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Marchi (o timbri) da pane
[30-05-2008]
Alfonso potrà meglio di me spiegare cosa sono i timbri da pane, come sono fatti, la funzione e la collocazione nella società agro-pastorale, io vorrei solo fare un accenno al probabile significato dei motivi ornamentali che li decorano; me ne sono ricordata partecipando al thread degli stuzzicarejji.
Il manico dei marchi per incidere la pasta lievitata era spesso scolpito o ornato. Ho letto che i pastori, quando erano lontani da casa, lasciavano fluire nel legno i loro pensieri, le loro emozioni, che imprimevano in tanti motivi decorativi, mentre gli stessi manufatti, realizzati dai contadini, erano in genere semplicemente funzionali, più disadorni: ma... chi ha raccolto e osservato i marchi da pane, è d’accordo con questa distinzione?
Il valore magico rituale è collegato prima di tutto con la sostanza con cui il timbro viene a contatto, la pasta di pane, derivante dalla spiga, con il lievito che la fa crescere; è comprensibile, quindi, il significato di auspicio di fecondità, crescita, eterno ciclo e mistero di vita-morte-resurrezione, trasformazione. Ciò giustifica anche l’uso non solo pubblico che se ne faceva (timbrare il pane portato a cuocere nel forno pubblico, per poterlo poi riconoscere e distinguere da quello altrui), ma anche privato, in casa; dovendo cuocere le pagnotte nel forno casalingo, ecco che si apportava una variazione al marchio: esso non recava le lettere del capofamiglia, ma incideva nella pasta delle forme decorative, quasi sempre riconducibili alla simbologia solare o comunque astrale: Sole, ma anche circoli, circonferenze tratteggiate o punteggiate, croci solari, stelle...
La simbologia magico-sessuale, che allude a prosperità e abbondanza, nei marchi da pane si serve per lo più dei seguenti elementi iconici e decorativi: seni e ventri femminili, animali fecondi come la gallina, figure umane o animali che evochino forza e potenza virile come particolari fallici o galli, animali che comunicano difesa dell’uomo e del territorio come i cani, ma anche motivi religiosi, come spiega Alfonso per gli stuzzicarejji. Perchè nell'antichità panificare o cuocere ceramiche erano atti sacri. Il forno (delle trasformazioni) era un luogo consacrato.
Quindi, abbiamo detto che i timbri da pane avevano un valore funzionale e uno simbolico, magico-propiziatorio, per lo più legato ai temi della sessualità, della crescita, dell’abbondanza, del prevalere della vita sulla morte, della trasformazione. I marchi da pane avevano però anche un preciso valore sociale, perchè erano utilizzati come dono alla massara, alla fidanzata, o ricordavano in famiglia e fuori chi deteneva, in quella società patriarcale, il potere in casa... Peccato che l’efficientismo abbia poi indotto, man mano, a realizzare dei marchi sempre più disadorni, purchè servissero allo scopo, con grave indifferenza, disinteresse ed oblio dei significati reconditi che vi erano un tempo custoditi, finchè, è ovvio, anche la necessità funzionale cessò.
Però, se qualcuno custodisce ancora qualcuno di questi piccoli strumenti di lavoro tradizionali, legati alla società agropastorale, vera celebrazione di abilità artigianali e popolari, può postarne qui delle foto ed aggiungere delle notizie intorno al loro valore:
a) funzionale;
b) simbolico
c) sociale
Grazie!
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