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[06-09-2011, a  17:54]
Re: commenti agli eventi
FESTIVALANTICHISUONI di Novi Velia

Su giusta richiesta di Alfonso, perchè io ancora mi annoio al computer, pubblico un mio personale resoconto/interpretazione del Festival Antichi Suoni svoltosi a Novi Velia lo scorso fine settimana.

Il mio resoconto però è parziale, in quanto ho passato pressochè tutto il festival presso il Belvedere, vuoi perchè ero bloccato dal banco espositivo, vuoi perchè non ero interessato ai concerti, non per critica, ma per mia personale inclinazione al semplice convito di suonatori tradizionali. Quindi mi sono perso molestatori vari, ubriachi, bottigliate e tarantelle amplificate.
Devo dire però di essermi trovato molto meglio che in altri festival simili, forse perchè qui mi sono sentito più a casa (anche se mancavo da anni), e anche perchè a parte il palco sono stati innumerevoli i luoghi dove ancora si poteva suonare senza disturbi. Chiaramente non si può ricreare in eventi del genere l'incontro privato che solo ho potuto avere alla casa in campagna di Saverio Troncone la domenica a pranzo, assieme a Zì Antonio Lettieri "Garibaldi", dove oltre a mangiare bene ho visionato antiche zampogne e ciaramelle di varie zone del Cilento, alcune fatte a coltello.
Tuttavia durante il festival ho incontrato numerosi suonatori: Marco Cignitti, vero gentleman della tradizione e grande suonatore, Sebastiano Battaglia, Sergio Di Giorgio e Mimmo Morello, grandi suonatori che sanno stare in ogni luogo con la loro musica piena di dignità e allegria, questo per dire solo dei suonatori che conosco. Ma anche vecchi e giovani suonatori del cilento che mi hanno onorato con i loro omaggi che vi elenco:
Pietro Crocamo "sceriffo": 10l di vino, un caciocavallo e un filone di pane
Giuseppe di Pellare: 2 bottiglie di fragolino, 2 di vino rosso, una caciotta e una salamella
Saverio Troncone: 2l di vino, una busta di ortaggi vari
Vincenzo Curcio: 1l di vino
Pietro Citera: peperoncini piccanti del suo orto
Sebastiano Battaglia: soppressata calabrese e formaggio di capra
Giovanni di Pattano: panini con pancetta arrostuta

Il nostro stand era diventato un mini raduno di suonatori e commensali, e già questo per me sarebbe bastato. Inoltre il mio tentativo di valorizzare il canto su zampogna ha avuto negli ultimi 10 anni il suo effetto, contando almeno 9 cantori compresi tra i 28 e i 90 anni. Purtroppo il ballo non è stato molto presente e solo grazie ai calabresi si è potuto esprimere.
Tra i suonatori vorrei citare Giovanni Falce di Casaletto Spartano, abile suonatore, Gerardo di Torraca anche bravo cantante, e altri anziani di cui non ricordo i nomi.
Chiaramente non sono mancate le difficoltà di accordare tutti i suonatori per cui gli organetti a volte erano di disturbo, tuttavia ho notato pochi tamburelli, inoltre, aimè certifico la triste ricomparsa del Bongo intorno alle 4 del mattino, il quale si manifesta in genere nella totale disagiata solitudine del suonatore gettato su una panchina e nel grosso baccano che emette.
Sull'organizzazione devo fare i miei soliti appunti che, oltre a far pagare la cifra di 70€ invece di pagare i suonatori, è stata assente e totalmente irresponsabile, lasciando gli standisti paganti senza nessuna illuminazione. Ma questo rientra nella spregevole abitudine degli organizzatori di festival che un giorno si vedranno il loro festival abbandonato da suonatori e artigiani.
Per il resto le serate sono state piacevoli solo grazie ai numerosi amici e suonatori che hanno privilegiato la gioia di stare assieme e di fare musica a rancori o problemi. Tornerò a Novi solo per loro e per i bravi novesi per la loro ospitalità.


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