Stai rispondendo al messaggio di: Gianlu
[04-03-2008, a 22:32]
Re: Sanremo
Approdo qui e ritrovo tanti amici. Orfano del blocco momentaneo di Pizzicata (e in genere di un periodo poco felice del sito web). Ritrovo molti di quelli che hanno voglia di discutere e di farlo in modo costruttivo. Nonostante ciò anche dalla veloce lettura che ho dato da questa discussione, potrei dedurre che pizzi non è un covo di vipere e di talebani... solo che lì (come qui) chi discute con passione spesso si lascia trascinare dalla foga e qui (come lì) non è facile mandare giù opinioni divergenti. Rispetto quindi i pareri espressi diversi dal mio e tanto meno chi li esprime.
Queste quattro parole mi erano necessarie visto che entro per la prima volta come ospite in casa altrui. Ora posso in parte riprendere ciò che ho scritto nei commenti della notizia data su Pizzicata.
Non ho nulla di particolare contro Bennato. Per certi aspetti, in particolari condizioni, tenendo ben presente quello che è in realtà la sua musica, posso anche ascoltarlo e gustarlo senza farmi venire particolari allergie. Di gente che copia se stessa per anni ce n'è tanta. Giudicare se ciò sia uno stile personale o una furbata commerciale spesso rientra troppo nelle classificazioni delle idee e dei gusti personali. Riprendo quello che ha detto Trattino/Antonio che credo sia una cosa sacrosanta: se il pezzo di EB fosse stato popolare, non sarebbe potuto nemmeno essere stato presentato a Sanremo.
Riguardo al voto per lui, ma soprattutto per il patrimonio immateriale, come ho già detto (ma mitigando l'enfasi iniziale, immaginate mentre lo dico ridendo con gli amici) è un'emerita cazzata. Il patrimonio immateriale sta dove sta (e nessuno lo sa, visto che è immateriale anche il luogo) ma il tornaconto di EB invece resta molto materiale. Non che io ritenga ingiusto che qualcuno produca utili lavorando o esprimendosi musicalmente, però una causa "nobile" come quella proposta da Trattino, credo debba essere portata avanti attivamente dal Bennato, e non suo malgrado. Non conosco santi o persone di inattaccabile serietà e moralità (a parte Piero Angela) e come base EB poteva anche essere un papabile per la questione... solo che all'atto pratico non solo non lo ritengo adatto, ma addiritura nocivo, come le sue NUMEROSE interviste a Sanremo hanno dimostrato.
Mi rimangio quello che ho appena scritto. Probabilmente Bennato era la persona più adatta per portare avanti tale discorso: deriva da un background competente in materia (forse) ma con il suo TIPO di musica si è proiettato verso le grandi masse, guadagnandosi l'invito a salire sul palco dell'Ariston. Insomma il ponte ideale tra "la cultura popolare" (e faccio notare il virgolettato) e il panorama musicale (commerciale, sociale, occidentale) che dovrebbe risoprirla e valorizzarla.
Il ponte però si è rivelata una fegatura. L'hanno costruito corto perchè non arriva dall'altra parte. Non ha intenzione di arrivare dall'altra parte. il ponte EB ha avuto una bellissima occasione di fare qualcosa di utile. Sfruttare la risonanza di Sanremo per dire qualcosa di vero e serio sull'argomento. A Sanremo, in quella pazza settimana non passa minuto senza qualcuno che ti infili un microfono sotto il muso. Forse, visto che poi lì la musica è l'ultima cosa che conta, tutto ciò che fa contorno acquista un'importanza moltiplicata. Un contorno con due parole su tradizione, salvaguardia e chitarra battente magari sarebbero state raccolte perfino da quelli di Lucignolo. Magari la serata dei duetti con un portatore autentico al suo fianco...
certo, poi tutti noi criticoni lo avremmo tacciato di aver fatto tutto ciò per mettersi in mostra, per lucro, o candidarsi e prendere i voti di tutti i pizzicati d'Italia, ma avrebbe fatto qualcosa di utile. Indiscutibilmente.
Non lo ha fatto. Ci teneva proprio a perdere ogni forma di stima che potevo avere nei suoi confronti, così ha passato il tempo a parlare di TARANTA e di senso di riscatto del sud. Occasione persa, voto perso.
|
|