Stai rispondendo al messaggio di: RonnaPaulina
[12-03-2007, a 15:05]
Re: Obblighi SIAE/ENPALS
Caro Maruko, grazie delle belle parole, commossa e onorata.
Caro Salvatore,
< all'enpals mi continuano a chiedere un contratto...per avere l'agibilità all'Enplas, si deve avere un contratto (???)ma se io suono una volta a settimana con un datore di lavoro diverso ogni volta, cosa devo fare???> >
Allora, dal 1* gennaio 2007 per i musicisti lavoratori che versano o ottengono i contributi da quest’altro lavoro non serve più l’agibilità Enpals, soprattutto se stanno nei limiti annui d’incasso descritti sopra. Sennò ci sono diversi modi di fare :
1, iscriversi a un’associazione senza scopo di lucro (es.per noi “arsan” Macondo di Bagnolo) che s’interessa di tutta la parte normativa, amministrativa e fiscale e sei in una botte di ferro, ma sia nell’incassare il cachet dello spettacolo che nello spendere soldi per strumenti, libri e quant’altro devi utilizzare i loro bollettini, per cui alla fine, se un giorno vuoi uscirne, di chi sono le chitarre se sono state fatturate a nome dell’associazione? ;
2, effettuare delle prestazioni professionali: il Comune (poniamo) ti “assume” e ti “licenzia” nello stesso giorno e si fa carico di tutto; ma non tutti gli organizzatori sono così “Tafazzi” da assumersi questa bega, semplicemente si rivolgono a un altro gruppo che ha già l’agibilità;
3, fai tu tutti i giri che devi fare, ma è una cosa lunghissima ed estenuante: vai all’ufficio di collocamento ad iscriverti nelle liste dei musicisti disoccupati, ti danno un numero provvisorio, poi ti arriva dalla SIAE di Roma la striscetta col numero definitivo; poi col contratto in mano, vai all’Enpals a fare ciò che ti dicono di fare; e se sei statale (per es. un prof) devi anche andare dal Preside con una richiesta scritta in cui chiedi di autorizzarti a svolgere una prestazione artistica occasionale fuori dall’orario di lavoro, aspetti che lui la valuti e ti dia risposta positiva sempre scritta, con quella ritorni in Comune... bla... bla... bla... ti basta? io l’ho fatto una volta ma ti assicuro ti passa la voglia...
Attento: il contratto è un’altra cosa, quello dovresti esigerlo ogni volta, da ogni organizzatore, per tutelarti; ormai nessuno più rispetta la “parola d’onore” nè la “stretta di mano”; e se poi non ti pagano il pattuito, come fai a dimostrare che ti dovevano dieci e non cinque, che ti avevano promesso una camera d’albergo doppia con bagno e non una camerata da sei senza bagno con quattro ubriaconi sconosciuti? e se ti fanno andare fino a Verona e poi ti dicono che non ti avevano chiamato loro? e se ti fermano tre date, tu in seguito ricevi altre richieste per quelle date e dici “No, grazie, siamo già impegnati” e il primo richiedente all’ultimo momento te le disdice, facendoti perdere quello e quello? sò tutte cose che càpitano... Se uno ti disdice il contratto perchè piove, se non sei partito di casa, ti deve la metà del pattuito; se hai già cominciato a suonare, ti deve tutto; se tu non ci vai, gli devi il doppio, ecc... se così avete convenuto sul contratto...
<Voi di solito come vi comportate???>
Niente agibilità Enpals, non siamo tenuti; alla Siae ci devono pensare loro, noi al massimo facciamo l’autocertificazione, una semplicissima liberatoria; noi pensiamo ad essere puntuali, a montare il nostro impianto, a suonare e cantare bene e a far divertire la gente, a non dare problemi, a compilare il borderò, a fare la ricevuta per prestazione occasionale (su cui loro trattengono alla fonte la ritenuta d’acconto) e a pagare le nostre tasse.
|
|