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Da: Tiziano 
(Roma)
  Ballarella
[17-03-2007]  
VORREI AVERE INFORMAZIONI SULLA BALLARELLA, LESUE ORIGINI, L'AREA, LE CARATTERISTICHE MUSICALI E LA DANZA. GRAZIE

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Pagina 1

[1]   
Da: Pino Pontuali  
  Re: Ballarella
[19-03-2007]  
Ho paura di dire delle corbellerie, ma credo che la ballarella sia una danza di transizione territoriale, cioè di passaggio tra il saltarello e la tarantella.
Infatti mentre per una fascia molto ampia (Marche, Umbria meridionale, Lazio centro nord, Abbruzzo) il saltarello è (o era) la danza più diffusa e per tutto il sud (Campania, Basilicata, Puglia, Calabbria e Sicilia) è la tarantella che la fa da padrona,
c'è una fascia molto ristretta (Molise, prov. di Frosinone e prov. di Latina) dove il ballo predominante è la ballarella (chiamata a volte dagli stessi indigeni Saltarello).
Ma proprio perché è un ballo di transizione, non ha caratteristiche uguali in tutti i luoghi.
E', partendo dal nord della fascia, un saltarello che si modifica e, man mano che si scende verso sud, avvicinandosi sempre più alla tarantella.
Le sue origini credo si possano collocare con le origini delle transumanze (credo si trattra di una danza di contaminazione) ed il ballo è molto diverso da paese a paese.
Dal punto di vista melodico, partendo dal nord della fascia, il ritmo, dallo sfrenato e ossessivo saltarello, rallenta con l'aumentare della distanza territoriale dal saltarello. Raggiunge la lentezza massima nella ballarella ciociara per poi confondersi, scendendo nella Campania nei ritmi della tammorriata. Anche la danza, da ballo di coppia del saltarello, diventa ballo di gruppo nella ciociaria, pur conservando il carattere di ballo di corteggiamento.
Un esempio musicale di una ballarella ciociara suonata da me (con velocità quasi doppia rispetto al brano adatto alla danza) lo puoi trovare su questo sito alla prima sezione dei video credo nella seconda metà dell'undicesimo filmato (2° raduno degli stornellatori a Mazzano).
Ciao
Pino

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[2]   
Da:  
  Re: Ballarella
[19-03-2007]  
Ciò che afferma Maestro Pino (a cui vanno i miei auguri di buon onomastico, anche se San Giuseppe da noi è quell'antipatico che passa la "chianozza" dove non dovrebbe...) è esatto, secondo il ricercatore Pino Gala, che qui:
http://www.taranta.it/ballarella.html
afferma che la ballarella fa da cerniera tra saltarella, tarantella e spallata, ma poichè non si può ricopiare per i diritti d'autore, posso solo linkare. C'è anche una bella bibliografia! Ciao!
Ronna Paulina

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[3]   
Da: Pino Pontuali  
  Re: Ballarella
[19-03-2007]  
Grazie Ronna.
Ma cos'è la "chianozza"? E dov'è che non dovrebbe passare?

La prima volta che ho visto ballare una ballarella dagli indigeni in modo spontaneo, alla fine di una giornata di "spannocchiatura del granturco" è stato alla fine dell'estate del 1981 in una piccola frazione della Ciociaria: Civita di San Nicola, vicino l'Abbazia di Trisulti (tra Collepardo e Veroli). Il brano che è sul video a cui ho fatto riferimento nel mio post precedente, viene proprio da lì.

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[4]   
Da: RonnaPaulina 
(Emilia/Campania)
  Re: Ballarella
[19-03-2007]  
Chianozza=pialla (essendo un falegname); quando, prima che scoppiasse la moda del silicone, non tutte le donzellette potevano ahiloro vantare una quinta o almeno quarta naturale di reggiseno, la mamma (o qualche altra persona salace) poteva domandare a una fanciulla dal busto esile: "Ma che, san giuseppe t'ha passato 'a chianozza?"
Invece la ballarella a quattro l'ho vista ballare anni fa al Festival Nazionale de l'Unità a Reggio E., da un gruppo spontaneo di ciociari e belle ciociarone (ben messe, risparmiate dal tuo santo) , che con canti, balli e fisarmonica hanno ravvivato un luogo dove ahimè di solito di spontaneo succede poco...
Ciao!

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[5]   
Da: Tiziano 
(Roma)
  Re: Ballarella
[21-03-2007]  
Grazie delle preziose informazioni. Ho ascoltato con interesse la ballarella suonata da Pino sul video, ed è bellissima con delle sonorita molto gradevoli e cosa più vicina alla tarantella che al saltarello con dei cambi di tonalità.Provero a rifarla con il mio organetto!

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[6]   
Da: Pino Pontuali  
  Re: Ballarella
[21-03-2007]  
Ciao Tiziano,
il brano sul filmato è da me eseguito con un organetto in SOL-DO standard. Invece tradizionalmente veniva suonata con un organetto ad otto bassi accordato alla sorana (da Sora - FR), ovvero con le ance del quinto tasto della fila interna rigirate come nel due bassi e con gli accordi della mano sinistra ridotti a quattro accordo maggiori (Sol, Do e Fa sia in apertura sia in chiusura di mantice ed il Re solo in apertura di mantice); insomma un doppio quattro bassi. Questo tipo di strumento permetteva sonorità incredibilmente belle, oltre ad un approccio più virtuosistico nell'esecuzione (uso frequente di abbellimenti). Le registrazioni da me fatte oltre venticinque anni fa, in quella ristretta zona della Ciociaria, sono tutte eseguite con quei particolari organetti. Al momento attuale sto restaurando quelle tracce e poi penso di renderle disponibili sul web.

Pino

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[7]   
Da: samnispentrorum 
(Molise)
  Re: Ballarella
[18-07-2007]  
Suggerisco anche di vedere un sunto a cura di G. M. Gala a questo indirizzo:

http://www.taranta.it/ballarella.html

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[8]   
Da: Giuseppe Chiapponi 
(Vivaro Romano)
  Re: Ballarella
[18-07-2007]  
Caro Amico
In merito alla tua domanda sulla Ballarella mi sento di suggeriti il seguente sito:
www.comune.casalvieri.fr.it/menu/linguaggi/musica.htm
vi potrai leggere una brevissima definizione della Ballarella, che combacia in linea di massima con
quanto già scritto dagli altri, molto più esperti di me. Potrai inoltre ascoltare due brani di Ballarella.
Saluti a te e a tutti gli altri.
Giuseppe

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[9]   
Da: G.Michele Montanaro 
(S. Potito Sannitico)
  Re: Ballarella
[04-11-2007]  

Mi chiamo G. Michele Montanaro e sono originario dell'area del Matese Campano.
La campania del Matese stando alla mia umile ricerca personale presenta influenze del molise e del basso lazio (..e nulla toglie che non sia anche viceversa).
Il modulo ritmico melodico che viene utilizzato nella danza, unico conosciuto e sopravvissuto in tale area geografica, è la ballarella.
quindi parlando di campania facciamo attenzione perchè tutta l'area del matese campano (CE e BN)
appartiene musicalmente alla cultura della ballarella.
A dare credito a tale affermazione c'è che dal risultato delle mie ricerche in ogni comune c'è o si ricorda la ballarella, non la tammurriata o la tarantella.
Cristallizzata in differenti gruppi folcloristici e in diversi portavoci locali, è sopravvissuta in buona parte dei comuni di tale area.
La diffusione, a mio giudizio, di tale modulo ritmico melodico è DIRETTAMENTE legata al lavoro ormai quasi estinto dei CARBONAI. Sono loro che hanno diffuso tale danza e tala musica di comunità in comunità ...e perchè no.. di regione in regione visto che appartiene alla cultura di 4 regioni differenti che confinano a cavallo degli appennini(campania molise lazio e abruzzo).
Ogni comunità della mia area di origine ha una ballarella tipica del posto(ovviamente dove si è conservata) ma conosce anche ballarelle di paesi confinanti o ballarelle "craunare".
Condivido a pieno la similitudine con la spallata ma anche con la meno nota zumparella.
un saluto G. Michele Montanaro

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[10]   
Da: Valerio 
(Casertano in Perugia City)
  Re: Ballarella
[07-11-2007]  
Se non sbagliomo' ci dovrebbe essere pure un festivala Piedimonte Matese sulla ballarella

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