Stai rispondendo al messaggio di: Antonio
[17-08-2011, a 15:31]
Re: LE REGOLE SOCIALI
Ancora su Torrepaduli:
sono stato quest'anno
con il carissimi amici Damiano e Adriano, schermidori (a proposito:
complimenti!), perchè ci tenevo ad entrare in un contesto rispettando
le regole e non offendendo nessuno...
purtroppo ho dovuto constatare
una maleducazione generale imperante che ha rischiato di mandare a
monte tutto: tralascio di descrivere le orde di indemoniate che col
loro corso da 50 euro si gettavano nelle ronde per farsi guardare e
tutto il corollario che potete immaginare...ma addirittura sono stati
alcuni suonatori di tamburello anziani che non solo non hanno aspettato
che iniziassero i fuochi ma neanche il rientro del santo nel santuario!
si sono beati delle orde di attarantate che li circondavano incuranti
della loro blasfemia...
per non parlare del fatto che la prima ronda di
schermidori formatasi (che era poi la principale) è stata con una
violenza inaudita, ed altrettanta maleducazione, smantellata dalle
solite attarantate seguite da assatanati vecchietti locali e da
sedicenti "amici del salento" con tanto di serigrafia sulla maglietta,
che con strumenti non consoni si sono esibiti in neopizziche dal
dubbissimo gusto (figurarsi se sapevano che nelle ronde si suona solo
in sol maggiore). Per fortuna la cosa è stata risolta in maniera
benevola dagli schermidori che li hanno lasciati sfogare e bonariamente
si sono riappropriati della ronda stessa...
dulcis in fundo è stata
necessaria una piccola spiegazione ad un gruppo di turisti campani che
volevano entrare nella ronda di scherma, perchè, per usare le loro
parole "abbiamo fatto un corso di pizzica e tammorra (se qualcuno mi sa
spiegare che cosa è 'sto corso me lo spieghi) e l'insegnante ci ha
spiegato che questa è una festa di popolo e tutti possiamo
partecipare!"...Posso concludere solo chiedendo scusa a Betsabea e a
Pierfilippo se qualche volta ho cercato di difendere le ragioni
dell'innovazione nella tradizione: certe cose è meglio che rimangano
fuori dai circuiti
del turismo (sopratutto di quello culturale).
Un
saluto a tutti ed un grazie ancora a Damiano (enciclopedia del folklore
della valle d'Itria) e Adriano.
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