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Da: alfonso 
  distribuzione geografica della battente
[11-01-2009]  
chiedo la collaborazione di tutti voi che leggerete queste righe per riuscire a creare una mappa attendibile della distribuzione geografica della chitarra battente sul territorio nazionale dall'800 ad oggi,

quindi vi invito tutti a comunicarmi i luoghi (indicandomi anche le provincie) di vostra conoscenza dove tale strumento è stato in uso oppure lo è tuttora, o qualunque altra informazione mi possa tornare utile allo scopo

anche un solo "avvistamento" può essere prezioso..

grazie



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[16]   
Da: Pasquale Scala 
(Praiano)
  Re: distribuzione geografica della battente
[16-01-2009]  
Nei quadri o stampe di Bartolomeo Pinelli a cavallo tra il 1700- 1800
vengono rappresentate solo mandole o mandoloni a 8 doppie corde.
Nel 1700 era attivo a Roma il liutaio Gaspare Ferrari costruttore
di mandoloni ,se ne trovano molti nei musei o coll. private
I un quadro di R. Carelli del 1829 intitolato "Pescatori ad Amalfi"
rappresenta un gruppo di pescatori ,donne e un monaco che ascoltano
un suonatore di chitarra battente(si vede la profondità della cassa)
e una donna con una tammorra appoggiata al fianco cm. 100 x 130 olio.

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[17]   
Da: alfonso 
  Re: distribuzione geografica della battente
[16-01-2009]  
caro Pasquale grazie della segnalazione, sarebbe pure interessante avere una foto del dipinto

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[18]   
Da: Quirino 
(Roma-Portuense)
  Re: distribuzione geografica della battente
[19-01-2009]  
Non credo che ci sia stato qualche editto contro la chitarra battente, non mi sembra uno strumento particolarmente "indiavolato".
Cmq si, molto ancora vi è da approfondire ma non è facile.

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[19]   
Da: Pier Filippo Melchiorre 
  Re: distribuzione geografica della battente
[26-01-2009]  
Nel lanciare questo nuovo argomento,
riporto lo scambio di idee tra Alfonso e me,
apparse sul topic "basso acustico)

........Alfò mi citi la documentazione in base alla quale affermi che nelle valli bresciane era radicato l'uso della battente a livello popolare.
Pier Filippo

.........caro Pierfi,

la cosa è anche per me una novità, per ora la mia fonte principale è una persona affidabile e competente per lunga pratica quotidiana nel mondo delle tradizioni e della musica popolare e che, oltre a inviarmi un estratto della relazione di un ricercatore (e suonatore) locale, me ne conferma la veridicità in quanto ha collaborato lui stesso alla ricerca purtropppo non ho ancora avuto tempo di occuparmi a fondo della cosa ma i contatti che ho avuto mi hanno convinto a programmare un viaggetto in quel di Brescia, non so quando ma ci andrò, e sono certo che non sarà un viaggio a vuoto se poi sei di quelli che credono che una cosa esiste solo perchè c'è un libro che ne parla, o peggio, che una cosa non esiste perchè non c'è un libro che ne parla, allora è inutile che discutiamo, ma ti faccio troppo sveglio per pensare che tu appartenga a questa categoria
dobbiamo solo pazientare un pò e quando avrò approfondito la cosa sarete i primi a saperlo, a meno che nel frattempo qualcuno non mi preceda, ma a questo punto, conscio della mia totale lacuna dal punto di vista musicale, propongo di creare una "commissione" che si rechi in loco per una indagine, come si dice.. sul territorio!


.......Caro Alfonso,
purtroppo, e sottolineo purtroppo,
in alcuni casi dobbiamo accontentarci
solo delle fonti bibliografiche.
Io sto cercando disperatamente informazioni
sull'uso della battente nelle Marche e in particolare
della zona dell'ascolano a confine con l'Abruzzo
e interessata dalle vie della transumanza e del
bracciantato stagionale (quest'ultimo fenomeno importantissimo per quanto riguarda gli interscambi culturali) ma, fin'ora, ho trovato poche informazioni e una battente malridotta del '700 (giacente presso la pinacoteca di Ascoli Piceno che presto fotograferò e inserirò nel forum).
Ma le informazioni sull'uso colto della battente sono la cosiddetta scoperta dll'acqua calda nel senso che durante l'epoca del suo uso colto
sicuramente in ogni parte d'Italia c'erano liutai che la costruivano e suonatori che la utilizzavano.
Il problema si pone quando si esplora la presenza
di questo stumento a livello popolare che, per il centro sud è ampiamente documentato, mentre per il resto ...il buio.
Mi accontenterei di scovare, per quanto riguarda le Marche, anche di un accenno all'uso popolare dello strumento (per esempio uno stornello come per il Molise) oppure un aneddoto o qualsiasi traccia anche vagamente documentata.
La mia perplessità, rispetto alla presenza della battente nel bresciano derivava appunto dalle considerazioni di cui sopra.
Ma mi fido ciecamente di quello che mi hai comunicato e che modificherebbe l'assunto "battente tipica del sud che si diffonde
grazie alla trasmigrazione interna" a favore di una "appropriazione in aree diverse dal sud dello struento che da colto diventa di suo popolare" con tutto ciò che ne consegue.
Sarebbe quindi interessante appurare, per le valli bresciane, se la battente sia stata "importata" o sia "autoctona.
Ciao
Pier Filippo


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[20]   
Da: Pier Filippo Melchiorre 
  Re: distribuzione geografica della battente
[26-01-2009]  
Nel leggere l'articolo di Gioielli sulla
battente nel Molise, egli cita, oltre a varie
fonti bibliografiche, anche un suonatore che
operava nella zona fino a qualche anno fa: tale Cosmo Gianfrancesco di Macchiagodena(IS).
Ha accertato, di persona, che suonava uno strumento (chiamato fuggianella) che, come egli stesso dichiara, è una piccola chitarra classica con riportate alcune modifiche tipiche della battente del Gargano soprattutto per la eliminazione delle corde basse a favore di corde tutte acute.
Fidandomi (e ci mancherebbe altro) del Gioielli, debbo pensare, visto che non è entrato in merito ad altri elementi tipici della battente ovvero spezzatura piano, ponticello mobile, rosetta, ecc., che forse non ci troviamo in presenza di una battente autoctona o comunque derivante da quella colta e modificata o evoluta a livello popolare.
Ritengo che, a seguito probabilmente di contatti con l'area del Gargano (a confine con il Molise)
il suonatore o altri prima di lui, abbiano trasportato sulla chitarra classica gli elementi più immediati della battente: le corde in metallo dello stesso spessore.
Figuariamoci se a Macchiagodena, se si stuccava una corda in nylon, si trovava un bel negozio di articoli musicali dove acquistare le corde.
La battente Garganica suoanava con corde in metallo e allora il suonatore Cosmo Gianfrancesco ha preso i fili dei freni della bicicletta e ha sostituito le corde mancanti sulla sua chitarrina classica.
Magari, per farla più bella ci avrà messo una rosetta in cartoncino colorato, chissà.
Io, avrei fatto così!!!
Allora, si può parlare di diffusione della battente
nel Molise oppure parliamo di casi isolati legati alle vicende personali del singolo suonatore.
Insomma, nel Molise, come in altre regioni, si è passati da un sapere colto della battente ad un sapere popolare?
Mah.........
Ciao Pier Filippo



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[21]   
Da: Pier Filippo Melchiorre 
(Ascoli Piceno)
  Re: distribuzione geografica della battente
[30-01-2009]  
Ho trovato questa atente ridotta malissimo.
E' probabilmente dell'inizio del '700 di scuola
veneto-lombarda ed è custodita
presso il magazzini della Civica Pinacoteca
di Ascoli Piceno.
Ha la rosetta in metallo, è finemente e riccamente intarsiata.
Presenta delle doghe sottilissime concave sia per il fondo che
per le fasce(l'interno è mantenuto con carta incollata).
Ha un elemento in legno sul fondo che serve, proabilmente,
per la cinta.
Per chi fosse interessato ho molte foto e altre
informazioni e si potrebbe tentare (qui ci vogliono gli esperti)
di stabilirne il periodo.















Pier Filippo

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[22]   
Da: Pier Filippo Melchiorre 
(Ascoli Piceno)
  Re: distribuzione geografica della battente
[30-01-2009]  
Una foto è stata inserita due volte.
Ne mando altre due.










saluti
Pier Filippo

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[23]   
Da: alfonso 
  Re: distribuzione geografica della battente
[30-01-2009]  
bellissima Pierfi !!
ne avevo visto solo qualche brutta foto, potresti mandarmi le foto in alta definizoine ? e sopratutto potresti mandarmi foto particolareggiate delle recchie di ambo i lati ?

e ora venitemi ancora a raccontare che le recchie servivano a piegare le fasce..!!!!

ma al museo come è catalogata ? avranno una scheda con le informazioni..

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[24]   
Da: Pier Filippo Melchiorre 
(Ascoli Piceno)
  Re: distribuzione geografica della battente
[30-01-2009]  
Caro Alfonso, ho tutte le foto
in alta definizione (le ho scattate stamattina).
Ho anche misurato il diapason e la distanza tra i tasti (sono sette!!!).
In Pinacoteca hanno una relazione di un liutaio ascolano (M° Piero Castelli) che
ipotizza che sia di scuola veneto-lombarda e che possa essere dei primi del '700.
Non hanno altre informazioni.
Fra l'altro, Piero, mio compagno di suola, (bravissimo liutaio per violini, ecc.) non ha
specifiche competenze in fatto di chitarre battenti.
Se vuoi ti mando le foto e le informazioni via E-Mail e sarebbe interessante
se qualche maestro liutaio, ci potesse dare lumi.
Pier Filippo

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[25]   
Da: Gianfranco P 
  Re: distribuzione geografica della batte
[30-01-2009]  
Allora,
il senso della decorazione intorno alla rosetta, che si vede ormai staccata, è simile a quello della chitarra battente del museo di Roma.
in questa le arcate sono alternate a segmenti acuti, mentre quella di Roma ha solo archi.
il manico pare rimaneggiato come se fosse stata alla spagnola e poi battentizzata. il manico tozzo assomiglia a quello della chitarra di Mango Longo che si trova a Milano.
il decoro posteriore del manico ( quello che ne rimane) è identico cioè a piccoli intarsi di ( almeno pare) ebano e osso o avorio.
anche quella di Roma presenta le doghe scannellate ( di Ebano). la tastiera è ugualmente a temi geometrici.
sulla tavola di quella di Roma cìè un marcho a fuoco T. T..
sarebbe interessante capire se c'è un marchio o se è possibile vedere frammenti di eventuali cartigli.
purtroppo non è stata trattata bene. ha anche un foro di lato (ha ha).
ipotesi è lo stesso liutaio o qualcuno che ha preso spunto. mah.
Le decorazioni potrebbero essere sempre avorio, madreperla all'epoca non di rado veniva usato l'argento ( è quello il metallo?), presente anche sulla chitarra di Roma.
diciassettesimo secolo è la catalogazione della romana.
peccato sono andato ad Ascoli qualche volta ( a mangiare da 'Middio). mai dire mai
Gianfranco

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[26]   
Da: Pier Filippo Melchiorre 
(Ascoli Piceno)
  Re: distribuzione geografica della battente
[30-01-2009]  
Caro Gianfranco,
purtroppo debbo dirti che 'Middio è morto due anni fa.
Ora il ristorante lo gestisce la moglie.
Ma torniamo alla battente.
Intanto debbo dirti che non visibile al pubblico (come la De Bonis del '58
che è in bacheca) perchè si trova in magazzino.
Forse sarebbe il caso di spolveralra e metterla in mostra così come si trova.
Gli intarsi sono in ebano e avorio
(confermato daPiero Castelli) e la rosetta in argento.
Anche le tesserine del manico e le filettature sono in ebano e avorio.
La paletta si innesta al manico con un incastro a "V"
fissata con un pirolino in legno che è presente sulla paletta.
Internamente, la carta utilizzata per tenere fisse le doghe presenta, su tutta la
superficie, e in posizione del tutto causale, una serie di appunti
( Ho letto la parola colla, pesce, alcuni segni e misure).
sembrerebbe che il liutaio abbia usato della carta
che è stata precedentemente utilizzata per appunti e schizzi.
A proposito, il sistema di incollare con la carta le doghe era diffuso?
Le doghe sembrerebbero di mogano, come pure il manico e la paletta.
Sai dirmi se il passante in legno presente sul fondo, presumo
per la cinta, fosse un elemento tipico dell'epoca ed inoltre come mai
solo sette tasti.
Il diapason dovrebbe essere circa 54 cm. (da piegatura della cassa
a capotasto).
le misure dei tasti sono
(partendo da quello vicino alla cassa)
45 mm., 20, 23, 25, 28, 30, 29.
Non ho notato marchi a fuoco o eventuali cartigli.
Castelli ritiene che sia stata restaurata (forse modificata) nell'800.
Quando vieni ad Ascoli contattami.
saluti
Pier Filippo

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[27]   
Da: Gianfranco P 
  Re: distribuzione geografica della batte
[30-01-2009]  
Caro Pier filippo, sapevo di Middio.
la carta era usata come prassi consolidata e non di rado carta rimediata come dicevi (conti , lettere, ) perchè tanto all'interno nessuno se ne accorge.
lo strumento stesso all'interno può presentare bruciature, per la piegatura a caldo e comunque essere meno perfetto dell'esterno.
non vedo bene il passante di legno, comunque trovabile, se è quello che mi pare di scorgere, sulle tiorbe e gli arciliuti e più.
54 cm di diapason mi sembrano pochi, sembra un manico accorciato, sproporzionato rispetto alla cassa.
comunque se c'è stata l'esigenza di accorciare il manico, dico qualche fesseria: perché si è rotta la paletta all'altezza del primo tasto, o perché il manico si è storto, imbarcato sempre verso il primo tasto, può diventare semplice dare una bella segata. a quel punto devo ricreare l'alloggiamento che accolga la nuova paletta e quindi sono costretto a mangiarmi un altro pezzo di manico. anche perché scollare la tavola, scardinare il manico rotto o comunque da sostituire sarebbe stata un impresa ardua. potrebbe essere una ragione, magari non l'unica
gianfranco

ps la prossima volta che vengo ad Ascoli ci sentiamo
2 ps. una volta c'era un mostra di cose artigianali e c'era uno stand dove vendevano tamburelli ecc. c'entravi anche te?

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[28]   
Da: Pier Filippo Melchiorre 
(Ascoli Piceno)
  Re: distribuzione geografica della battente
[30-01-2009]  
I tamburelli erano venduti da un artigiano non del luogo.
Probabilmente era in occasione di uno spettacolo
d qualche gruppo di pizzica che si porta dietro
anche lo stand di tamburelli
Sai, in Ascoli vale...."nemo profeta in patria".
E' sempre stato così, anche al tempo del Canzoniere Piceno.
Comunque io suono (ho ripreso a suonare dopo 30 anni)
chitarra battente e organetto a due bassi.
A presto
Pier Filippo

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[29]   
Da: Giancarlo 
(Molise)
  Re: distribuzione geografica della battente
[30-01-2009]  
Carissimi Pier Filippo, Alfonso e Gianfranco, anche una persona non esperta non può che restare affascinata dalla visione delle bellisime foto postate!
Se può essere utile alla discusione, mi pare di aver individuato dei "segni" che potrebbero essere delle lettere.
Una, quella di sinistra è proprio una T.
Allego un'ingrandimento con evidenziate le zone in oggetto.
Saluti, Giancarlo.







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[30]   
Da: Giancarlo 
(Molise)
  Re: distribuzione geografica della battente
[30-01-2009]  
A guardare meglio, quello di destra mi pare un semplice fregio.

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