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Da: vincenzo 
(assisi)
  ALTOBASSO - Ricerca
[02-02-2007]  
Vincenzo Cipriani - Liutaio in Assisi

Sono alla disperata ricerca di documentazioni sull'ALTOBASSO.
Trovo solo notizie vaghe e prive di riferimenti attendibili.
E' uno strumento estremamente interessante. Ne ho realizzati tre e sono veramente spettacolari nelle mani di chi sa suonare anche il flauto a tre fori (ad esempio con il M° Goffredo degli Esposti sta avendo un enorme successo). Per la musica popolare è molto importante.....e dire che veniva usato sia in Campania che in Basilicata oltre che nel Veneto.............e gli spagnoli, che lo chiamano "Tambor de curdas", continuano ad affermare che è originario dell'Aragona e risale al XVII sec........ma in Italia abbiamo affreschi (Roma) e sculture (Matera) che risalgono al XV sec. e XVI sec. !!!
Qualcuno può aiutarmi segnalandomi notizie documentate ?
Grazie e a presto
Vincenzo


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[31]   
Da: alfonso 
( )
  Re: ALTOBASSO - Ricerca
[11-12-2012]  
“ho scoperto che anche quegli strumenti che sembravano oggetti come riempitivo all’interno dello spazio della tela potevano essere degli strumenti veri, sono degli strumenti apparentemente inconcepibili, però, realizzati, sono strumenti che funzionano”

Questo è quanto afferma il Maestro Sangineto.

Caro Giancarlo vengo al dunque: lo strumento in questione è in pratica un salterio a corde “accoppiato” ad uno strumento a fiato. Però, come si vede chiaramente nella foto qui sotto, le differenze della parte “a fiato” fra lo strumento del dipinto e quello realizzato dal M° Sangineto sono sostanziali. Lo strumento realizzato, come è evidente dalla presenza del labium, non è altro che un flauto armonico a tre fori “incastrato” nel salterio.

Lo strumento del dipinto, invece, sembra un po’ più complesso, intanto sembra privo di labium e mi lascia quindi supporre che sia uno strumento ad ancia semplice, un clarinetto modulabile tramite i 5 fori, il cui flusso dell’aria non può che seguire la sequenza DCBA. Una sequenza quindi opposta a quella dello strumento realizzato.

Possiamo anche ipotizzare che il labium sia presente ma invisibile perché coperto alla vista dall’ampolla in cui si innesta l’insufflatore D. In questo caso si tratterebbe di un flauto a becco modulabile. Sia nel caso del clarinetto che in quello del flauto a becco sappiamo che ci deve essere un foro d’uscita dell’aria, che potrebbe sia identificarsi con l’ultimo foro (come nel caso della manca nella surdulina) che con la campana A, ma potrebbe anche essere dissimulato nella bocca dell’uccello, o nelle narici, negli occhi..o in un qualunque punto coperto alla vista.

Il problema è con la parte “E” che potrebbe anche essere un bordone.

Ora se fosse verosimile quanto affermato dal M° Sangineto ossia che “..sono degli strumenti apparentemente inconcepibili, però, realizzati, sono strumenti che funzionano..” mi sembra lecito chiedersi: ma allora perché il liutaio ha sentito la necessità di costruirlo diversamente da come appare ? forse perché altrimenti non avrebbe funzionato ?? Ovvio che la realizzazione “speculare” dello strumento non ha nessuna rilevanza e potrebbe essere solo frutto delle esigenze del suonatore

In merito poi all’affermazione che “Il disegno preparatorio del dipinto di Piero di Cosimo, secondo la mia deduzione, potrebbe essere stato realizzato da Leonardo da Vinci” il liutaio non ci dice nulla sulle ricerche che lo hanno portato a formulare questa deduzione, la quale, anche s che risultasse verosimile della qual cosa dubito, non dimostrerebbe affatto che lo strumento in questione sia stato ideato da Leonardo, potendo questi anche averlo riprodotto avendolo visto altrove.

Ti ringrazio per i link, che conoscevo bene, non penserai che mi sia imbattuto in qualcosa del genere senza aver fatto le mie doverose ricerche.. anche se mi hanno portato a realizzare lo strumento solo nella parte “salterio” , proprio perché volevo prima chiarirmi le idee sulla parte “aerea”,

e se lo vuoi vedere ed ascoltare eccolo qua, suonato dal Maestro Castagna con il quale ho fatto un piacevole baratto ..strumentale

http://www.facebook.com/alfonso.toscano.12?sk=wall#!/photo.php?v= 4457028677631

ovviamente con la solita avvertenza: se il link non funziona copincollarlo nella barra di google togliendo gli spazi eventualmente formatisi








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[32]   
Da: giancarlo 
(molise)
  Re: ALTOBASSO - Ricerca
[11-12-2012]  
Ciao Alfò!
In attesa di avere più tempo per formulare una risposta adeguata alle acutissime osservazioni che hai fatto, ti dico che hai perfettamente ragione in tutto quello che dici.
In particolare è vero che:
-le differenze nella parte a fiato sono sostanziali.
-lo strumento del dipinto era quasi sicuramente ad ancia.
Secondo il mio modesto parere, la "ciambella" dove è innestato l'insufflatore è collegato alla cassa, all'interno della quale il flusso d'aria è convogliato (con la presenza di una cameratura interna tipo flauto) alla zona "Becco d'anatra", dove ci dovrebbe essere l'ancia, ed all'innesto del bordone, dove ce ne dovrebbe essere un'altra.
Non mi pare sia molto complicata da realizzare (la parte a fiato).
...Chiaramente immaginavo che tu conoscessi tutto quello che ho postato, ma dovevo farlo per permettere che altri ne venissero a conoscenza e che la discussione possa andare avanti. :-)
E' sempre un piacere sentirti!
Giancarlo.




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[33]   
Da: Goffredo Degli Esposti 
  Re: ALTOBASSO - Ricerca
[17-12-2012]  
Salve tutti,

invitato da Alfonso, vorrei dirvi che nell'opera di Piero di Cosimo "la liberazione di Andromeda", pur non essendo a me chiaro il meccanismo di produzione del suono (certo non sembra un flauto e l'altra parte non sembra uno strumento a percussione) è interessante che questo strumento sia accoppiato con una specie di colascione, lasciando così intendere un'ispirarsi all'ambiente musicale napoletano, dove il buttafuoco era ricordato insieme al colascione, in alcuni componimenti poetici del Cinquecento.
Per il resto non so dirvi altro.



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[34]   
Da: Giancarlo  
(molise)
  Re: ALTOBASSO - Ricerca
[18-12-2012]  
Ringrazio Goffredo per il contributo.
Io credo che il flusso dell'aria potrebbe essere A-B-C-D-E-F-G, tenendo in debito conto che "l'ampolla" potrebbe essere un "manicotto" che avvolge "la canna" melodica F-G.
Il bordone è invece contraddistinto dalla lettera I, con l'aria che gli arriva dal condotto interno D-H-I.
L'altra parte di condotto interno alla cassa è C-D-H.
Molto più semplice da fare che da descrivere.
La canna melodica così disposta, si suona a mò di tastiera... in levarre (alzando il dito per ottenere la nota voluta).
Non credo sia uno strumento di fantasia, visto l'abbondanza di particolari "funzionali" come il gancio ad U che tiene la canna fissata alla cassa di risonanza.
Per quanto riguarda la probabile origine "leonardesca" bisogna dire che "il dipinto si trova registrato dal 1589 nella Tribuna, con attribuzione a Piero di Cosimo su disegno di Leonardo, un'ipotesi oggi scartata dalla critica, pur rilevando influssi leonardeschi nella stesura pittorica".
La critica (dopo quattro secoli e mezzo) scarta quanto riportato a pochi decenni dalla morte di Leonardo... hai visto mai si sbagliasse?!


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[35]   
Da: Giancarlo  
(molise)
  Re: ALTOBASSO - Ricerca
[18-12-2012]  
allego la foto con le indicazioni dei percorsi al post precedente:
{{img:1355868511}}

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[36]   
Da: Giancarlo  
(molise)
  Re: ALTOBASSO - Ricerca
[18-12-2012]  
allego la foto con le indicazioni dei percorsi al post precedente:







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[37]   
Da: alfonso 
( )
  Re: ALTOBASSO - Ricerca
[19-12-2012]  
caro Goffredo grazie per il tuo interventi, è interessante quello che ci fai notare, e ora che Giancarlo ha probabilmente azzeccato l'ipotesi che ne pensi di questo strumento ?

carissimo Giancarlo ora ti riconosco !!!
..avevo capito che la volta precedente non avevi avuto tempo per dedicarti alla questione..,

la tua ipotesi ABCFEFG mi sembra suggestiva e plausibilissima nello stesso tempo, ti faccio i miei complimenti per l'arguzia
prendendo per buona la tua ipotesi l'unica cosa che mi lascia titubante è la ragione per cui il costruttore abbia sentito la necessità di creare quella specie di manicotto, in effetti gli sarebbe bastato prolungare l'insufflatore fino alla cassa, posso solo pensare che in questo modo abbia voluto nascondere la "via" d'aria, ma a che scopo ? e poi perchè dargli quella forma che appare così priva di funzionalità e significato ? sono sicuro che ti verrà in mente una soluzione anche per questo mio dubbio..


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[38]   
Da: giancarlo 
(molise)
  Re: ALTOBASSO - Ricerca
[19-12-2012]  
Grazie Alfò! ...Troppo buono!
...Nessuna perplessità neanche per creare "il manicotto", perchè la sua funzione è quella di creare una piccola riserva d'aria per dare continuità al suono, come accade negli strumenti a sacco.
Un pò come la funzione della "zucchetta" di alcuni strumenti (tipo punji) .
Quasi sicuramente quella del dipinto ("manicotto") era in pelle, come il "collo" dell'anatra.
In ogni caso erano sicuramente dello stesso materiale e questo si capisce benissimo dal colore che hanno nel dipinto, chiaramente diverso dal legno del resto dello strumento.
Prolungare l'insufflatore fino alla cassa non avrebbe ottenuto l'effetto sacca, avendo invece un insufflatore rigidamente infisso nella cassa stessa (sai quanto è scomodo e quanto è pericoloso per i denti-gengive!)
Dunque l'effetto "ammortizzatore", possibilità di "orientare" l'insufflatore stesso e continuità del suono sono i vantaggi che quella piccola sacca può dare.



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[39]   
Da: Diego Escolano 
(Aragón)
  Re: ALTOBASSO - Ricerca
[22-08-2013]  
My name is Diego Escolano, from Zaragoza (Aragón/Spain). I'm a musician specialized in traditional and early music.
I play the traditional tabor pipes from Aragón with the stringed drum (we call it "salterio"), similar to your "buttafuoco" or "altobasso". I'm very interested in all the information about your instruments because I'm working over the historical repertoire; specially in the Napolitan area due all this common history we share during the Crown of Aragon. I know that there's a modern edition of the Lorenzo Baldano's "Libro Per Scriver L’Intavolatura per Sonare sopra le Sordelline", containing some music scores and information about the buttafuoco, but I can't find this book in any online book shop or a copy in any digital library. Any ideas?
We have a lot of information from iconographic and documentary sources, from the XV century in our area. When I saw the "buttafuoco" design from the Carlo da Sole, it remembers me a fresco painting from the XVII century (same as Da Sole) at the monastery of La Concepción' dome, in Epila (Zaragoza) depicting two angels playing tabor pipes; one with tabor and other with stringed drum ("salterio"). The image is not so clear, but you can infer that the stringed drum is very similar in shape to the Carlo da Sol’s ones, and wider than our contemporary salterios.
I have a facebook page about my regular classes, courses and stages; recently (at the beginning of the summer) we have organized the first edition of a “trobada de chiflo y salterio” (meeting of players) with stages, concerts, luthier exhibition, forum… This year has been the first one and quite small, but it is growing up!
You can meet us at:
https://www.facebook.com/AulaDeChifloYSalterioZgz?ref=hl







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[40]   
Da: VINCENZO PALMISCIANO 
(Napoli)
  Re: ALTOBASSO - Ricerca
[28-01-2017]  
Hi Diego Escolano, you can buy the book you are looking for from L.EDITRICE SAVONA, mobile phone:00393334189360

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