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Fischietti terracotta:chi se li ricorda?
[08-04-2008]
(Spero che non se ne sia già parlato, a me sembra di no...)
Ricordate quegli strumenti popolari a fiato, che non sono ocarine, nè flauti di canna, nè sischi di corteccia di castagno, ma proprio solo degli umili fischietti di terracotta, che simulano le varie voci degli uccelli? In alcune regioni del Nord Italia si chiamano “cuchi” o “cucchi” , perciò il proverbio: “T’è vec cm’al cuch! = Sei vecchio come il cucco!”.
Anticamente, la loro funzione non era solo quella d’ingannare e richiamare gli uccelli o imitarne il cinguettio a titolo ludico, ma era anche magica e apotropaica, perchè soffiarvi dentro rappresentava “aiutare, richiamare” il soffio della vita e rendere grazia al suo spirito; si credeva che allontanassero gli spiriti malvagi, quindi erano tenuti ed adoperati a scopo scaramantico; i contadini li usavano contro i predatori di coltivazioni; venivano donati ai bambini come giocattoli, o all’innamorata come pegno d’amore, ma poichè spesso sono variamente decorati, oggi vengono considerati anche espressione artistica, tanto che ne è sorto persino un museo. All’inizio, infatti, sti "siscarielli" rappresentavano quasi solo uccelli e galli; in seguito, gli esemplari hanno cominciato a contenere acqua, che donava loro un suono più dolce e gorgogliante, mentre il suono “a secco” è più acuto; poi è chiaro che variazioni di suono si ottengono cambiando le ampiezze della cassa, inclinazione del beccuccio, creta o altri materiali di costruzione...Oggi rappresentano tanti altri animali e pure cristiani, madonne e santi, contadini, pastori, soldati e carabinieri, ...
Di “fischietti popolari decorati” se ne trovano all’estero, ma anche in Italia, in Veneto (dove gli esemplari più grossi si chiamano “arcicuchi”), Emilia, Toscana, Lazio, Umbria, Abruzzi, Campania, Basilicata, Puglia.
Come si chiama da voi questo fischietto popolare di terracotta?
Ne avete delle foto?
Conoscete, nella vostra regione, sagre o fiere dove vengono allestiti, accanto ai banchi dei dolciumi, anche quelli dei “cuccari”?
Ricordo bene o no che in Campania sono compagni di quelli che chiamavamo "o siscariello" e si vendeva alle feste (per es. a Piedigrotta) sulle bancarelle, assieme al franfellicco, ai Pulcinella mobili e alla palla a elastico ripiena di segatura da far rimbalzare sul sedere delle signorine ?
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