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ROMA TARANTELLA FESTIVAL
[07-03-2010]
Direttore artistico Mimmo Epifani direttore generale Valerio Filippi presentano: Il primo festival a Roma di musica etnica.
con l'amore nei confronti del Comune di Caulonia,roccaforte della tarantella.
PER INFO,SPONSOR,GRUPPI.
335/7423999
romatarantellafestival@gmail.com
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Re: ROMA TARANTELLA FESTIVAL
[23-06-2010]
Anch'io ho sempre sostenuto questa tesi dell'ibrido
(tanto vale allora una normale chitarra acustica con
un campionatore e si otterrebbe una resa migliore).
Qualcuno mi ha voluto dire che però nel Gargano alcune chitarre battenti,
mi sembra quelle costruite da Antonio Rignanese che, dicono, essere
tradizionali di quella zona, hanno la tastiera sovrapposta e quindi
l'ibrido di Loccisano, non sarebbe tanto un ibrido ma tutto sommato
riferita a un modello tradizionale.
Ad ogni buon conto io penso che il vero suono della battente
lo si percepisca in acustico...suonata da sola oppure con i vari
ensamble canonici a secondo della zona (chitarra francese, castagnette, lira, fischiotti, voce).
tutto il resto, anche solo amplificarla è, secondo me, sperimentazione che restiuisce
un suono che non è quello tradizionale (.........è perchè si cambiano l'ensemble).......
.......ho forse scoperto l'acqua calda?
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Re: ROMA TARANTELLA FESTIVAL
[23-06-2010]
caro Tiziano, dal punto di vista dattilografico tra la parola e la virgola non deve esserci lo spazio.
Assodato questo, Loccisano lo avete messo in mezzo voi, solo ora mi rendo conto che il mio esempio rimanda inevitabilmente a Loccisano.
Quindi visto che mi trovo a parlarne ne parlo.
Io parto dal presupposto che un musicista con il proprio strumento ci fa quello che vuole,
ci può fare il flamenco, il pop, il blues, ci può anche andare a caccia di lucertole per quanto mi riguarda
purché sia chiaro nelle proprie dichiarazioni. Secondo il mio modesto punto di vista Loccisano sarebbe coerente se affermasse: "a me della battente in fondo non me ne è mai fregato un c...., fino a 10 anni fa non sapevo neanche che esistesse, poi Bennato me l'ha fatta scoprire e mi ha obbligato a suonarla ed io, che sono sempre stato un amante del flamenco, ho pensato potesse essere una cazzimmata (per i non napoletani: una furbata) sfruttarne il timbro per risultare più originale agli occhi del pubblico.
In questo caso tutto filerebbe perfettamente liscio.
Quindi la mia stima per Loccisano COME CHITARRISTA non è intaccata dal fatto che non condivido artisticamente il suo progetto musicale, perché in qualche modo lo capisco, se si vuole lavorare qualcosa bisogna inventarsi! Diciamo che non lo annovero tra coloro che hanno faticosamente operato per rivalutare la battente e per valorizzarlo come strumento solista, con una sua identità, facendolo evolvere, dal punto di vista espressivo, in perfetta continuità con la tradizione.
Riguardo al fatto che la sua battente abbia la tastiera rialzata ecc. ecc... vabbè questi sono discorsi sui quali reputo inutile soffermarmi e che lascio volentieri al mio caro amico Pierfilippo "battentista talebano" Melchiorre. Io so solo che storicamente i liutai hanno sempre adattato gli strumenti musicali alle esigenze del musicista per cui non ci trovo niente di male.
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Re: ROMA TARANTELLA FESTIVAL
[24-06-2010]
non sarebbe tanto un ibrido ma tutto sommato
riferita a un modello tradizionale.
Quello che scrivi mi sembra un pò una forzatura, se è riferita a un modello tradizionale passi altrimenti.....orrore! (come diceva il caro Tortora). Qui non stiamo parlando di una tastiera leggermente sovrapposta ma, se non alta quanto quella di una classica poco ci manca. Questo escamotage unito al numero dei tasti (di gran lunga maggiore), fa si che la chitarra loccisanesca abbia un diapason maggiore con conseguente aumento della tensione delle corde, ergo può suonare col tocco appoggiato senza ottenere un suono di m....a cosa che capita se lo fai con una battente convenzionale.
d ogni buon conto io penso che il vero suono della battente
lo si percepisca in acustico...suonata da sola oppure con i vari
ensamble canonici a secondo della zona (chitarra francese, castagnette, lira, fischiotti, voce).
tutto il resto, anche solo amplificarla è, secondo me, sperimentazione che restiuisce
un suono che non è quello tradizionale (.........è perchè si cambiano l'ensemble).......
.......ho forse scoperto l'acqua calda?
Come tutti gli strumenti acustici, una volta amplificati (anche col miglior microfono del mondo) il suono viene snaturato ma, questo vale anche per una registrazione, quindi non si dovrebbero nemmeno fare le registrazioni sul campo? Se suonare semplicemente amplificati o con ensemble diversi da quelli da te citati è sperimentazione.....beh hai un concetto davvero "ridotto" di questo termine. Hai scoperto l'acqua che più ti aggrada ma, contento tu......
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