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Torna all'elenco argomenti | Mercoledi 11 Dicembre 2024

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Da: Qurino 
(Roma - Portuense)
  Il colascione o calascione
[11-02-2009]  
Recentemente ne sono stati fatti piccoli accenni, anche da me, nel topic "basso acustico".
Mi sto incuriosendo a questo strumento, per ora solo in via di conoscenza teorica.
Chi sa ne parli il più possibile che io ne so ancora molto poco e credo però che le informazioni possano essere utili, anche perchè ritengo che debba essere usato di più nella musica di riproposta.



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[31]   
Da: Qurino 
(Roma - Portuense)
  Re: Il colascione o calascione
[08-06-2009]  
Mi riferisco in generale ai prezzi.
sarebbe l'ideale che per il calascione ci fosse un agamma di rpezzi tipo come oramai c'è per la battente (magari anche jekkabbili).
Adoro il calascione, a 600 euro me lo potrei permettere a rate.

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[32]   
Da: Michele 
(Palermo)
  Re: Il colascione o calascione
[08-06-2009]  
Saluto tutta la chiazza.
Ecco qualche domanda:
- Mi sono sempre chiesto come si possa fissare il manico al corpo in maniera solida...
- Come si congiungono le fasce in modo da dare una struttura robusta?


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[33]   
Da:  
  Re: Il colascione o calascione
[08-06-2009]  
il manico si incolla alla zocchetta e nel caso del calascione
anche le estremità delle doghe si incollano su un incasso
che si fa sul manico.
i sistemi di fissaggio della zocchetta al manico sono diversi: incastri a coda di rondine,
fiecche, perni, viti il tutto previa incollaggio tra le parti.
Io ho usato il sistema di incollaggio senza incastro e con perni in legno.
Le doghe si incollano tra loro di costa previa sagomatura inclinata della costa stessa per assimilare la curvatura e garza o carta interna incollata di rinforzo tra le doghe.
io ho usato questo sistema ma penso che ogni costruttore abbia il suo.
ciao
Pier Filippo

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[34]   
Da: Michele 
(Palermo)
  Re: Il colascione o calascione
[08-06-2009]  
E la zocchetta non deve essere comunque sagomata per combaciare con la parte finale interna della cassa? come si fa ad avere questa precisione? c'è un trucco?

E le fasce non dovrebbero essere lateralmente ad angolazione ridotta per combaciare le une con le altre?

Spero di essere stato charo.
Grazie mille per la risposta! sono domande che mi sono sempre chiesto queste!

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[35]   
Da: Michele 
(Palermo)
  Re: Il colascione o calascione
[08-06-2009]  
Pardon alla seconda domanda avevi risposto, ho riletto attentamente:-)

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[36]   
Da:  
  Re: Il colascione o calascione
[08-06-2009]  
si la zocchetta va sagomata in base alla curvatura perpendicolale e trasversale cresecente verso l'interno della cassa.
Ci vuole occhio, raspa e pazienza.
un pò come per la costruzione dei manici e della lira calabrese
ciao
Pier Filippo


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[37]   
Da: Michele 
(Palermo)
  Re: Il colascione o calascione
[08-06-2009]  
Ma non è più semplice attaccare temporaneamente della carta vetrata grossa nella "femmina", ovvero nella parte che fa da stampo per la zocchetta e così, dopo una prima approssimazione datale, rifinirlo in modo che combaci così perfettamente? strofinando le due parti? sbaglio qualcosa?

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[38]   
Da:  
  Re: Il colascione o calascione
[08-06-2009]  
per realizzare il guscio io ho usato una forma.
si potrebbe tagliare il pezzo di forma corrispondente alle due zocchette
(quella del manico e quella di fondo) ma ho preferito realizzarle a parte
tieni presente che con la carta vetrata si rifinisce.
per certe forme, ripeto, mANICI, ZOCCHETTE A DOPPIA CURVATURA, CAVIGLIERI, LIRA, ECC.
....RASPA E OLIO DI GOMITO.
LA CARTA VETRATA SI USA PER RIFINIRE.
CIAO
pIER FILIPPO

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[39]   
Da: Michele 
(Palermo)
  Re: Il colascione o calascione
[09-06-2009]  
Grazie per le informazioni te ne sono grato!

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[40]   
Da: Pasquale Scala 
(PRAIANO)
  Re: Il colascione o calascione
[10-06-2009]  
UN Pò DI CHIAREZZA ,
X PIER FILIPPO, TI RINGRAZIO PER AVER DEFINITO GIOIELLI I MIEI STRUMENTI
CHIEDO CHE LEGNO HAI USATO PER IL CALASCIONE E QUANTO TEMPO PER LA
COSTRUZIONE.
CREDO CHE UNO STRUMENTO CON CASSA A DOGHE NON SI FA IN UNA SETTIMANA
ANCHE SE TRADIZIONALE E POPOLARE,IL COSTO DEL MATERIALE ECC...
NON SIA FATTIBILE PER FARLO PAGARE COME SUGGERISCE QUIRINO
DA NOI SI DICE CHE IL RISPARMIO NON E MAI QUADAGNO
MIA MADRE DICEVA LA ROBA BUONA XLA POVERA GENTE.
QUANTI STRUMENTI PAGATI POCO PASSANO NEL MIO LABORATORIO.......
COMUNQUE MI AVETE MESSO LA PULCE NELL'ORECCHIO PROVERO' A FARE
UN CALASCIONE POPOLARE .
UNA SOLUZIONE CI SAREBBE ,FARLI FARE IN CINA.
CARI SALUTI A TUTTI
PASQUALE
P.S. X PIER FILIPPO
MA L'ORIGINALE ERA COSI' GROSSO?

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[41]   
Da:  
  Re: Il colascione o calascione
[10-06-2009]  
caro maestro Scala,
sono onorato dal fatto che lei sia interessato
al mio calascione.
Procediamo per ordine:
Ho realizzato una forma partendo dallo
sviluppo della mezzeria della TA e riportando poi
le centine trasversali.
Ho ricreato il guscio con doghe di cartone e ho riempito il tutto
con schiuma di poliuretano.
Ho iniziato a realizzare le doghe una per una (ne sono 11) ma
non riuscivo a trovare un fuso standard da ripetere per cui ho
fatto un pò a occhio fino all'ultima (quella centrale) che è venuta un pò piatta, per cui il guscio è venuto lievemente più bombato rispetto all'originale.
Anche il manico l'ho fatto più esile perchè, rispetto
all'originale di caramanico che viene usato come una chitarra con 4 corde)
ne ho montate 3 in budello.
I legni:
manico mogano
guscio ciliegio
TA abete
tastiera noce nazionale
Per realizzarlo, lavorando nei ritagli di tempo circa 1 mese.
Chiaramente il legno non mi è costato nulla in quanto
l'ho reperito qua e là in giro tra i vari falegnami amici miei.
Ritengo quindi che, se togliamo tutte le rifiniture (intagli, madreperla, ebano, ecc.)
e utilizzando legni non pregiati (non pregiati non significa non stagionati ma magari
evitando acero, ebano, palissandro a favore di legni locali quali noce, fico, ciliegio ecc.)
evitando un cavigliere troppo elaborato e intagliato, insomma facendo uno strumento
spartano, con la sua esperienza e maestria potrebbe sicuramente produrre un eccellente
strumento a costi più contenuti
Sarebbe una sorta di investimento pubblicitario (non che lei ne abbia bisogno) a favore
di chi vorrebbe avere questo struemento ma non è in grado di spendere cifre che sicuramente valgono
il prodotto che lei realizza ma, che non tutti possono permettersi.
la saluto e la ringrazio ancora per l'attenzione nei miei confronti
Pier Filippo


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[42]   
Da: Pasquale Scala 
(PRAIANO)
  Re: Il colascione o calascione
[10-06-2009]  
PER LE MIE CHITARRE BATTENTI IO USO PER LA CASSA SOLO NOCE-CILIEGIO- ACERO
NON O MAI USATO PALISSANDRO O ALTRI LEGNI NON FILOLOGICI NE MOGANO PER I MANICI
IN QUESTO PERIODO SONO IN COSTRUZIONE 2 BATTENTI CILENTANE UNA IN CILIEGIO
E UNA IN NOCE, E UNA TIPO 700 IN NOCE E ACERO MAREZZATO,IL NOCE E BELLISSIMO
RECUPERATO DA UN LETTO FATTO DA MIO PADRE CIRCA 80 ANNI FA'
IL CILIEGIO VIENE DALLA ZONA DEL VALPOLICELLA DOVE AL POSTO DELL'UVA C'ERANO
TANTI CILIEGI MI E STATO REGALATO DA UN MIO CARISSIMO AMICO ORGANARO, CIRCA
30 ANNI DI STAGIONATURA.
IL MOGANO NON E' FILOLOGICO SPECIALMENTE PER STRUMENTI TRADIZIONALI O POPOLARI
E STATO USATO SOLO PER LE CHITARRE CLASSICHE INSIEME AL CEDRO O CEDRELLA
ODOROSA CHE NASCE NEL CENTRO AMERICA.
I LEGNI PREGIATI SONO STATI USATI PER LE CHITARRE BAROCCHE -LIUTI ECC...
ANCHE X I CALASCIONI USO MOLTO NOCE O ACERO X LA CASSA.
APPENA FINITE LE CASSE POSTERO' LE FOTO

PASQUALE

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[43]   
Da:  
  Re: Il colascione o calascione
[20-06-2009]  
qualcuno sa dirmi come si realizzano i tasti in budello
(mi rivolgo ai suonatori/costruttori di liuto, barocca, calascione, ecc.).
vorrei sapere il procedimento, lo spessore del budello
e come si realizza la legatura.
grazie
Pier Filippo

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[44]   
Da: Alfonso 
  Re: Il colascione o calascione
[21-06-2009]  
caro Pierfi, leggi pure qui dal post n.20 in poi

http://www.alfonsotoscano.it/forum/subject.asp?Page=2&S_id=145&H_ID=36&pageid=2&show=1

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[45]   
Da: Gianfranco P 
  Re: Il colascione o calascione
[21-06-2009]  
personalmente uso i legacci in budello per i liuti e la chitarra spagnola. li vendono in bustine come le corde per chitarra e sono di vari spessori (0,70 - 0,80 ecc.) lo spessore che si sceglie dipende dalla distanza che si vuole ricavare rispetto la corda tesa. la sperimentazione è d'obbligo: ogni dito può essere diverso, il tasto vicino al capotasto è diverso da quello al decimo.
Il budello a Roma si trova in via Savoia presso il negozio "la Stanza della Musica".
provo a spiegare una cosa che a farla vedere è molto più semplice.
si fa un piccolo nodo ad un'estremità del legaccio. il nodo non deve essere serrato.
si sistema il legaccio intorno al manico.
si fa passare l'estremità libera del legaccio all'interno del nodo.
si tiene l'estremità libera del nodo ferma mentre si tira l'estremità che era già passata all'interno del nodo
l'effetto è che il nodo si serra e chiude il legaccio.
se il manico è più stretto verso la paletta conviene fare il nodo qualche centimetro prima di dove si vuole posizionale il tasto e trascinare il tasto verso la porzione del manico più larga. il tasto sarà molto più stabile.
sono stato abbastanza confuso?
Gianfranco
ps. Pierfilippo, non mi sono dimenticato. non riesco a contattare Carlo

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