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Da: RonnaPaulina 
  Testamento Avvelenato versione centrosud
[04-02-2008]  
Ho letto che la ballata epico-lirica “Il testamento dell’Avvelenato” viene ritrovata nel nord Italia dal XVI/XVII secolo, è citata in un repertorio di canti popolari pubblicato nel 1629 a Verona da Camillo detto il Bianchino, fiorentino, e riprodotta poi nell'Egeria del Wolf nel 1892; ed oggi, però, si ritrova anche nell’Italia meridionale.

Io ne conoscevo già la versione emiliana diffusa dalla Piva dal Carner e che potete ascoltare qui:
http://it.encarta.msn.com/media_121634553/Il_testamento_dell%E2%80%99avvelenato.html

(Testo)
Dove t’è sté ier sira, figliol mio Rico
Dove t’è sté ier sira cavaliere gentile?
Sun sté da me sorela, mama la mia mama
Sun sté da me sorela che il mio cuore sta male
Che t’ha dato da cena , figliol mio Rico
Un’anguillina arrosto mama la mia mama
Che perta è sté la tua, figliol mio Rico
La testa e non la coda, mama la mia mama
Dove te l’ha condita, figliol mio Rico
In un piattino d’oro, mama la mia mama
Andèe a ciamer al prete, mama la mia mama
Sin vot mai fèr dal prete, figliol mio Rico
Mi devo confessare, mama la mia mama
M’avete avvelenato e il mio cuore sta male


Perciò vi chiedo: qual è la versione che si canta e ascolta nel Sud Italia? Potete postarne le parole?

La versione brianzola, quella cantata dal coro ANA di Milano, ha il seguente testo, un poco differente da quello emiliano:

Dove si stà ier sira figliol mio caro fiorito e gentil. Son stà dalla mia dama signora mama mio core sta mal. Cosa v'ha la dà de cena figlio mio caro fiorito e gentil Un'inguilletta arrosto signora mama mio core sta mal L'avì mangiada tüta figlio mio caro fiorito e gentil. Non n'ho mangià che mezza signora mama mio core sta mal. La v'ha giüst dà 'l veleno figliol mio caro fiorito e gentil Mandè a ciamà 'l notaro signora mama mio core sta mal. Perchè ciamà 'l notaro figliol mio caro fiorito e gentil. Per fare testamento signora mama mio core sta mal. Cosa lassè a vostra mama figliol mio caro fiorito e gentil. Ghe lasso il mio palasso signora mama mio core sta mal. Cosa lassè ai vostri servi figliol mio caro fiorito e gentil La strada d'andà a messa signora mama mio core sta mal Cosa lassè a vostra dama figliol mio caro fiorito e gentil La forca da impiccarla signora mama mio core sta mal.

Qui c’è un’altra versione lombarda:
http://www.thanatos.it/arte/musica/testi_musicali/musica_tradizionale_frame.htm


Anche nella versione dei Tendachent (Piemonte), “TESTAMENTO DELL'AVVELENATO (trad.) / TOSSI (M. Martinotti)”, il marito, sentendosi morire ed intuendo di essere stato avvelenato dalla moglie, chiama il notaio per fare testamento: a ciascun membro della famiglia dona parte dei propri averi, ma alla moglie lascia solo la corda con la quale verrà impiccata.

Non voglio allargare troppo la ricerca a livello geografico, perciò qui non mi dilungo sulla versione scozzese “Lord Randal” che s’ipotizza derivi da un testo proveniente dalla zona di Castelluccio di Norcia, sui Monti Sibillini, (ne potete trovare parole su Wiki) e neanche sulle versioni americane, dove il marito lascia alla moglie un barile di polvere per farla saltare in aria, ...

...m’interesserebbero le versioni dell’Italia centro-meridionale!!!

Grazie!








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