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Stai rispondendo al messaggio di: Luca/
[13-02-2008, a  23:22]
Re: battente melody
Noi italiani siamo dei babbioni rispetto alle nostre aziende nazionali......
sospettavo che la melody non suonasse male,ma non ne capisco un'acca di chitarre batteni,tuttavia.....senza fare pubblicità..... quando io ero adolescente mi fissai per un periodo per il basso elettrico,da bravo pubere non retribuito dovevo orientarmi verso un acquisto "chiedibile" ai genitori.
Le alternative erano due :smettere di studiare ed andare a fare il carpentiere per mettere insieme la cifra per un fender precison bass giapponese(la linea entry level della fender di allora per intenderci) di terza mano o optare per il bassetto economico.
nei negozi che visitai per il mio budget(250.000 lire)c'era una sola alternativa....il famigerato basso roytek,dopo una primavera passata a cercare di far avvicinare al manico la corda del mi,utilizzai i risparmi dei lavoretti estivi per rendere suonabile uno strumento che non lo era(eppure non te lo regalavano)affidandolo ad un liutaio,che tra le altre cose per risolvere il "piccolo" problema del ronzio delle corde sui tasti(sembra assurdo)lo rese "fretless"...capirete ad imparare sul fretless da autodidatta solo per trovare le giuste posizioni delle note sul manico ci arrivai a Settembre.
Nella mia scuola di aspiranti bassisti quell'autunno eravamo in tre,io(anche se visti i pochi progressi mantenni l'anonimato), il figlio del riccone,ed un altro che aveva il padre che lavorarva"al nord":naturalemente il figlio del riccone con il fender jazz bass già era straordinariamente avanti sullo studio,e di quì il discorso del chi può e chi non può,il terzo neanche "poteva" ma recandosi con il padre "sopra"aveva acquistato un basso eko con la stessa cifra necessaria per il roytek,amici non ne capirò niente ma il fender e l'eko si discostavano pochissimo dal punto di vista del "manico",chiaramente cambiava il suono,ma fatto stà che il proprietario dell'eko potè imparare ed oggi il bassista lo fà di professione e sù quel basso ci ha fatto anche le prime esperienze "serie",il proprietario del fender invece allargava,fino a quando l'ho visto,la sua collezione di bassi passando dalle quanttro alle sei corde,ma non è mai andato oltre l'essere un buon dilettante.
Cercai un Eko in lungo e in largo per i negozi raggiungibili dal mio Bravo,ma mi fù sempre risposto "vabbè è sempre un prodotto economico sarà un cesso di basso,noi non l'abbiamo".....ed invece questi nostri prodotti italiani "economici" se li avessimo fatti sopravvivere commercialmente ed evolvere tecnicamente......

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