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Il costo degli strumenti popolari
[30-10-2007]
In un recente incontro al Circolo Gianni Bosio, uno dei presenti alla domanda: "Lei cosa fa?".
Ha risposto (più o meno):
"Io costruisco chitarre battenti per i giovani, ossia, strumenti popolari accessibili a tutti, secondo lo spirito che animava i "vecchi" costruttori". "Potrei anche fare chitarre impreziosite da avori, madreperla, ecc... ma non ne comprendo l'utilità e la coerenza con lo spirito della musica di tradizione"
Sullo stesso piano filosofico si pone l'amico molisano Gianfranco, che addirittura regala i suoi flauti di canna ed anche un altro "liutaio", Giuseppe Salamone, che produce e vende zampogne, totarelle, tamburelli, ecc... a prezzi decisamente "popolari".
Ritengo questo modo di rapportarsi alla tradizione estremamente corretto e coerente, soprattutto nell'ottica di quello che è uno dei principi sui quali si basa la tradizione orale: il suo perpetuarsi.
D'altra parte rilevo, sempre più spesso, la presenza di "costruttori" che propongono i loro articoli a prezzi assolutamente esorbitanti: tamburelli "normali" a 120/180 Euro; ance di plastica a 30/40 €; ecc...
Il mestiere che faccio mi porta a dire che se c'è gente che acquista a quei prezzi è bene che ci sia gente che offre strumenti a quei prezzi.
Ma quegli strumenti, mi chiedo, a cosa servono veramente?
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Re: Il costo degli strumenti popolari
[04-08-2011]
Ti ringrazio per la risposta Alfonso,
cmq si ho letto questo e altri topic, e il mio dubbio è proprio sulla questione della qualità, nel senso che se racimolo i soldi per una De Bonis ho poi realmente una chitarra battente performante, duratura che non dovrò mai più cambiare ? Ho ascoltato varie sonorità di varie chitarre battenti ma come suona la De Bonis devo dire che non ne ho trovate, un giorno mi disse Loccisano parlandogli su facebook : " E' strano ma l'anima della chitarra battente sembra risiedere in queste chitarre" , non credo che volesse dire che oltre le De Bonis ci sia il vuoto , o che fanno tutte schifo le altre, ma forse che conviene più spendere quei benedetti mille euro per la qualità massima e per la cura e precisione nei minimi dettagli e nei materiali di qualità da cui scaturisce poi quel suono inconfondibile.
Oppure, d'altro canto , si dovrebbe fare un altro discorso : battente è una De Bonis è battente è pure un'altra alla fine a che ti servono le meccaniche Schaller , l' avorio e la madreperla se su una chitarra battente suonata da uno normale che non sia un Cataldo Perri o un Marcello Vitale alla fine ci suoni quei pochi accordi di una Rodianella ? Questo è il mio dilemma.
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Re: Il costo degli strumenti popolari
[04-08-2011]
caro Antonio,
non per contraddire Loccisano ma in ogni chitarra battente io ci vedo un'anima, anima che mi pare più evidente quanto più lo strumento si allontana dalla liuteria "d'autore", l'ideale sarebbe che ognuno cercasse e trovasse la sua anima "gemella" che, ti assicuro, si può trovare anche in una chitarra da quattro soldi "trasformata" a battente, come è dimostrato in questo piccolo filmato http://www.youtube.com/user/MusicaDeglignoranti#p/u/21/BhaP7c_6IoY
diciamo che per farla breve (così evito di dire cazzate.. ) io distinguerei: chi si sente musicista scelga pure uno strumento da concerto, chi si sente suonatore ne può fare anche a meno..
....................
ps: che io preferisca "farla breve" non vuol dire che dobbiate seguire il mio esempio, anzi, vi esorto ad essere il più esaustivi che sia possibile, il forum nasce per questo
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