Stai rispondendo al messaggio di: Pino Pontuali
[30-03-2007, a 15:47]
Re: Costruttori di organetti
C'è stato un brutto periodo, alla fine degli anni '70, in cui le mode musicali propendevano per le tastiere elettroniche, di conseguenza, visto che precedentemente c'era stato il boom della fisarmonica, le troppe botteghe artigiane si sono trovate in crisi per un improvviso calo della richiesta del mercato, è il caso di "Ficosecco", "Scandalli", "Cavagnolo" ed altri; alcuni furono assorbiti dai nuovi colossi della musica elettronica come la Farfisa che assorbì la "Settimio Soprani".
Un discorso a parte merita la scomparsa della più antica fabbrica di "Paolo Soprani" perché, pur essendo florida, fu chiusa grazie all'incapacità dei suoi dirigenti che predilessero la commercializzazione a scapito della qualità (basti pensare che gli ultimi organetti ricoperti in celluloide avevano la cassa in truciolato).
Pistelli, pur essendo stato forse il miglior artigiano del "du botte", terminò la sua attività con la morte del titolare, avvenuta alla fine degli anni '80, che non riuscì a trasmettere agli eredi né il mestiere né l'amore per quegli strumenti.
I sopravvissuti hanno tirato avanti con i denti nel periodo di magra ingegnandosi a costruire strumenti innovativi come le Claviette (piccole tastierine a fiato) e le pianole ad aria con compressore elettrico (versione moderna dell'armonium), e Castagnari è stato uno di questi, salvo poi, con la ripresa dell'interesse per la vecchia fisarmonica, risollevarsi e progredire puntando intelligentemente sulla qualità.
Per il fatto che l'alta concentrazione della produzione era situata a Castelfidardo, si era sviluppato anche un grande indotto sulla componentistica, per cui poi molti singoli artigiani costruivano in casa strumenti per conoscenti ed amici e questi sono stati i primi a soccombere.
Sono generalmente fini ingloriose che nessuno menziona.
Pino
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