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[03-06-2009, a 15:14]
Re: Tamburello Marchigiano
Caro Edoardo e Alfonso, vorrei premettere:
non esiste il tamburello marchigiano in quanto le Marche, e non la marca,
sono un coacervo di tradizioni che risentono sia delle influenze del nord (la zona di pesaro) e del sud
(la zona di ascoli). poi c'è la marca vera e propria che territorialmente attiene alla provincia di ancona e macerata.
è importante tale precisazione perchè le tre zone risentono di influenze diverse sia a livello di
repertorio che a livello di strumenti utilizzati per eseguirlo.
Io ritengo, attraverso una valutazione di tipo comparativo e su testimonianze dirette, che il tamburello con pelle non sia tipico (dico tipico e non tradizionale perchè in alcune zone si usa da oltre 100 anni
per cui decidete voi se può considerarsi tradizionale) in quanto non essendo le marche zona di caprai (salvo forse le zone interne a confine con l'umbria e il lazio) quasi sicuramente realizzare tamburelli con pelle era un pò improbabile.
é invece testimoniato, direttamente dalla mia bisnonna che lo suonava, che si usasse il cembalo (cembera) realizzato con un vecchio setaccio e dischi ricavati da una vecchia padella in alluminio o rame.
peraltro dobbiamo anche dire che per colpa dei gruppi folk marchigiani (e ce ne sono tanti) che hanno esasperato l'uso di certi strumenti (quali l'organetto che ormai sembrerebbe essere lo strumento tradizionale delle marche solo perchè nel 1856 soprani l'ha costruito a castelfidardo) e il tamburello realizzato da amici e che costa 250 euro e che passa per il tamburello tradizionale marchigiano, tali strumenti sono ritenuti tradizionali ma secondo il mio modesto parere non lo sono affatto: sono solamente folkloristici e Amici ha esasperato nei suoi tamburelli tale aspetto.
Per cui, e arrivo al dunque, non esistono, che io sappia altri costruttori di tamburelli e pertanto, ti invito a realizzare, se vuoi rimanere legato alla tradizione marchigiana e non al suo folklore, un cembera con setaccio e sonagli di rame.
Te lo dimostra il fatto che i contadini recuperavano il vecchio setaccio per la farina quando era rotta la retina e tagliavano i dischetti dalla vecchia padella in alluminio e meglio ancora in rame: usavano ciò che avevano a portata di mano, come da tradizione.
se poi mi dai tempo di trovare un vecchio setaccio te lo realizzo io, così è autenticamente marchigiano.
ciao
Pier Filippo
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