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LE REGOLE SOCIALI
[19-05-2008]
non tutti sanno che anche nella musica popolare che era ed è ancora eseguita in un vasto pubblico ed è sentita come rito e necessità sociale, esistevano delle "regole sociali" a volte tacite altre volte manifestate dal mastro di festa, faccio alcuni esempi:
a Montemarano il pulcinella regola la sfilata di carnevale
nel reggitano il mastro di ballo regola la danza
da parte mia porto queste regole tradizionali:
mai cantare dietro le spalle di uno zampognaro (potresti bucargli l'otre con un coltello.
lasciare sempre finire di cantare l'altro
al sud anteporre sempre "zì" al nome di un anziano
cari saluti
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Re: LE REGOLE SOCIALI
[23-08-2011]
Reduce da un Torrepaduli più pietoso degli altri anni, non posso che
appoggiare quello che dice Antonio. Sti milanesi assatanati si sono messi a
fare il ballo del qua qua proprio nel bel mezzo dell'unica ronda di scherma,
non vi dico con che nostro imbarazzo: il buon Davide Monaco, capo della
"Compagnia di Scherma Salentina", Flavio Olivares, schermidore storico, e gli
altri pochi schermidori del Basso Salento che ancora resistono e credono in
Santu Roccu hanno dovuto usare tutta la loro pazienza per far sì che i turisti
maleducati smettessero di fare i pagliacci e potessimo farci almeno un paio di
giri di bacchetta come Dio comanda. E poi: ma i salentini dov'erano? Tolti gli
zingari di Taurisano, mezza ronda era formata da noi della provincia di
Taranto, che con i nostri difetti non facciamo certo parte più di tanto della
tradizione antica e bella della scherma a Santu Roccu, tradizione che prevedeva
(almeno fino a tutti gli anni Novanta) la presenza di più ronde di schermidori
del Basso Salento, rigorosamente distinte in ronde di scherma zingara e ronde
di scherma leccese. Comunque, Antò, spero di averti fatto vivere Santu Roccu
come si deve, con le zagareddhe attaccate alla battente e il rituale saluto a
Santu Roccu.
Vostro Damiano
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Re: LE REGOLE SOCIALI
[13-12-2011]
Ciao a tutti, un abbraccio alla chiazza, volevo chiedervi una cosa.
Tanto è vero che le banalità non le guarda mai nessuno, che dopo 25 anni mi sono accordo che mio nonno, 83enne di Zinga, ai piedi della sila, mi ha sempre dato del voi, e lo fa anche con l'altro nipote (Siamo tre Francesco Benevento) ma con le mie sorelle no. Avete riscontrato mai qualcosa di simile nelle vostre esperienze con gli anziani di paese? Da noi si usa tamburello a destra dell'organettista, sempre,e non si sgarra, ed ogni persona che suona,canta oppur ancora che nella vita ha svolto lavori di specifici come muratore, elettricista piuttosto che fregiaro (Fabbro) viene chiamato sempre Mastro da tutti.
Un saluto a tutti
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