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Da: Carlo 
(Aversa)
  Il nuovo catasto musicale della tradizione
[11-03-2007]  
Cari vecchi Amici o futuri, Alfonso mi ha segnalato la vostra accanita discussione sulla sua “Chiazza” alla pagina “uso solistico della battente”, prima di formulare la mia modestissima idea a riguardo ho voluto leggere attentamente le vostre opinioni, mi sono accorto, però, che non mi trovavo difronte ad un consueto forum ricco di sapienti e fruttuosi scambi di idee, bensì mi sembrava di essere al centro di una saccente, chiassosa e persino presuntuosa discussione con vistosissime ostilità, accanimenti e “ribeccaggi”, che indubbiamente non hanno prodotto un minimo bagaglio di nozioni culturali. Vi esorto a rivedere le vostre posizioni, anzi permettetemi di dirvi che tutti voi, chi più chi meno, si è lasciato prendere dalla mano. Innanzitutto vorrei scusarmi sempre con voi tutti per queste mie dure affermazioni, in modo particolare con chi non ho il piacere di conoscere ancora, e sono certo che qualcuno dirà in cuor suo: ma chi è ‘sto saputello e santo predicatore che sbuca dal nulla e vuole giudicare?! Ebbene, chi sarà turbato da tale pensiero avrà perfettamente ragione, il mio intervento, però, non è prettamente finalizzato a porre fine a litigi e/o cattiverie, io ho semplicemente approfittato della presenza di voi tutti, sapienti musicisti, perché voglio proporvi una mia interessante e singolare idea. Sono consapevole di trovarmi al cospetto di virtuosi e “mostri” in campo musicale, tutti voi siete in grado d’insegnare agli altri, ma credetemi ancora tutti voi potreste imparare qualcosa dagli altri. Mi raccontò un mio caro amico, Sasà Pelosi, virtuosissimo bassista del grande Peppe Barra che tempo fa imparò una tal cosa da un dilettante musicista e, ancora, mi raccontava mia nonna che un giorno una grande Regina, chiese aiuto ad una misera zingarella. Alla luce di tutto ciò vi chiedo di frenare i vostri rancori e se non riuscirete a farlo vi esorto a sotterrare momentaneamente “l’ascia di guerra” poiché, come vi dicevo, ho bisogno di tutti voi per poter realizzare questo mio progetto, che poi risulterà ugualmente fruttifero per tutti. Mi si è accesa d’improvviso una lampadina nella testa: gradirei creare “Il nuovo catasto musicale della tradizione orale popolare”. Si avete capito bene, vorrei realizzare una sorta di enciclopedia della musica etnica popolare della tradizione orale, che non credo esista attualmente, ho trovato qua e la sparsi su internet e su libri vari frammenti di brani o incompiuti scritti a riguardo, ma niente di definitivo o di concreto; ebbene se ci coalizziamo tutti, se ognuno di noi dona il suo bagaglio culturale musicale sono certo che ne verrà fuori un lavoro egregio, degno di elogio! Cosa intendo fare? Trascrivere tutti i testi dei brani, semmai inserendo anche gli accordi, immettere, inoltre, una demo delle vostre versioni e, perché no, arricchire tutto ciò con foto d’epoca ma anche con vostre foto scattate durante concerti. Mi direte: ma ognuno di noi conoscerà una stessa canzone anche se in una veste diversa, quale di queste verrà presa in considerazione? Vi rispondo: tutte verranno inserite, poiché tutte hanno una propria bellezza, un fascino, un’attrattiva, un virtuosismo musicale. Domanda: ma dove inserire tutto ciò? Su internet logicamente, potremmo iniziare sul sito di Alfonso, che può funzionare da “stato cuscinetto neutrale” ma ciò non toglie che ognuno di voi possa arricchire il suo sito con dette meraviglie. Facciamo così, operiamo in tale modo: ognuno di noi trasmetterà ad Alfonso il suo materiale, il buon piccolo-grande Toscano provvederà a creare pagine web, terrei a ripetervi che tutto quello che vi sembrerà bello ed opportuno potrete inserirlo pari pari o modificato sul vostro sito. Il materiale da trasmettere ad Alfonso sarà il seguente: a) riproduzione dei testi tenendo presente l’opportuna pronuncia e la corretta trascrizione lessica degli stessi, b) una vostra personale versione del brano, c) documentazione fotografica tramite foto d’epoca o immagini di voi stessi in concerto. Pensate, tutto ciò potrà rappresentare un potente motore per farvi conoscere maggiormente e per mettere in evidenza la vostra vasta preparazione artistica. Non ci sarà un capo, non ci sarà nessuno di voi che avrà supremazia sugli altri, solo la musica sarà la vera ed unica padrona! Sono fiducioso di una vostra valida e sapiente collaborazione, io da domani inizierò ad inviare ad Alfonso il mio modesto contributo e sono certo che ognuno di voi farà altrettanto; ragazzi, mi raccomando, dovrà essere una gara a chi invierà più materiale ad Alfonso e non aspettare sviluppi per orientarvi sul da farsi, nessuna futile furberia. Insomma, mettiamocela tutta facciamo vedere chi siamo e cosa siamo in grado di realizzare! Sono consapevole che ci vorrà un po’ di tempo per creare un cospicuo e valido “catasto musicale”, però prima inizieremo e prima lo realizzeremo.
Dimenticavo di dirvi chi sono, per chi non mi conosce ancora: mi chiamo Carlo Muccio ho compiuto 50 anni l’8 marzo scorso, ma mi sento giusto la metà degli anni, lavoro come geometra presso le Ferrovie dello Stato di Napoli e suono la chitarra da circa 40 anni pur non conoscendo bene la musica. Posseggo una smodata passione per la canzone classica napoletana e mi esibisco a matrimoni, comunioni, feste di piazza, circoli culturali e pub dell’interland casertano e napoletano, insomma sono un dilettante! Da un anno ho imparato a suonare la battente grazie anche a molti di voi, difatti prelevo dai vostri siti le demo dei brani musicali che imparo. Il mio sogno è vedere realizzato il progetto che vi ho esposto in precedenza, non voglio accamparmi meriti o benemerenze, la mia è solo una bella idea, voi sarete i validi artisti che ne permetteranno la realizzazione. Grazie infinite, ragazzi!
Il mio indirizzo di posta elettronica è il seguente: carlo.muccio@tiscalinet.it
Ho aperto una nuova pagina sul forum di Alfonso che ho chiamato: Il nuovo catasto musicale della tradizione orale popolare, da questo momento tutti i nostri incontri avverranno li. Credo fermamente in questo progetto musicale, spargete la voce: più saremo e più grandi diventeremo! Auguro un buon lavoro a voi tutti.
Carlo


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