodotto dalla Parrocchia di San Michele Arcangelo e dalla Pro Loco “E. Corazzo” di Rutino (SA), il 07 Agosto 2008 sarà presentato il documentario “Rutino: Paese degli Angeli”, per la regia di Gianni Petrizzo, con testi del prof. Alfonso Rizzo, voce di Guido Cairone, e organizzato da Don Ilario Dichiara.

Nella prima parte, il documentario descrive attentamente il paese, con i monumenti storici di rilievo: la chiesa, le cappelle, il museo, la fontana di San Matteo, i palazzi gentilizi. Viene, inoltre, sottolineata l’importanza di personaggi rutinesi che si sono distinti nella storia, come Padre Michelangelo che fu chiamato a Vienna dall’imperatore Leopoldo, Pasquale Magnoni con le sue opere letterarie, Michele Magnoni sottotenente garibaldino e altri ancora…

La seconda parte del documentario, invece, va ad approfondire, con accuratezza filmica, quella che è la sacra rappresentazione: la lotta tra l’Angelo e il diavolo, che avviene ogni anno, la seconda domenica di Maggio. Per la ricorrenza, annualmente, tutti i rutinesi si ritrovano uniti intorno alla statua di San Michele, patrono del paese. Questa festa evidenzia non solo i valori religiosi ma anche un’impronta chiaramente popolareggiante per l’attrazione che la sacra rappresentazione esercita su tutto il paese. A differenza delle altre feste che hanno come parte centrale la messa e l’omelia, in cui si esortano i fedeli al bene e al giusto, questa celebrazione, invece, culmina in un dramma dal messaggio prettamente evangelico.

La descrizione della sacra rappresentazione mostra un primo atto, che avviene, da tradizione, di buon mattino nella chiesa madre, e che consiste nel ricoprire la statua di San Michele con oggetti d’oro di ogni genere, donati negli anni, dai fedeli. Poi si passa alla vestizione dell’angelo (interpretato da Alberigo Dolce) che è considerato dai rutinesi la vera star in quanto rappresenta l’incarnazione dell’Angelo salvatore.

Dopo la santa messa ha inizio la rappresentazione scenica in cui l’Angelo attraversa in volo la piazza di Rutino per raggiungerne il centro ed affrontare il diavolo (interpretato da Nello Rizzo). Dopo un acceso dialogo si dichiarano guerra . Riparte la processione, che attraversa l’altra parte del paese, per poi ritornare in piazza ed assistere al combattimento finale: l’Angelo con in pugno la spada sconfigge il diavolo (interpretato da Carlo Volpe) e viene applaudito da una folla in delirio.

Il messaggio lanciato evidenzia la vittoria del Bene sul Male, vuole essere un invito di pace e di amore; è un incitamento a credere nel Divino, a scacciare l’orgoglio e la superbia, a rafforzare la fede.

Più in generale, con questa rappresentazione si vuole rievocare la cacciata di Satana e dei suoi seguaci dal Paradiso. Gli spiriti superbi, che, però, non si sono rassegnati, vogliono ritornarvi a tutti i costi. A nulla serve l’assalto e la ribellione perché l’Arcangelo Michele, il “Chi è come Dio?”, li condanna per sempre “fra pianti eterni, tormentatori imbelli”.

Il messaggero di Dio riporta una netta vittoria celestiale mentre Asmodeo può solo esclamare: “salve cupo mondo d’orror a te m’affido e mi nascondo in seno della tua notte”. E difatti, dal mondo delle tenebre, incita al male, si annida là dove è possibile, fa uccidere gli innocenti, fa rinnegare persino le persone care, la mamma abbandona o uccide il frutto dell’amore, il ragazzo affoga nella droga le delusioni della vita.

Armiamoci perciò di buona volontà, di rispetto verso noi stessi e verso gli altri, di comprensione e scacciamo dal cuore il seme della violenza, dell’egoismo e della vendetta.

 

 
 

 

 

 
Venerdì 4 luglio ore 22.00 - Masseria Santa Lucia, Alessano (Le)

Festa per l'uscita del nuovo disco Ninnamorella di Anna Cinzia Villani

Oltre alla presentazione di alcuni brani tratti dal cd, che è stato registrato proprio nella Masseria Santa Lucia, e a cui hanno partecipato Giovanni Avantaggiato, le sorelle Margherita, Luce e Giuseppina Musio, Alfredo Barone, Valerio Daniele, Redi Hasa, Antonio Esperti, Vito De Lorenzi, Gianni Amati, Annamaria Bagorda, Maria Mazzotta, ci sarà spazio per suoni, canti e balli spontanei.

Introduce: Vincenzo Santoro - esperto di musica popolare

Iniziativa in collaborazione con AnimaMundi, AFQ Produzioni.

Cena dalle ore 20.30 – prenotazione consigliata
 
 
 Uno dei dischi più importanti del movimento musicale salentino degli ultimi anni
Vincenzo Santoro
_______________________________________
 
La vicenda artistica di Anna Cinzia Villani è emblematica del percorso di formazione di molti dei protagonisti principali del “movimento della pizzica”. Partita a metà degli anni Novanta - molto giovane - dalla frequentazione del fitto mosaico di feste auto-organizzate che era il Salento “pizzicato” prima dell’avvento dei grandi Festival, Anna Cinzia si trova presto ad emergere per la sua versatilità musicale e in particolare per la sua voce straordinaria, “antica”, che le permette di interpretare i canti tradizionali con grande forza ed espressività. Il suo repertorio, come per quasi tutti i giovani di quella generazione, è fondato soprattutto sulle riesecuzioni dei gruppi di riproposta allora attivi, limitandosi quindi a pochi canti già di “seconda mano”. In quel crogiuolo di esperienze e di creatività, la Villani comincia un percorso quasi di iniziazione, collaborando con diversi gruppi, ma soprattutto cominciando a frequentare assiduamente alcuni anziani “alberi di canto”, custodi dei “segreti” della musica salentina, con cui, per la sua particolare sensibilità – musicale e umana – riesce a costruire dei bellissimi rapporti, basati in primo luogo sulla condivisione di sentimenti e amicizia. Anna Cinzia con gli anziani riesce a cantarci e a suonarci insieme, esperienza molto più rara di quello che si potrebbe pensare nell’ambiente della musica salentina. Questi incontri - che spesso sono documentati da registrazioni audio e video - permettono all’artista di arricchire il repertorio e di affinare le proprie tecniche di esecuzione vocale e strumentale, e in qualche modo anche di assorbire lo “spirito” e la “cultura” che sta alla base dei suoni e dei canti della tradizione.
Questo complesso percorso artistico e umano trova una sua sintesi nel cd Ninnamorella (edito da AnimaMundi nella solita elegantissima veste grafica), progetto che segna la raggiunta maturità artistica della Villani. Per la prima volta, la sua ricca ed eclettica personalità musicale emerge in tutte le sfumature: il cd comprende tre esecuzioni soliste (una Pizzica pizzica per voce, tamburo e armonica a bocca, una bella versione de La tabbaccara con un testo differente da quello più noto degli Ucci, e a conclusione del cd, Ninnamorella, una ninna nanna solo voce da brividi), dei meravigliosi canti eseguiti insieme a grandi cantatori “tradizionali” (L’aria a tre, La cerva), e alcune perle del repertorio praticato con Gianni Amati, Annamaria Bagorda e Maria Mazzotta, tre giovani musicisti che con lei si esibiscono spesso in concerto (La cupa cupa vene de Pasticcia, gli Stornelli e la strepitosa Pizzica pizzica di Nardò - un vero capolavoro per intensità e perizia esecutiva – su cui aleggia lo spirito di Salvatora Marzo e dell’orchestrina terapeutica di Luigi Stifani). Ma oltre a questi canti, eseguiti in maniera molto rispettosa dei modi della tradizione, il cd è arricchito anche da Mamma la luna - Amame beddhu, L'aria de lu trainieri e ‘Ntunucciu (anche questa in verione "alternativa"), brani di grande intensità, arrangiati in maniera più sperimentale e creativa – tra suggestioni contemporanee e jazz - frutto della collaborazione con Valerio Daniele, Redi Hasa, Antonio Esperti e Vito De Lorenzi. Su tutto risalta la voce straordinaria della Villani, raffinata e ricca di pathos, capace di virtuosismi estremi, ma anche di trasmettere emozione, passione e sentimento.
Si compone così uno splendido affresco musicale, che rimanda ad una rappresentazione della tradizione salentina molto più ricca e vitale di quello a cui siamo abituati di solito, fornendo anche interessanti stimoli per i percorsi futuri.
Ninnamorella
riesce ad essere allo stesso tempo tradizionale e moderno, radicale e godibile, ricco di memoria viva ma anche capace di parlare alla irrequieta sensibilità contemporanea. Per tutte queste ragioni penso che si tratti di uno dei lavori discografici più importanti della scena “popolare” salentina degli ultimi anni.
 
L'inziativa fa parte de "La Contròra - memoria, saperi, sapori del territorio", rassegna in cui Le Masserie Macurano e Santa Lucia, antiche dimore rurali situate in uno dei luoghi storici più suggestivi del Capo di Leuca, ospitano incontri ed eventi dedicati alla cultura del territorio. Programma completo su: http://www.vincenzosantoro.it/dblog/articolo.asp?articolo=348
 
info: libreriaidrusa@libero.it; 0833.781747
 
ARRIVA IL NUOVO CD DEGLI ETHNOS "LE TRE SORELLE"


L’attività di ricerca, recupero e valorizzazione della tradizione musicale della Basilicata, che dal 2003 vede impegnati gli Ethnos e l’associazione multietnica, giunge alla sua terza tappa. E’ infatti in distribuzione in questi giorni, dopo l’uscita dello scorso 5 giugno, il nuovo album degli Ethnos, dal titolo “Le tre sorelle”, un omaggio alla cultura e all’identità non solo lucana ma anche delle regioni circostanti.
Questo terzo album verrà presentato mercoledì 11 giugno, alle ore 10.30, in una conferenza stampa presso la sala dei Cento Comuni della Provincia, in Piazza Prefettura a Potenza.

La presentazione anticipa la prima uscita pubblica del gruppo con il nuovo lavoro, in programma a Sasso di Castalda, durante la Fiera del Borgo Antico, sabato 14 giugno.


Alla conferenza stampa, oltre a Franco e Graziano Accinni degli Ethnos, parteciperanno il sindaco di Sasso, Rocco Perrone e il presidente della Provincia di Potenza, sabino Altobello.
 

In dirittura d'arrivo l'ultima fatica musicale degli ETHNOS.

Un nuovo album dal titolo 'Le tre Sorelle'; uscita prevista per il 5 di Giugno allegato al quotidiano La Nuova del Sud. 

 

Le tre sorelle rappresentano le tre regioni che 'circondano' la Lucania: Puglia, Campania, Calabria. E in generale, protagonista assoluto è il Mediterraneo, con il suo spirito, la sua storia, le sue suggestioni.
Oltre che per i caratteristici virtuosismi degli Ethnos (Graziano Accinni in veste di chitarrista e arrangiatore, Franco Accinni alla voce, Marco Tirone e Silvio De Filippo alle chitarre, Sal Genovese al basso, Gegè De Filippis alle percussioni, Sergio Leopardi al sax e clarinetto), il lavoro si segnala per il livello e la varietà dei musicisti ospiti.
Uno è Davide Cervellino, chitarrista di Oppido Lucano, ospite nel brano "Danza Mediterranea", un libero adattamento su una Pizzica di San Vito dei Normanni. Un altro è Dino Rigillo, chitarrista di estrazione classica, Maestro e concertista di Ginestra (PZ). O ancora il flautista Maestro Antonio Cimino del Vallo di Diano, concertista internazionale di matrice classica che si è esibito con le più importanti orchestre da camera e sinfoniche sulla scena europea. Una curiosità  è quella che si rivela nel brano "Tarantella al Sacro Monte", in cui, con l'ausilio del computer e delle nuove tecnologie, gli Ethnos accompagnano il grande Pietro Di Lascio, mitico musicista di Sarconi, la cui Zampogna Lucana (di sua fabbricazione) fu occasionalmente registrata nel 1999, due anni prima della sua morte. Ancora troviamo all'interno dell'album musicisti Cilentani: alle percussioni Pietro Ciuccio, Angelo Loia alla chitarra Battente e alla chitarra Portoghese, Davide Sorrentino al basso e Tommaso Sollazzo alla ciaramella nel brano "Antica Tarantella Lucana". Dalla Puglia precisamente da Ischitella in provincia di Foggia suonano la chitarra Battente del Gargano  i musicisti: Enzo Valente e la sua giovane allieva  Angela Castelluccia. Per concludere nel brano Leggenda Popolare possiamo ascoltare la Corale di trenta elementi"Regina Anglonensis"della Cattedrale di Tursi(Matera) diretta dal Maestro Francesco Muscolino.
'Le tre Sorelle' è stato realizzato interamente in Lucania, e registrato in tre studi diversi da tecnici e fonici lucani.
E', insomma, un disco dedicato alla Basilicata, alle straordinarie regioni confinanti e alla meravigliosa storia del nostro sud.
 
Il 17 marzo, alle ore 18, presso la Sala Conferenza dell’ANCI, in via dei Prefetti 46, di scena a Roma

riti e devozioni della Pasqua in Calabria con la presentazione del volume con cd allegato Forme della festa. La Settimana Santa in Calabria che, curato da Francesco Faeta e Antonello Ricci, è l’esito di una pluriennale ricerca sul campo condotta da un’équipe di specialisti con competenze diverse (antropologi, etnografi, etnomusicologi, fotografi, videoperatori, informatici).
Presentando la morfologia di alcuni eventi rituali particolarmente significativi in dieci località (Verbicaro, Laino Borgo, Cassano Jonio, Savelli, Mesoraca, Nocera Terinese, Settingiano, Dasà, Stilo e Caulonia) e un’inchiesta più “leggera” sulle forme della festa pasquale in numerosi altri paesi, il volume offre un modello paradigmatico per saggiare in profondità la funzione sociale e politica del dispositivo quaresimale. Nel Mezzogiorno italiano infatti il sistema festivo della Settimana Santa costituisce una parte essenziale del dispositivo con cui le diverse comunità procedono alla formazione dei loro orizzonti identitari, alla produzione delle loro fisionomie sociali, alla gestione del loro potere politico. Le feste e i riti della Pasqua muovono l’umanità che si aggrega e riconosce su base locale, inducendola a compiere scelte, a elaborare strategie, a progettare, materialmente e simbolicamente, i suoi confini, i suoi ordini interni, i suoi rapporti di egemonia e subalternità, le sue gerarchie
L’importanza politico-sociale delle feste della Settimana Santa deriva in particolare dal loro situarsi in una rigogliosa e lussureggiante foresta di simboli, sedimentatisi sull’originario nucleo neo-testamentario, in un incessante processo di riplasmazioni e rifunzionalizzazioni, in una trasversale interazione delle idee e delle pratiche. La comune koiné cristiana e cattolica della Pasqua, inoltre, funge da elemento di raccordo tra dimensione locale e dimensione globale, costituendo un contenitore universale e generalizzante per una vasta umanità che, incline alla frammentazione e storicamente frammentata, per reazione sviluppa al suo interno singolari processi di affermazione della propria identità culturale, dove i percorsi di elaborazione simbolica e le strategie sociali di ciascun gruppo o di ciascuna comunità si situano in un processo di enfatizzazione e di drammatizzazione, sconosciuto agli altri ambiti festivi.
Con oltre 200 fotografie in b/n e a colori, un cd allegato con 27 brani musicali che restituiscono all’ascolto l’atmosfera sonora della festa, una densa raccolta di saggi e un articolato insieme di apparati critici, si delinea così uno spaccato etnografico, senza precedenti nel panorama europeo, attorno alle forme della festa della Settimana Santa in una regione che, più di ogni altra, ha conservato riti e cerimonie legate alla passione, morte e resurrezione di Cristo.
Il volume sarà presentato da Letizia Bindi che ne discuterà con i due curatori nonché con gli autori dei saggi e dei reportage fotografici che, con relativo commento musicale, saranno proiettati in apertura dell’incontro.

Info:
Squi[libri], 06-44340148; info@squilibri.it; www.squilibri.it

 

 


Associazione culturale Furclap


La Natura dei Suoni - libro e cd - è il risultato di una ricerca filosofica e musicale nata dalla collaborazione fra il filosofo Alberto Madricardo ed il musicista Giovanni Floreani elaborata in un percorso quinquennale che ha visto il gruppo Strepitz dedicare ben tre produzioni discografiche ai concetti della Natura e dei Suoni.Nel libro, i temi della Natura e dei Suoni sono analizzati da vari punti di vista.

Floreani ripercorre la sua storia di musicista e
citando i passaggi della sua formazione, riflette sull’autenticita’ della musica contemporanea e sull’originalita’ di quella tradizionale; Madricardo, fra storia e filosofia, ci riporta alle origini del suono e alle sue molteplici sfaccettature. Ambedue giungono a prospettare una musica senza tempo, veramente libera e non classificata.Il cd, allegato al libro , che viene proposto anche in box arricchito in tal caso, da un book con fotografie, contiene alcune registrazioni live riprese durante i concerti effettuati nel corso del 2005 e del 2006.

Appaiono anche tre brani incisi in studio di registrazione.
Con questo progetto Strepitz consolida ulteriormente il modus operandi che contraddistingue la band: l’esigenza di affiancare alla elaborazione musicale un percorso piu’ complesso che comprenda altre discipline e approcci diversi ma contigui ai temi affrontati. In tal senso, la formazione del gruppo cambia e si modifica in funzione delle sensibilita’ creative e coinvolgenti che, di volta in volta, appaiono.Ne La Natura dei Suoni, la grande novita’ e’ rappresentata dalla partecipazione di due musicisti molto conosciuti nell’ambito della musica contemporanea europea e non solo che hanno abbracciato, con entusiasmo, fin dall’inizio, la proposta progettuale che Floreani aveva loro prospettato.

Si tratta di Yang Jing, suonatrice di Pipa e Pierre Favre, storico batterista di Zurigo che vanta fra le sue collaborazioni i nomi piu’ prestigiosi del jazz internazionale.Al loro fianco compaiono, nelle varie formazioni, i musicisti storici di Strepitz: Ermes Ghirardini, Lorenzo Marcolina, Paolo Viezzi, Evaristo Casonato. Ai quali si sono aggiunti Giuliano Michelini, chitarre e live electronics, Erica Miconi, voce, ed il quartetto di canto spontaneo di Gjviano guidato da Novella Del Fabbro. Una miscellanea di esperienze, di formazioni, di percorsi che hanno prodotto, innanzitutto, un’approfondita indagine laboratoriale ma anche un legame affettivo che ha permesso lo sviluppo del progetto nei tempi diluiti necessari, senza dover sottostare a imposizioni di carattere commerciale e logistico. Un ritorno alle sane, vecchie abitudini attraverso le quali, negli anni del progressive, si producevano i
cosiddetti concept album. Allora i gruppi entravano in “simposio” per settimane, talvolta mesi, dedicandosi esclusivamente alla concettualizzazione del progetto al quale stavano lavorando.La Natura dei Suoni, musicalmente, e’ un contenitore ricco di molteplici suggestioni; vi si possono individuare i suoni tradizionali, talvolta sacri, assemblati a quelli artefatti, effimeri. Vi sono i rumori della natura e quelli prodotti dalle intenzioni umane; infine compaiono i soggettivi percorsi musicali.

Calendario performance La Natura dei Suoni

28 marzo > teatro ai Frari Venezia
29 marzo > Accademia arti Venezia
21 maggio > Bolognano (PE) nei luoghi della Natura di Joseph Beuys
22 maggio > Radio tre Suite – diretta live
23 maggio > Bibli Roma
24 maggio > Artetica Roma

Associazione culturale Furclap - via F. Di Manzano, 12 - 33100 Udine - tel 0432 233069 - fax 0432 1790806 - e mail info@musicistieattori.com referente > Giovanni Floreani

 


Via dei Rutoli 15 (San Lorenzo), Roma

Mercoledì 5 Marzo 2008 ore 19:00

Presentazione del Libro

“La Settimana Santa a San Luca”


A cura di Ignazio E. Buttitta, Immagini di Angelo Maggio

CD audio a cura di Sergio Schiavone

Interviene

Angelo Maggio – Etnofotografo

(a seguire musica tradizionale calabrese)


°°°
a cura di

www.adaria.blogspot.com    

  www.suonidalmondo.com    

                    adaria3@gmail.com    

 

"Ride la luna" è una raccolta di brani provenienti da diverse aree d'Abruzzo
(Marsica, val Pescara, valle peligna, il vastese), offre perciò l'occasione per un iinteressante e coinvolgente viaggio nella cultura contadina della regione.
A canti d'amore e di dolore, di lavoro e di questua, si affiancano filastrocche e ninnananne rielaborate nel maggior rispetto possibile dei testi e dei motivi originali.
I brani 1, 3, 8, 12, 13 e 14 sono stati raccolti nella piana del fiume Pescara dal musicista
e ricercatore Ettore de Carolis e da sua moglie Donatina Furlone nei primi anni '70.
Il brano 4 raccolto da “Gruppo di ricerca di antiche fonti….”; 9 e 15 da “Vico del vecchio” e il Prof. Franco Cercone.
I brani 6 e 11 sono stati raccolti a Villavallelonga (AQ) grazie all'aiuto di Sisto Lippa e Marialaura Pierbattista; nello stesso paese, durante i festeggiamenti per il S. Antonio,  gennaio 2007 è stato registrato il brano 16. Gli altri brani già ascoltati da vari interpreti.

1. Serenata
2. La rosa a lu ciardine

3. Tomm i ttomm
4. A mete
5. 'Ndunielle
6. Erba odorosa
7. Lu picurare
8. Ninnananna
9. Allegra, allegra

10. Mare maje
11. I ttrune i ttrune
12. Lamenti
13. Stornelli alla zampogna
14. Tupp i ttupp
15. Allindrocche
16. S. Antonio

 

DisCanto

 

Registrato a Sulmona nelle "Officine DisCanto" tra agosto e dicembre 2007, è uscito in due diverse versioni: la prima, destinata al pubblico americano, è stata stampata a Philadelphia (PA) in ottobre; la seconda, stampata dalla Easyreplica di Pesaro, è uscita a dicembre.
Le registrazioni, l'editing e il missaggio sono stati curati da Michele Avolio.
La realizzazione grafica è di Sara Ciancone.
Prodotto dall'Associazione Musicale “DisCanto” con il contributo della Fondazione Carispaq.

 

Michele Avolio voce, bouzouki, chitarra e percussioni
Sara Ciancone
violoncello, cori e percussioni
Antonello Di Matteo zampogna, clarinetto, flauto, fisarmonica e organetto
Doriana Legge
voce
Germana Rossi
fisarmonica, voce e percussioni
Massimo Pacella violino
Luana de Rubeis
violino
Marialaura Pierbattista
voce

 

La Terra è di chi la Canta

 

«La Terra è di chi la Canta», questa è la frase simbolo del doppio Cd “In terra zapatista”, in vendita da pochi giorni e che ha già scalato le classifiche di gradimento degli amanti di musica etnica.

L’iniziativa – ideata da Gerardo Ferrara – è completamente rivolta all’aiuto di alcune popolazioni emarginate, ed è stata promossa da più organizzazioni, fra cui la Fondazione Guido Piccinini per i diritti dell’uomo.

Si tratta, quindi, d'un progetto discografico nato con scopi umanitari ma che ha man mano assunto anche un’alta valenza artistica grazie all’adesione di alcuni dei nomi più noti della musica popolare italiana.

I due dischi, infatti, registrano la partecipazione dell’eccellenza del folk italiano. Dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare ai Calicanto, da Mauro Gioielli & Il Tratturo a Enzo Avitabile & i Bottari, da Riccardo Tesi a Luigi Lai, passando per Lucilla Galeazzi, gli Acquaragia Drom e altri ancora.

Sono oltre trenta i gruppi e i solisti che hanno deciso di incidere questo doppio compact, i cui proventi andranno a sostegno delle comunità indigene dell’America centrale.

La produzione è dell’emittente Radio Onda d’Urto di Brescia.

 

 
Le vie della lettura
A Roma tre progetti di Ottobre Piovono Libri
23 febbraio - 8 marzo, sala dei Dioscuri, Via Piacenza 1 (dietro il Palazzo delle Esposizioni)
__________________________________________
 
Programma
 
23 febbraio ore 21
Carmine Abate con Cataldo Perri
La festa del ritorno
Un grande affresco sonoro sull'emigrazione italiana dove, fra tarantelle e tanghi, le pagine più belle del grande scrittore arberesh, per la voce dello stesso Abate, si fondono mirabilmente con i brani più suggestivi di Bastimenti, l'ultimo disco del musicista di Cariati.
 
 
1 marzo ore 21
Nel paese dei cupa cupa
Suoni e immagini della tradizione lucana
di Nicola Scaldaferri e Stefano Vaja
Dalla più estesa ed aggiornata ricerca sulle tradizioni musicali lucane, raccolta nell'omonimo volume con cd allegato, una mostra fotografica con esposizione di strumenti tradizionali e un concerto per zampogne (con A. Larato, A. Mazziotti, N. Scaldaferri e Q. Valvano).
 
L'incontro sarà aperto dalla cerimonia finale del Premio Memorie e Musiche Comuni, bandito dall'ANCI e, a partire dalla nuova edizione, promosso in collaborazione con l'Istituto per il Libro. Consegna i premi Sandro Portelli, presidente della giuria.
 
 
8 marzo ore 21
Memorie della terra
Racconti e canti di lavoro e di lotta del Salento
In un inestricabile intreccio tra musica e racconto orale, un avvincente viaggio nelle memoria delle lotte agrarie e delle tabacchine nel Salento, con Vincenzo Santoro e Anna Cinzia Villani, voci recitanti, e musiche e canti di Daniele Girasoli, Maria Mazzotta, Enrico Noviello e Anna Cinzia Villani
 
 
il 5 gennaio 2008 nella Sala polifunzionale della Provincia di Teramo avrà luogo il Concerto del gruppo abruzzese di riproposta

Lu passagalle

e la presentazione del nuovo CD live "Bonnì bonn'annë" e festeggiare i dieci anni di attività concertistica e di divulgazione della musica di tradizione orale abruzzese.

 

 

 

martedì 8 gennaio 2008

alle 19,30 alla biblioteca Villa Leopardi

incontro con Danilo Gatto sul tema: cos'è la Musica Popolare

a cura dell'Associazione A.R.P.A.

All'interno di Villa Leopardi, via Makallè Roma

 
il 21 dicembre 2007 a Satriano (PZ), chiesa di San Vito e il 6 gennaio 2008 a Melfi (PZ) in piazzetta LONGA BATTISTA

 ETHNOS - Musica Antica di Basilicata

presenta

QUARTETTO RELIGIOSO in
Omaggio alla Tradizione Religiosa delle Genti Lucane

In repertorio in modo particolare i canti devozionali di estrazione Mariana con il Culto Mariano del Sacro Monte.
Dal Sacro Monte di Viggiano a quello della Madonna D'Anglona dalla Madonna di Sirino (Lagonegrese) alla Madonna del Pollino fino ad arrivare al Santuario della Madonna di Novi Velia (Cilento) importantissimo punto di incontro spirituale e popolare dei Pellegrini provenienti dalla vicina Lucania in numero maggiore dalla Città di LAURIA(PZ).
Il repertorio sarà arricchito da Canti dedicati al Bambino Gesù e a ROSARI che si intonavano a S.LUCIA concludendo con una Leggenda POPOLARE  di origine SPINOSESE paese che si affaccia sulle sponde del Lago Pertusillo nella bassa Valle dell'Agri.

Ethnos si presenta in Quartetto con i tre chitarristi, Graziano Accinni,Marco Tirone ,Silvio De Filippo e la voce di Franco Accinni.

 
Più Libri più Liberi - Palazzo dei Congressi Eur – Roma
Sabato 8 dicembre  dalle 19 alle 20  sala ametista

presentazione della rivista:
Melissi 14/15 – Cultura, tradizione e folklore: un patrimonio da difendere, una rivista da conoscere (Besa editrice)

Relatori: Luciano Del Sette, Vincenzo Santoro, Roberta Tucci

Questo numero di Melissi, come sempre attento e sensibile ai vari aspetti delle culture umane, scava in profondità sul territorio e contemporaneamente si proietta in un percorso che, partendo dalle sponde opposte dell’Albania, raggiunge l’India passando per il Medio Oriente. Il tema sotto i riflettori è quello della patrimonializzazione della cultura popolare, attualissimo e di grande interesse sia per la ricerca che per la salvaguardia. Il soggetto sollecita, infatti, riflessioni altrettanto complesse e cogenti attorno a concetti quali cultura, popolare, folklore, locale, e al ruolo degli enti pubblici e politici nella determinazione di tali definizioni e nella selezione dei beni che meritino sostegno o salvaguardia. Entrando nel vivo della questione, vengono proposti alcuni documenti prodotti dalla commissione istituita dal ministro per i Beni e le Attività Culturali Rutelli- e presieduta da Paolo Apolito - con l’obiettivo di identificare delle linee guida per l’individuazione di alcuni eventi da valorizzare attraverso un sostanzioso sostegno economico ed eguale esposizione mediatica. In relazione a questi processi di selezione trova posto il saggio di Berardino Palumbo che smaschera e chiarisce i criteri e le procedure che regolano l’inclusione ed il mantenimento dei beni nel patrimonio protetto dall’Unesco. Completano il quadro i contributi che ruotano attorno alla definizione dei beni demoetnoantropologici, di cui se ne fornisce quella istituzionale più recente, e la costituzione di ecomusei.

Interventi di questo numero:
Eugenio Imbriani, Paolo Apolito, Giuseppe Michele Gala, Lucilla Rami Ceci, Claudio Rosati, Berardino Palumbo, Federico Scarpelli, Gian Luigi Bravo, Roberta Tucci, Fabio Dei, Pietro Meloni, Gabriele Arnesano, Francesca Rinaldi, Vincenzo Santoro, Gabriele Mina, Salvatore Bevilacqua, Francesco Marano, Paolo Pacciolla, Fabio Tolledi, Donato Martucci, Guglielmo Zappatore, Siamak Guran, Luisa Spagna. 
 

 il 2 Dicembre 2007 ore 18.30 al
CAFFE’ LETTERARIO
Via Ostiense 95 ROMA

FESTA DI PRESENTAZIONE  del nuovo cd
di
Giuliana De Donno

"HARP TO HARPS"
dall'arpa alle arpe

Suoneranno insieme a Giuliana gli ospiti che hanno collaborato al cd :

Lincoln Almada (arpa paraguayana)
Arnaldo Vacca e Massimo Cusato (percussioni)
Raffaello Simeoni e Clara Graziano (organetti)
Marco Tomassi (zampogna)
Elena Somarè (fischio)

ingresso gratuito

HARP TO HARPS
HARP TO HARPS è il nuovo CD di Giuliana De Donno realizzato con il contributo IMAIE e prodotto da Lincoln Almada per Twilight Music.
L’affascinante viaggio nel mondo dell’arpa compiuto in questo lavoro discografico racconta una piccola parte di storia dello strumento attraverso l’arpa Irlandese (Celtica), Sud-Americana (Paraguayana), Italiana (Viggianese) e Classsica moderna. Oltre ad avere un carattere storico, il progetto musicale nasce anche dall’esigenza di reinterpretare con libertà e fantasia, brani del ricco repertorio della tradizione popolare e classica : il Barocco musicale irlandese con il Concerto di O’ Carolan, quello Ispano-sud-Americano con la Paradetas di Ribayaz e quello classico con la Sarabanda di Couperin e la Toccata di Paradisi; il Romanticismo con la trascrizione per arpa classica della Serenada Granada dello spagnolo Albeniz; l’antico repertorio musicale dell’area Celta del nord-Europa con Baltiorum, Gaelic waltz, the Knappogue medley ed inoltre la tradizione popolare del sud-Italia con Tarantella Capuanese e Tarascone e quella del sud-America con recenti composizioni che attingono dal passato, come Pampalirima, Merengue rojo, Villavicencio e Milonga par amar.

Nella serata di presentazione della prima uscita di HARP TO HARPS,
Giorgio Verdelli racconterà insieme a Giuliana, le immagini, i suoni e le emozioni che hanno ispirato questo affascinante viaggio musicale.

In anteprima assoluta Giuliana suonerà, nel corso della serata, un’arpa originale Viggianese dell’ ‘800, fresca di restauro : si tratta di uno dei pochi esemplari di questo strumento riportato al suo antico splendore e che vanta un posto di riguardo nella storia della musica popolare Italiana e Lucana.

HARP TO HARPS
FESTA DI PRESENTAZIONE CD

2 Dicembre 2007
ore 18.30
CAFFE’ LETTERARIO
Via Ostiense 95
ROMA
ingresso gratuito

 
Sabato 1 dicembre 2007 alle ore 20.30
presso il padiglione 71 della Fiera di
Foggia, per
Suds e Nuove Tradizioni - area tematica di Suds,
1° Salone della piccola e media editoria Meridionale dedicata alla cultura popolare - verranno presentati i libri

Andrea Sacco suona e canta. Storie di un cantatore e suonatore di Carpino, di Enrico Noviello (Aramirè);
Mordi & Fuggi. 16 racconti per evadere dalla taranta, (Manni editore);
l Cibo dei Morti di Bianca Tragni (Palomar);
Lunari di Puglia di N. Laverminocca, V. Maurogiovanni, V. Stagnani.

Saranno presenti Enrico Noviello, Carlo D'Amicis (autore di uno dei racconti dell'antologia Mordi & Fuggi), Bianca Tragni e Vittorio Stagnani.
Coordinano Vincenzo Santoro e Carlo D'Amicis.

A seguire musica e canti della tradizione popolare salentina e del gargano
, con Enza Pagliara, Anna Cinzia Villani, Pio Gravina e Enrico Noviello

Info suds@fondazionebdmfoggia.com
iarussi@bibliotecaprovinciale.foggia.it
 

è in distribuzione "Peppino Lipari, un'esperienza discografica a Palmi" di Gianfranco Preiti e Antonello Ricci (Squilibri Editore, libro+cd)."...da ricondurre all'attività di promozione culturale di Giuseppe Lipari, amichevolmente detto Peppino, peculiare figura di compositore, produttore musicale, cantore, appassionato della musica..

Semplicemente delizioso..

 
in questi giorni è uscito il libro+cd audio di Luigi D'Agnese dal titolo: Irpinia, Montemarano: Canti, Racconti e Suoni Popolari nella
Tradizione in Campania-
Vol.2,
un viaggio etnomusicale attraverso la  ricerca sul campo nel territorio di Montemarano.
info: 0827-63402 cell. 329-85085077 oppure: hyrpusdoctus@ticali.it
 

Presentata ad Arezzo, nell’ambito della manifestazione “Pifferi, Muse e Zampogne”, l’opera La Zampogna, gli aerofoni a sacco in Italia (2 voll., Cosmo Iannone editore, Isernia, 2005), curata da Mauro Gioielli. Si tratta della più completa pubblicazione...

 

è uscito il CD "è tanto tempo che non recantavo"

 per info e ordinazioni      vedi copertina

 
Carissimi amici,
siamo lieti di annunciarvi che dopo un anno di grande lavoro finalmente

JESCE FORE è uscito!
- E' il saggio in cui si racconta l'esperienza di un anno nel carcere di Rebibbia;
- E' il cd inciso dal TARANTULA RUBRA ENSEMBLE, i detenuti di Rebibbia e gli ospiti d'onore che trovere elencati in questa track list:
http://www.tarantularubra.
it/jescefore/jescefore.htm

- E' il dvd che testimonia il lavoro effettuato tra il 2006 e il 2007.

Lo troverete in alcune librerie e negozi di dischi.
Qualora incontraste difficoltà a trovare JESCE FORE, scriveteci e vi sarà inviato!

Saremmo lieti se ci inviterete a presentare il lavoro con la proiezione del dvd, oppure con il concerto del TARANTULA RUBRA ENSEMBLE che, per l'occasione, offrirà l'opportunità a qualche ospite o ex ospite di Rebibbia di esibirsi con noi, con la concreta possibilità di lavorare e di reinserirsi nel mondo del lavoro.

Un saluto a tutti e libertà!!

Anna Nacci - Tarantula Rubra
www.tarantularubra.it
cell. 368.509697
 

Pynazoriia

ascolta/scarica  la demo

 

ON-LINE la demo del gruppo siciliano
A chitarra du vinu

 

KALUKAPU

ascolta/scarica  la demo

 
DIRAMAZIONI - tra luoghi, musica e sapori - Roma, sede dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, via dei Prefetti
46 (Zona Montecitorio)

Promossa dalle Edizioni Squilibri con l'ANCI, l'UPI e Res Tipica, l'iniziativa si propone di evidenziare le segrete corrispondenze tra musiche
di tradizione e cultura materiale al fine di valorizzare l'identità territoriale delle aree geografico-culturali prese in considerazione. Ogni incontro sarà articolato in una presentazione del volume di riferimento, saggio acustico delle musiche corrispondenti e, a seguire, degustazione di prodotti tipici così da porre in risalto la ricchezza e complessità di determinati contesti rurali e contadini all'interno dei quali si sono originate peculiari espressioni culturali, capaci di contrassegnare fortemente l'identità del territorio nelle sue diverse declinazioni.

Programma

Nel paese dei cupa cupa
Lunedì 7 maggio, ore 18, presentazione del volume con cd allegato Nel paese dei cupa cupa. Suoni e immagini della tradizione lucana di Nicola
Scaldaferri e Stefano Vaja con Serena Facci (Università di Pavia). A seguire, intervento musicale a cura di Nicola Scaldaferri, con la partecipazione di zampognari lucani

L'Infedele
Venerdì 11 maggio, ore 18, presentazione del volume con cd allegato Il poeta e il cantastorie. Otello Profazio canta Ignazio Buttitta con Giancarlo
Governi e Leoncarlo Settimelli. A seguire, intervento musicale di Otello Profazio

Pizziche e rimorsi
Lunedì 14 maggio, ore 18, presentazione della terza ed. del volume con due cd allegati Musiche tradizionali del Salento. Le registrazioni di Diego
Carpitella ed Ernesto de Martino (1959,1960) a cura di Maurizio Agamennone, con Francesco Faeta (Università di Messina). Intervento musicale a cura dei Malicanti.

Tra due mari
Venerdì 18 maggio, presentazione della seconda ed. del volume con 2 cd allegati Musica arbereshe in Calabria. Le registrazioni di Diego Carpitella
ed Ernesto de Martino (1954), a cura di Antonello Ricci e Roberta Tucci, con Luigi Maria Lombardi Satriani (Università "La Sapienza" di Roma) e Giovanna Marini.

Nel vecchio contado
Venerdì 25 maggio, presentazione del volume Musiche tradizionali del Molise. Le registrazioni di Diego Carpitella e A. Mario Cirese (1954), a cura di Maurizio Agamennone e Vincenzo Lombardi, con Alberto Mario Cirese e Alberto Sobrero (Università "La Sapienza" di Roma). A seguire, intervento musicale con esecutori tradizionali molisani

 
 
Zampogne in Aspromonte

Se c’è uno strumento musicale profondamente legato alla montagna questo è la zampogna. In particolare alle valli dell’Appennino. Un bel saggio dedicato a questo strumento l’ha scritto Chiara Cravero con “Zampogne in Aspromonte” (pp. 174, 18 euro), un libro + cd musicale.edito daSquilibri (tel. 06/ 44340148). Con il sottotitolo “Parentele di suoni in una comunità di musicisti”, il volume raccoglie i risultati di una ricerca sul campo svolta in Aspromonte, nelle aree calabresi note come "grecanica" e dei campi di Sant'Agata, alla scoperta di un mondo culturale incentrato sulle musiche per zampogne che, presso le comunità locali, svolgono un ruolo importante per la salvaguardia della propria identità.

Estesa ai musicisti e costruttori di Cardeto, San Sperato, Cataforìo, San Salvatore, Mosòrrofa, Gambarie, Gallina, Melito Porto Salvo, Bova. Bova Marina, Gallicianò, Roghudi, Condofuri e Staiti, la ricerca ha consentito di comprendere un complesso sistema di filiazioni stilistiche per cui ogni suonatore, basandosi su "modelli-madre", tende a personalizzare l'eredità della tradizione per variazioni minime, spesso impercettibili all'ascolto.

Con 68 foto in b/n, numerose tabelle comparative, gli spartiti, lo spettrogramma dei suoni e il disegno in sezione della zampogna per ciascuno dei 33 brani contenuti nell'allegato cd, il volume propone una lettura in chiave genealogica dei legami con cui un gruppo di suonatori si riconosce in termini di comunità e discendenza, nella convinzione che la musica eseguita con la zampogna possa "viaggiare" nella memoria attraverso "filiazioni di cultura musicale".

Alessandro Rosa, La Stampa - 11 Aprile 2007

 
I canti della Passione

Il 5 aprile 2007: Giovanna Marini, Salvatore Villani e il Corso di Modi del Canto Contadino di Testaccio di Roma a Vico del Gargano (Foggia), in occasione della presentazione del  CD - Puglia -Tradizioni musicali nel Gargano-Vol. 5 - Vico del Gargano. I canti della Passione, a cura di Salvatore Villani, Udine, Nota 395, 2007, libretto pp. 32, tracks 28 - durata 1.13.59, Euro 15.

L'ultimo lavoro pubblicato dal Centro Studi di Tradizioni Popolari del Gargano e della Capitanata, in collaborazione con la casa discografica Nota di Udine, verrà presentato presso l'Auditorium del Comune di Vico del Gargano il 5 aprile 2007 alle ore 11:30, con la presenza di Giovanna Marini e Salvatore Villani, in occasione del viaggio di ricerca della Marini e dei suoi allievi del Corso di Modi del Canto Contadino di Testaccio di Roma. Interventi di: Michele di Bari, Giuseppe Maratea, Franco Salcuni, Liana Bertoldi Lenoci, Salvatore Villani e Giovanna Marini.
Il disco comprende documenti originali registrati tra il 1966 e il 2002 a Vico del Gargano, nell'ambito di una ricerca etnomusicale riguardante la permanenza di musiche liturgiche e paraliturgiche di tradizione orale nei riti popolari religiosi. La ricerca ha evidenziato un'ampia presenza di canti monodici e polivocali, in latino e in italiano, eseguiti soprattutto dalla confraternite laicali, e pone Vico in una situazione di particolare interesse, rispetto ad altri paesi del Promontorio, dove certe realtà 'sonore' si stanno estinguendo, o si presentano alquanto rarefatte.
Le Voci delle Confraternite di Vico del Gargano. Le celebrazioni connesse alle domeniche di Quaresima ( rito della Via Crucis ) e alla Settimana di Passione, hanno nelle confraternite vichesi un punto di riferimento insostituibile per la sopravivenza dei riti di stampo popolare. In questo contesto il canto assume una funzione preminente di "contorno" sonoro di tutte le manifestazioni, e i confratelli hanno l'obbligo di partecipare al rito con le proprie voci.
Le Confraternite. Più numerose in passato, attualmente a Vico del Gargano operano cinque confraternite, prevalentemente maschili, fondate in periodi differenti: L'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento, la Confraternita dei Cinturati di Sant'Agostino e Santa Monica e la Confraternita della Morte e Orazione, tra il XVI e il XVIII secolo; la Confraternita dei Carmelitani Scalzi, agli inizi del XX secolo; infine la Confraternita di San Pietro, rifondata negli anni Novanta del secolo scorso, ma di più antiche origini, essendo nata con il nome di Congregazione dei Santi Pietro e Paolo alla fine del Settecento. La costituzione di associazioni confraternali a Vico del Gargano è documentabile a partire dal XVI secolo, anche se esistono riferimenti più o meno attendibili della presenza di un pio sodalizio anteriore a tale periodo.

Ulteriori informazioni sul sito: www.folkloregargano.com

 
 
 

Calendario | Corsi, seminari e stage | Libri, cd, demo | archivio audiovideo | la chitarra battente | mostra | annunci | la chiazza  | proposte artistiche  | artigiani & hobbisti  | i portatori della tradizione  |  eventi trascorsi | le feste da non perdere | articoli | Cilento | nonSoloMusica | home | la battente vista da..

 

segnala un evento