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Da: alfonso 
  l'arrivo dei mietitori nelle paludi Pont
[16-10-2010]  
la faccenda diventa interessante.., avevo inserito la foto del dipinto "l'arrivo dei mietitori nelle paludi Pontine" nel topic "iconografia della zampogna (2)" per la presenza nel quadro di una zampogna, evidentemente laziale e comunque interessante,

ma ora cominciamo a scoprire che questo bel dipinto è stato ripreso da altri artisti che hanno riprodotto (almeno, per ora..) una copia sia modificando più o meno qualcosa che estrapolando particolari interessanti

siccome ho il sentore che la faccenda non finisca qui ho pensato di aprire questo nuovo topic e trasferire qui la discussione relativa alle copie del dipinto ed alle diversità riscontrate..

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[16]   
Da: Pier Filippo Melchiorre 
(Ascoli Piceno)
  Re: l'arrivo dei mietitori nelle paludi Pont
[26-06-2012]  
...io mi soffermerei sul particolare della zampogna...se avete notato la zampogna è tenuta non appesa con un laccio a tracolla come le calabresi e le lucane ma con un maniglia sulla manca dove il polso viene infilato....mi sembra che questo modo di "imbracare" la zampogna sia tipicamente molisano.....non sò se anche in Ciociaria usano così......amici esperti di zampogne siete invitati ad approfondire e autorizzati a bachettarmi se ho detto qualche frescaccia.....stabilire il tipo di zampogna forse potrebbe dare qualche elemento in più sull'autore e sulla zona di appartenenza del gruppo di mietitori....è comunque da tener presente che pur essendo un quadro stile "vedutista" non è detto che la rappresentazione sia di una scena reale....i vedutisti rappresentavano la realtà (erano i fotografi del XVIII° sec.).......se il quadro è databile 1850/60 non è certo opera di un pittore vedutista per cui potrebbe contenere elementi di fantasia rappresentati dall'autore.

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[17]   
Da: zammarelli 
  Re: l'arrivo dei mietitori nelle paludi Pont
[26-06-2012]  
il modo di portare la zampogna con un laccio è tipico anche del Lazio, ma si usa anche a Colliano (Sa), tuttavia quello che ci indica essere una zampogna del Lazio è che essa è zoppa e questo tipo sarà della Valle dell'Aniene, anche se la zampogna zoppa c'era anche in Molise.

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[18]   
Da: giancarlo petti 
(molise)
  Re: l'arrivo dei mietitori nelle paludi Pont
[26-06-2012]  
Un saluto particolare agli amici Pierfilippo e Gianluca.
Il ritrovarli insieme a "commentar zampogne" è un'occasione troppo bella che m'impone d'intervenire, cercando di dare un altro piccolo contributo.
Voglio ricordare che al post n. 22 del 31 maggio 2011, ho specificato che il dipinto in questione (il primo della serie) è del 1831 (nella sua versione definitiva) e l'autore è Louis Léopold Robert che viaggiò in Italia tra il 1828 e il 1830, e nelle Paludi Pontine nel giugno 1829, tempo di mietitura, anche se c'era stato anche precedentemente.
Non credo che il tenere la zampogna con il "braccialetto" fosse esclusivamente molisano e a confortare tale tesi invio un altro dipinto di Luis Léopold Robert, dove lo zampognaro imbraccia lo stesso tipo di zampogna, sempre con il "bracciale", davanti ad un'edicola della madonna.
Il ciaramellista che fa coppia con lui, sembra invece suonare una ciaramella proprio alla molisana. con otto dita impegnate a coprire gli otto fori anteriori.
...A voi altre riflessioni.
Altra considerazione a proposito dell'autore: è stato un grandissimo pittore ed incisore, che ha ritratto tanti altri suonatori di strumenti popolari.
Quello che mi ha colpito molto nelle sue opere è la presenza della tamorra, sempre nelle mani di una donna, a conferma di un' antica esclusività femminile di tale strumento.
...Ultima notizia, non di poco conto: Robert si suicidò davanti cavalletto o il 20 marzo 1835,il 10 ° anniversario del suicidio di suo fratello al quale era legato in maniera molto forte.
Saluti!
...PS: un saluto ed un benvenuto a Marco, con l'invito a postare tutte le immagini che può, ricordando però che il post giusto non è questo (nato per parlare di quell'esclusivo dipinto) ma quello dedicato all' "iconografia della zampogna (2) ".




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[19]   
Da: giancarlo petti 
(molise)
  Re: l'arrivo dei mietitori nelle paludi Pont
[26-06-2012]  
...Ed ho dimenticato di allegare la foto correlata a quanto detto precedentemente: eccola:







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[20]   
Da: marco 
(spigno saturnia (prov. di Latina))
  Re: l'arrivo dei mietitori nelle paludi Pont
[27-06-2012]  
dove si trova questo dipinto con il particolare che hai inserito? sai mi interesserebbe molto per le ricerche che sto attuando in questo periodo

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[21]   
Da: giancarlo 
(molise)
  Re: l'arrivo dei mietitori nelle paludi Pont
[29-06-2012]  
Si trova in Svizzera a Vevey, al Museo delle Belle Arti.
Il dipinto è del 1829, quindi precede di due anni la vrsione definitiva, presentata nel 1831 dell'altro... "l'arrivo dei mietitori nelle paludi pontine".
Per cui ritengo il suonatore qui immortalato, e visto a Roma (ma proveniente sicuramente da fuori) abbia influenzato tantissimo lo zampognaro di destra "dei mietitori".
La zampogna è la stessa e la maniera d'imbracciarla pure.
Che ne pensate?
C'è poi un particolare nella posizione delle mani, molto interessante... vediamo se anche voi la notate.
Saluti.
Ps: se mi vuoi arruolare per le tue ricerche... guadagnerai almeno 30 anni di tempo! :-)
...scherzo!
Un saluto.


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[22]   
Da:  
  Re: l'arrivo dei mietitori nelle paludi Pont
[29-06-2012]  
L'apertura del primo foro con gli altri tre chiusi?

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[23]   
Da: giancarlo  
(molise)
  Re: l'arrivo dei mietitori nelle paludi Pont
[30-06-2012]  
Si, sicuramente, insieme al pollice della mano dietro il bordone basso!
...Posizione tipica dei "moderni" bordoni con il foro posteriore!
...E se avessimo scoperta l'acqua calda, con queste "modifiche" al bordone?
...Boh! ...Resterà un mistero, credo!
Saluti!

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[24]   
Da:  
  Re: l'arrivo dei mietitori nelle paludi Pont
[30-06-2012]  
La posizione delle dita con i tre fori chiusi ed il più alto aperto serve più che altro a reggere meglio lo strumento, non per fare note particolari, basta accordare la nota di quel foro tenendo gli altri chiusi. è una cosa che ho visto fare da molti suonatori, così come la posizione del pollice dietro il bordone maggiore utilizzata da molti suonatori tradizionali ed anche in altri tipi di zampogne. Anche perché un ipotetico foro in quella posizione, essendo questa una zampogna "zoppa" risulterebbe troppo in alto.
Saluti.
marco

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[25]   
Da: giancarlo  
(molise)
  Re: l'arrivo dei mietitori nelle paludi Pont
[30-06-2012]  
Beh..sì!
...In effetti il buco sul bordone, normalmente si chiude con il pollice sinistro, anche perchè la mano sinistra si trova più in basso (con la manca più grande della ritta).
...Quindi la posizione del pollice sarà "di attesa", cioè quando non si suona.
Mi sembra un pò scomoda, quella presa, durante l'esecuzione.
Saluti.

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[26]   
Da: marco 
(spigno saturnia (prov. di Latina))
  Re: l'arrivo dei mietitori nelle paludi Pont
[02-07-2012]  
come si chiama il dipinto

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