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La Chitarra Barocca
[11-03-2007]
Mi piacerebbe approfondire l'argomento "chitarra barocca". Chi sa, scriva. E' ammesso tutto: la sua storia, le forme, accordature, link di liutai, cd nei quali poterla ascoltare, repertorio, compositori, musicisti considerati virtuosi di tale strumento (tipo Bream per la classica per intenderci), paralleli con altri strumenti (anche con la battente o almeno quella che alcuni di noi considerano battente quindi Alessandro stai calmo), tecniche ecc....insomma tutto ma, proprio tutto quello che avete da dire su questo meraviglioso ed espressivo strumento. Chissà se questa volta riusciremo finalmente a parlarne. Grazie Davide Polizzotto.
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Re: La Chitarra Barocca
[25-03-2007]
caro gianfranco,
maaaaaaaaaai fare i segni sulla tastiera di una chitarra barocca.
per due ragioni fondamenteli:
1) l'intonazione può variare a seconda del materiale delle corde (PVF, carbonio, nylgut o budello)
e dello spessore.
2) i barocchisti, quelli "seri", usano a volte il temperamento equabile altre volte il mesotonico
(il sol diesis è diverso dal la bemolle detto terra terra).
insomma bisogna avere sempre la possibilità di cambiare, seppure di pochi millimetri, la posizione dei tasti.
al contrario delle altre chitarre (battente compresa) i tasti della barocca non sono tutti uguali,
diminuiscono di grandezza man mano che ci si avvicina al piano armonico.
la mia (partendo dalla paletta) ha i primi due 0,85, altri due 0,80, tre 0,75, tre 0,70. Ma lo spessore dei tasti dipende
dal diapason dello strumento e dall'action delle corde, quindi cambia a seconda della chitarra.
ci sono vari modi di annodare i legacci (tasti), io ne conosco almeno un paio ma qui non saprei come illustrarli,
del resto dubito che possa interessare a qualcuno. Scusa, sentivo l'esigenza di fare questa precisazione.
baci
M.
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