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Stai rispondendo al messaggio di: Ronna Paulina
[29-03-2008, a  16:53]
Re: TAMBURELLI dipinti
Purtroppo questo tamburello dipinto di cui riporto qui notizia si discosta un pò dal filone che abbiamo preso (della pittura "figurativa", si può dire così?), ma spero che questa non sia una grave digressione: si tratta pur sempre di "tamburelli dipinti".
Sul sito di alcuni mediatori culturali è narrato che nelle cerimonie nuziali degli zingari Rom musulmani di Kosovo e Montenegro, non solo il suono del tamburello sottolinea tutti i momenti del rito, da quando la sposa piange ritualmente mentre lascia l’abitazione dei genitori, fino a quando le donne della famiglia cominciano la prima danza all’aperto; ma un tamburello "simbolico" viene ritualmente dipinto di rosso (colore della vita, del sangue e del fuoco, dalle presunte virtù magiche e talismaniche in molte tradizioni popolari) e brandito senza essere suonato: la sposa tiene infatti questo tamburello cerimoniale, appositamente DIPINTO DI ROSSO e adornato di fiori e fogliame; non lo suona, ma esso sarà successivamente utilizzato dopo il matrimonio per contenere (e mostrare nel corso di un corteo danzante) le lenzuola "della prima notte di nozze". In seguito, il tamburello rosso col suo contenuto verrà conservato in fondo al baule del corredo, e non verrà più estratto al cospetto di occhi estranei, perchè sarebbe come mostrare le zone intime della sposa; da questo momento, il tamburello rosso simboleggia non solo la membrana virginale, ma l'utero fecondo della futura madre.

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