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Stai rispondendo al messaggio di: Betsabea
[14-01-2011, a  15:43]
Re: musica etnica popolare tradizionale
Pino.... "Quello che mi preoccupa è l'interesse delle istituzioni per la musica da noi tanto amata in concomitanza con il disinteresse (a volte generato da gelosie di protagonismo) che sempre più si manifesta tra gli stessi gruppi di folk-revival".
Hai dato voce a quel tarlo che noncapivomancoio che era! io noto da una parte la "stanchezza" dei "vecchi" esecutori, e quindi.. il proliferare di giovani senza arte ne parte, perchè appunto la richiesta da parte delle istituzioni c'è! loro arrivano tardi arraffano e cavalcano l'onda.. e in questo momento i sidaci e i politici pensano tutti che se due lire ci sono in cassa vanno spese in folk-festival per carità! (questa estate la calabria brulicava di PipiePatati folk festival almeno quanto il salento degli ultimi anni..)

Ma tornando al discorso.. una sintesi la si può fare? provo..

In origine la definizione di "musica popolare" potreva tranquillamente coincidere con quella di "musica tradizionale". Ma da quando la musica popolare è uscita al di fuori da certi contesti tradizionali (festività e riti religiosi, occasioni pubbliche e private proprie della comunità) secondo me vi è l’obbligo di fare dei distinguo tra le due.
Oggi la musica di tradizione orale ha perso molte delle sue funzioni e appare ormai condannata all’estinzione dalla scomparsa stessa della cultura contadina e pastorale che la ospitava, soprattutto di quelle che erano le sue regole e i suoi linguaggi. Sopravvive in pochi contesti ed isole sonore.
Mentre la musica popolare è stata destinata a diventare una cosa differente, un fenomeno (artistico, commerciale, promozionale, ecc) che, comunque ispirandosi alla precedente, subisce nuove e continue rielaborazioni e contaminazioni, sia dal punto di vista musicale che funzionale.

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