Stai rispondendo al messaggio di: Pino Pontuali
[21-04-2008, a 11:21]
Re: Costruttori di organetti
Ieri, 20 aprile 2008, su una bancarella di giocattoli, ho comprato un melodeon (organetto a due bassi irlandese o cajun) di fabbricazione cinese. La curiosità era tanta che l'ho aperto:
La cassa è realizzata in plastica, il mantice (un bel po' duro) in cartone ricoperto di stoffa (come nei nostri modelli italiani ma senza gli angoli di metallo), le meccaniche dei tasti di metallo, le valvole, con riporto di gommapiuma (non tengono benissimo l'aria), le ance, montate su piastrine di alluminio con due ribattini e installate su un "castelletto" di plastica, sono in bronzo, di chiara derivazione cinese, e sono le stesse che sono usate da secoli sullo sheng (antichissimo organo portatile a fiato). Inoltre lo strumento è in "seconda" (ovvero ogni tasto del canto mette in funzione due ance) ed è accordato "a mano" ottenendo un tremolo "italiano".
Sulla cassa dei bassi ci sono i due accordi di tonica e dominante più un terzo bottone che aziona lo sfiato
Dal punto di vista qualitativo non è uno strumento da paragonare ai nostri però è accordato e ci si può suonare.
Considerando poi il fatto che al costo di tutti i pezzi che compongono lo strumento e l'ammortamento degli stampi per la realizzazione delle parti in plastica c'è da sommare il guadagno degli assemblatori, quello degli accordatori, quello dell'imballaggio, quello dei mediatori, quello dei trasportatori, quello delle dogane, quello dell'importatore qui in Italia, quello del grossista e quello del dettagliante, comè possibbile che il prezzo finale sia di 10 € (si, avete capito bene: dieci euro).
Questo è il prezzo al pubblico
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