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[23-06-2010, a 21:27]
Re: ROMA TARANTELLA FESTIVAL
caro Tiziano, dal punto di vista dattilografico tra la parola e la virgola non deve esserci lo spazio.
Assodato questo, Loccisano lo avete messo in mezzo voi, solo ora mi rendo conto che il mio esempio rimanda inevitabilmente a Loccisano.
Quindi visto che mi trovo a parlarne ne parlo.
Io parto dal presupposto che un musicista con il proprio strumento ci fa quello che vuole,
ci può fare il flamenco, il pop, il blues, ci può anche andare a caccia di lucertole per quanto mi riguarda
purché sia chiaro nelle proprie dichiarazioni. Secondo il mio modesto punto di vista Loccisano sarebbe coerente se affermasse: "a me della battente in fondo non me ne è mai fregato un c...., fino a 10 anni fa non sapevo neanche che esistesse, poi Bennato me l'ha fatta scoprire e mi ha obbligato a suonarla ed io, che sono sempre stato un amante del flamenco, ho pensato potesse essere una cazzimmata (per i non napoletani: una furbata) sfruttarne il timbro per risultare più originale agli occhi del pubblico.
In questo caso tutto filerebbe perfettamente liscio.
Quindi la mia stima per Loccisano COME CHITARRISTA non è intaccata dal fatto che non condivido artisticamente il suo progetto musicale, perché in qualche modo lo capisco, se si vuole lavorare qualcosa bisogna inventarsi! Diciamo che non lo annovero tra coloro che hanno faticosamente operato per rivalutare la battente e per valorizzarlo come strumento solista, con una sua identità, facendolo evolvere, dal punto di vista espressivo, in perfetta continuità con la tradizione.
Riguardo al fatto che la sua battente abbia la tastiera rialzata ecc. ecc... vabbè questi sono discorsi sui quali reputo inutile soffermarmi e che lascio volentieri al mio caro amico Pierfilippo "battentista talebano" Melchiorre. Io so solo che storicamente i liutai hanno sempre adattato gli strumenti musicali alle esigenze del musicista per cui non ci trovo niente di male.
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