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Stai rispondendo al messaggio di: Barbara
[31-07-2012, a  01:02]
Re: Protestiamo col comune di Scapoli!!
Quest'anno ho partecipato per la prima volta al Festival di Scapoli; dal sabato mattina al primo pomeriggio della domenica.
Scriverò qui le impressioni che ho avuto in quei giorni, anche se non posso fare paragoni con le edizioni precedenti.
Si è vero, come dice Pino, che i salsicciari e porchettari messi in prima fila danno un benvenuto inequivocabile a chi entra nel paese.
Tuttavia l'obiettivo per cui sono andata lì era ben preciso: osservare, conoscere, e suonare (nel limite delle mie possibilità) insieme ad altri nel rispetto delle tradizioni locali.
Lasciando da parte la (pessima) gestione dell'evento, possi dirvi che a volte ho provato ad estraniarmi da tutto e da tutti. Mi sono messa da una parte a "studiare" in silenzio e da sola quello che stava succedendo, ed ho avuto l'impressione che a Scapoli era come se si svolgessero due manifestazioni ben distinte.
C'erano persone, come Gianluca, Pino, Giancarlo, Peppino, come i liutai e suonatori locali e come molti altri venuti da fuori, che erano interessati alle suonate tradizionali ed alla trasmissione della cultura del luogo, che erano interessati ai rapporti umani con un certo tipo di persone, e che pur lamentandosi della gestione della manifestazione erano li a portare avanti qualcosa in cui credevano. Questo tipo di persone erano quelle più discrete. Erano quelle che anche se incavolate sui giochi politici del Festival parlavano e ragionavano pacatamente e da persone civili.
C'erano poi i "turisti" che per caso o per noia, o per chissà quale altro motivo, venivano a Scapoli proprio per la birra, le salsicce, le bancarelle con i ninnoli insignificanti... Questo tipo di persone erano quelle che poi si ubriacavano, quelle che non ascoltavano i suonatori locali, ma andavano cercando "il folklore" e le mascherate credendo di vedere chissà che cosa. Erano quelli che stavano sotto al palco il sabato sera a godere di quello che per me ed altri era una vera e propria tortura per le orecchie, (come chiamereste brani tradizionali "interpretati" in chiave heavy-metal?!?!). E poi alla fine di tutto se ne andavano con il loro bel cappellino pieno di brillantini appena acquistato, in ricordo del Festival della Zampogna di Scapoli.... no comment.
Questi due eventi si svolgevano contemporaneamente e vi posso assicurare che i due tipi di persone non venivano a contatto fra di loro, se non per sbaglio... per "annusarsi" e capire che non c'entravano niente uno con l'altro.
Durante i pessimi concerti sul palco, i suonatori veri erano rintanati in diversi angoli del paese, da una parte all'altra, e suonavano in gruppi di poche persone, in allegria e spensieratezza. Belle persone. Ma belle veramente. Che incontri una volta per caso e ti chiedi se avrai la fortuna di incontrarle di nuovo. E intanto godi a pieno di quei momenti che scivolano fra un accordo di organetto e una suonata alla zampogna...
Questo mi è piaciuto delFestival di Scapoli. Alcuni tipi di persone che si possono incontrare.
A Scapoli la tradizione va avanti indipendentemente dal nome che si attribuisce all'evento.
Lì si continuano ad incontrare persone vere, scivolando fra la "massa" di turisti.
C'è chi ci va con uno scopo ben preciso e chi ci capita per caso.
Io il prossimo anno cercherò di esserci, perchè so bene che cosa cerco, e lì so di trovarlo.
Dimenticavo.
Da persona consapevole, evito di far arricchire i venditori di panini di porchetta di Ariccia a Scapoli. Ed evito anche chi fra le persone del luogo, cerca di arricchirsi considerando tutti "turisti per caso" vendendo piatti improponibili a prezzi assurdi. Una vera vergogna.
In compenso il piccolo alimentari che sta sulla strada principale fa degli ottimi panini, con la loro pizza-pane, superimbottiti e giganti, al costo di un euro e mezzo.

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