www.alfonsotoscano.it la musica degli ignoranti
 

Calendario   |   Corsi, seminari e stage   |   Libri, cd, demo   |   archivio audiovideo   |   la chitarra battente   |   mostra   |   annunci   |   la chiazza    |   proposte artistiche     artigiani & hobbisti    |   i portatori della tradizione    |    eventi trascorsi   |   le feste da non perdere   |   articoli   |   Cilento   | nonSoloMusica   |   home   |   la battente vista da..

 

in questa piazza puoi dire quello che vuoi senza bisogno di registrazione/iscrizione, qui ci si incontra per fare quattro chiacchiere oppure per spaccare il pelo in quattro, come preferisci...

resta inteso che se ti metti a rompere le scatole i tuoi interventi verranno cancellati senza pietŕ, e questo vale in particolar modo per coloro che scelgono di rimanere anonimi pur usando uno pseudonimo    

 
Torna all'elenco argomenti | Messaggi | Domenica 5 Maggio 2024

Nuovo oggetto
Icon:
Titolo:

Descrizione:

Usa gli Smileys Inserisci un'immagine

Nome:
Vengo da:
Email:

Inserisci la parola che leggi qui sopra prima di inviare:
Stai rispondendo al messaggio di: alfonso
[05-04-2011, a  20:00]
Re: LE REGOLE SOCIALI
“Ospitalità e cultura popolare”

L’anno scorso di questi tempi insieme con altri ormai accreditati ospiti a vari livelli nell’ambito delle più importanti manifestazioni a livello nazionale che trattano il tema della cultura popolare, (tra cui Pino Pontuali, Pier Filippo Melchiorre, Gianluca Zammarelli e Giuseppe Dicello) , fummo invitati a Cellino Attanasio (Te) nell’ambito dell’evento “lu giuveddì Sante” per allestire una mostra di strumenti musicali popolari artigianali.

Per quanto ci riguarda, la manifestazione si rivelò un vero fiasco sia dal punto di vista dell’accoglienza sia dal punto di vista dell’organizzazione in quanto fummo relegati nell’antro di un portone, al freddo, senza un minimo di attenzioni da parte degli organizzatori. Unico ristoro un panino con salsiccia consumato tardi e al freddo e in mezzo alla strada e un bicchiere di vino il tutto a prezzi da ristorante.

L’evento ci era stato descritto come una situazione da “bagno di folla”: affluenza 5 visitatori in tutto! Nonostante tutto, anche perché riteniamo che la nostra opera è più che altro culturale e ludica, tentammo di rianimare la penosa situazione con canti e musica con zampogne, organetti, rebbecò, lira calabra, flauti ecc.

Nell’androne che ospitava l’esposizione dei nostri strumenti a un certo punto si allestì una conferenza relegandoci in spazi ancora più angusti di quelli che già ci ospitavano e quindi arrivò il momento dei discorsi (autocelebrativi e di scarso spessore culturale e divulgativo) degli organizzatori e amministratori locali in cui si parlò di tutto, perfino di ravioli.., senza un solo misero cenno alla stoica presenza di noi ospiti, invitati e giunti appositamente, nel più puro spirito di collaborazione, dal Lazio, dalle Marche, dal Cilento e dalla Calabria, ma cosa ancora più grave senza nemmeno un solo cenno ad uno solo degli oggetti che venimmo ad esporre, ognuno unico nel suo genere, dietro ognuno dei quali si celano anni di fatiche, passione, ricerca.
Ce ne andammo stremati e delusi verso mezzanotte, insalutati ospiti.

Si aspettava, come normalmente fanno tutti gli organizzatori, che a evento concluso almeno ci fossero dei ringraziamenti per la partecipazione e soprattutto per la sofferenza inferta, ma nulla di tutto ciò.
Probabilmente i giovani “ricercatori di tradizioni di Cellino Attanasio” non soro arrivati ancora alla fase della ricerca che riguarda le “regole”.

Questo è l’antefatto e quindi qualche giorno fa, ricevuto dagli organizzatori (tramite Facebook) l’invito a ripetere l’esperienza, alcuni di noi (ed io per primo) hanno pensato bene di esternare (con la massima civiltà) il proprio rammarico e la propria delusione per il trattamento subito nella precedente edizione soprattutto per focalizzare l’attenzione dei “giovani ricercatori” sul tema delle “regole”, fiduciosi del fatto che almeno la nostra l’età e la nostra esperienza potessero indurre a una ragionevole ammissione ed a ripristinare un rapporto di collaborazione che non avevamo nessuna intenzione di interrompere.

Ma alle nostre osservazioni sono seguite offese, derisioni, tentativi di discredito, sproloqui, ingiurie e, forse dopo essersi resi conto di avere dato vita ad uno spettacolo spregevole e indecoroso, gli amministratori della pagina di FB sulla quale è avvenuta la discussione hanno ritenuto opportuno CANCELLARE OGNI TRACCIA DELLA MEDESIMA, forse in un tardivo sprazzo di vergogna.

Quindi, successivamente, ho tenuto a ribadire, sempre sulla stessa pagina dove è stata cancellata la discussione, e cioè sulla pagina “lu giuviddì Sande” pubblicata su FB , che la CENSURA è quanto di più odioso, incivile, violento e puerile si possa perpetrare da chiunque, ancor di più da chi ritiene di organizzare eventi a sfondo “culturale”

Ma a questa ulteriore puntualizzazione sono seguite altre offese, derisioni e tentativi di discredito, insomma uno spettacolo assolutamente penoso ma soprattutto che non fa altro che avvalorare la nostra denuncia, poiché era palese che il comportamento di queste persone è quanto di più lontano possa associarsi a quei valori di accoglienza e rispetto per l’ospite che dovrebbero essere parte essenziale di quella “cultura” che si cerca maldestramente di rievocare con l’evento in questione.

Un totale fallimento quindi, nell’organizzazione e nello spirito, di questa manifestazione, ridotta a mera spettacolarizzazione del nulla e perpetrato nella sola prospettiva di consumare risorse economiche altrimenti inutilizzate.

Tutti i tentativi di intervenire successivamente nel forum dell’evento sono risultati vani: i miei interventi sono stati tutti cancellati in tempo reale; probabilmente i “giovani ricercatori” hanno organizzato dei turni di guardia per cancellare repentinamente tutto ciò che non incensa l’evento.

Rilancio la palla quindi, invitando di nuovo chi lo voglia a controbattere alle critiche discutendo con civiltà e garbo, nonché con finalità costruttive.
Le critiche non devono spaventare nessuno e vanno prese come uno stimolo a migliorare. La diffusione di questo documento ha l’unico scopo di contrastare civilmente la censura, atto odioso e inaccettabile a tutti i livelli.

5 aprile 2011 Alfonso Toscano

Il forum del sito della chitarra battente ©ZIXForum 1.14 by: ZixCom 2006Up