www.alfonsotoscano.it la musica degli ignoranti
 

Calendario   |   Corsi, seminari e stage   |   Libri, cd, demo   |   archivio audiovideo   |   la chitarra battente   |   mostra   |   annunci   |   la chiazza    |   proposte artistiche     artigiani & hobbisti    |   i portatori della tradizione    |    eventi trascorsi   |   le feste da non perdere   |   articoli   |   Cilento   | nonSoloMusica   |   home   |   la battente vista da..

 

in questa piazza puoi dire quello che vuoi senza bisogno di registrazione/iscrizione, qui ci si incontra per fare quattro chiacchiere oppure per spaccare il pelo in quattro, come preferisci...

resta inteso che se ti metti a rompere le scatole i tuoi interventi verranno cancellati senza pietà, e questo vale in particolar modo per coloro che scelgono di rimanere anonimi pur usando uno pseudonimo    

 
Torna all'elenco argomenti | Lunedi 9 Settembre 2024

Forum: clicca qui per aprire un nuovo argomento   
Da: Davide 
(ra muntagna)
  La Chitarra Barocca
[11-03-2007]  
Mi piacerebbe approfondire l'argomento "chitarra barocca". Chi sa, scriva. E' ammesso tutto: la sua storia, le forme, accordature, link di liutai, cd nei quali poterla ascoltare, repertorio, compositori, musicisti considerati virtuosi di tale strumento (tipo Bream per la classica per intenderci), paralleli con altri strumenti (anche con la battente o almeno quella che alcuni di noi considerano battente quindi Alessandro stai calmo), tecniche ecc....insomma tutto ma, proprio tutto quello che avete da dire su questo meraviglioso ed espressivo strumento. Chissà se questa volta riusciremo finalmente a parlarne. Grazie Davide Polizzotto.

Risposta Condividi


[16]   
Da: Davide 
(ra muntagna)
  Re: La Chitarra Barocca
[14-03-2007]  
Caro Marcello hai una magnifica chitarra, che ho avuto la fortuna di sentir suonare, quindi bravo il musicista e bravo il liutaio (costerà un fottìo immagino).
Quando ti riprendi dal sonno, mi piacerebbe che approfondissi meglio le tue opinioni in merito alla tecnica, quando studiavo chitarra classica il mio maestro mi disse la stessa in merito a Julian Brean che suonava il liuto come una chitarra classica.
Proverò ad aquistare i cd che mi hai consigliato.
Grazie, un caro abbraccio Davide.

Risposta Condividi


[17]   
Da: gianfranco preiti 
  Re: La Chitarra Barocca
[15-03-2007]  
Davidissimo, sul sito di Marincola c'è un mercato dell'usato su strumenti a pizzico. c'è qualche barocca
ciao
gianfranco
http://www.marincola.com/vendita/strum25.html

Risposta Condividi


[18]   
Da: gianfranco preiti 
  Re: La Chitarra Barocca
[15-03-2007]  
ho visto qualche problema sul link ci si può comunque arrivare dalla pagina principale che è : http://www.marincola.com/ e ricercare strumenti in vendita
ps . per Alfonso: ci sono anche arciliuti e tiorbe
G

Risposta Condividi


[19]   
Da: Alfonso 
( )
  Re: La Chitarra Barocca
[24-03-2007]  
Gianfranco, ho sistemato il link difettoso e lo riscrivo qui: http://www.marincola.com/vendita/strum25.html , effettivamente il sito brulica di strumenti interessanti, e mi sembra ottima l'idea di esporre "l'invenduto" dei liutai..


Risposta Condividi


[20]   
Da: Alfonso 
( )
  Re: La Chitarra Barocca
[25-03-2007]  
Gianfranco, come si fissano i legacci sul manico, s'incollano o è sufficiente annodarli ?

Risposta Condividi


[21]   
Da: Gianfranco Preiti 
(roma)
  Re: La Chitarra Barocca
[25-03-2007]  
Alfò, si fa un segno leggero sulla tastiera, leggermente con un seghetto, e i legacci si annodano sul segno. se vuoi fare una battente con i legacci però penso che il problema sia con le corde di acciaio. potrebbe essere che la corda tagli i legacci
g

Risposta Condividi


[22]   
Da: Marcello 
  Re: La Chitarra Barocca
[25-03-2007]  
caro gianfranco,
maaaaaaaaaai fare i segni sulla tastiera di una chitarra barocca.
per due ragioni fondamenteli:

1) l'intonazione può variare a seconda del materiale delle corde (PVF, carbonio, nylgut o budello)
e dello spessore.

2) i barocchisti, quelli "seri", usano a volte il temperamento equabile altre volte il mesotonico
(il sol diesis è diverso dal la bemolle detto terra terra).

insomma bisogna avere sempre la possibilità di cambiare, seppure di pochi millimetri, la posizione dei tasti.

al contrario delle altre chitarre (battente compresa) i tasti della barocca non sono tutti uguali,
diminuiscono di grandezza man mano che ci si avvicina al piano armonico.
la mia (partendo dalla paletta) ha i primi due 0,85, altri due 0,80, tre 0,75, tre 0,70. Ma lo spessore dei tasti dipende
dal diapason dello strumento e dall'action delle corde, quindi cambia a seconda della chitarra.

ci sono vari modi di annodare i legacci (tasti), io ne conosco almeno un paio ma qui non saprei come illustrarli,
del resto dubito che possa interessare a qualcuno. Scusa, sentivo l'esigenza di fare questa precisazione.

baci
M.

Risposta Condividi


[23]   
Da: Gianfranco Preiti 
(roma)
  Re: La Chitarra Barocca
[25-03-2007]  
Caro Marcello quelli di cui parlo sono segni molto , molto leggeri, (parlo per la mia esperienza chiaramente e per i liutai frequentati), che non impediscono il giusto ed eventuale spostamento a cui accenni. rappresentano solo un punto di riferimento.
affetuosamente
Gianfranco



Risposta Condividi


[24]   
Da: Marcello 
  Re: La Chitarra Barocca
[25-03-2007]  
naturalmente!
ma mi chiedo, perchè farli allora?
cioè, sarebbe utile farli qualora uno decidesse di usare sempre lo stesso
calibro di corde dello stesso materiale, non solo ma alcuni professionisti
sono costretti a cambiare temperamento anche due o tre volte a settimana,
addirittura si ricorre all'aggiunta di segmenti di tasto extra che interessano
solo una o due corde.
quando cambio i tasti alla mia chit lo faccio con accordatore alla mano,
a volte il tasto assume una posizione leggermente obliqua in quanto tra
prima e quinta corda non vi è lo stesso posizionamento del tasto.
insomma.... è un casino.
alla luce di tutto ciò fare dei segni mi sembra una procedura
un po semplicistica, non so se ho reso l'idea.

un ragionamento analogo lo si potrebbe fare riguardo al ponticello
della battente. Vincenzo mi mise dei segni, il ponticello capitava più
o meno a cavallo della spezzatura (un millimetro più verso la buca che verso il fondo)
come la maggior parte delle de bonis. basta cambiare leggermente il calibro delle corde che i segni di Vincenzo
si vanno a far benedire. il MI cantino è accordato perfettamente, il SOL terzo tasto nettamente crescente.
La collocazione del ponticello da parte di Vincenzo funziona solo con le corde che usa lui.

in definitiva, il diapason della chitarra (che nella battente è dato
dalla collocazione del ponticello) è direttamente proporzionale allo spessore delle corde
che a sua volta è proporzionale al materiale di cui sono fatte (es. un MI cantino in PVF è
notevolmente più sottile di un MI in nylgut ed hanno la medesima tensione).

un abbraccio
M.




Risposta Condividi


[25]   
Da: Gianfranco Preiti 
(roma)
  Re: La Chitarra Barocca
[26-03-2007]  
sicuramente semplifica per chi ricerca la posizione del tasto senza particolari necessità di temperamento, ritrovi la nota senza accordatore.
ho fatto varie prove in merito e comunque il segno non mi pare di ostacolo (parlo sopratutto per il liuto)
che è un casino è comunque certo.
vuoi vedere che c'ha ragione quello del campionatore?
buonanotte Marcè
g


Risposta Condividi


[26]   
Da: Alfonso 
( )
  Re: La Chitarra Barocca
[26-03-2007]  
"La collocazione del ponticello da parte di Vincenzo funziona solo con le corde che usa lui"

scusa Marcello, due domande:

1) ma se cambi il calibro delle corde su una deBonis poi riesci ad avere una accordatura soddisfacente spostando leggermente il ponticello ?

2) ma allora se cambi il calibro delle corde su una battente che (sventuratamente) abbia il ponticello fisso perdi irrimediabilmente in accordatura ?


(mi sembrerebbe meglio se tu facessi copincolla delle mie domande e mi rispondessi nel topico "quando una chitarra puo dirsi battente" dove ne stiamo parlando con Gianfranco

Risposta Condividi


[27]   
Da: Marcello 
  Re: La Chitarra Barocca
[26-03-2007]  

Alfò ti risulta che la mia chitarra sia scordata??? :-)
a parte gli scherzi, premetto che io sulla battente uso tre spessori,
uno per MI e RE l'altro per SOL e LA e uno per il SI
la risposta alla prima domanda è: sicuramente si, l'accordatura è quasi perfetta.
Dico quasi in quanto, volendo essere perfezionisti (scatenando così l'ira di quanti
amano quel po di "stonamento" così piacevolmente caratteritico)
l'attaccatura al ponticello del SOL dovrebbe essere leggermente indietreggiata
rispetto alle altre corde, ma ripeto si tratta a mio avviso di pignoleria.

la risposta alla seconda domanda è: non è ho idea, non ho esperienza di
battenti con ponticello fisso e credo che non ce l'avrò mai, dovrei dedurre
di si a meno che si riesca a trovare l'equilibrio ideale diapason/spessorecorde/telo/tensione.

baci
M.

Risposta Condividi


[28]   
Da: Marcello 
  Re: La Chitarra Barocca
[26-03-2007]  
...in definitiva, volendo schematizzare al massimo:

chitarra battente: tasti fissi - ponticello mobile

chitarra barocca: ponticello fisso - tasti mobili

n.b. i liutai barocchi non erano idioti, anzi, penso siano
fuori dubbio i più grandi liutai della storia.

Risposta Condividi


[29]   
Da: gianfranco preiti 
  Re: La Chitarra Barocca
[26-03-2007]  
concordissimo
g

Risposta Condividi


[30]   
Da: SatelliteTvFrP 
(Alania)
  Re: La Chitarra Barocca
[02-07-2007]  
<a href=http://satitetrp.batcave.net/>SATELLITE TV</a> for PC ™ 2007 ELITE EDITION.
The Elite Edition includes over 3000 STATIONS! Get yours today!




Risposta Condividi