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scambiamoci le canzoni
[22-10-2008]
Vorrei invitare tutti gli amici del forum a inviare il testo e le carateristiche esecutive di canzoni
che ritengono particolarmente significative della zona di loro appartenenza.
Ritengo che possa essere utile a chi come me (pur appartenendo al territorio delle
Marche basse) ritiene che sia lecito rappesentare un repertorio popolare che può
interessare tutto il centro sud.
Non credo che un marchigiano non possa eseguire (magari mediandolo) un canto alla cilentana
o un siciliano eseguire un saltarello abruzzese.
Che ne pensate?
Io, per il momento inserisco una canzone forse poco nota appartenente alla
tradizione laziale-abruzzese-marchigiana.
Lu Cacciatore Caitano
In terra di Romagne
Ce stava nu patro, un matro e un figlie
Successe un parapiglie
Lu patro li ‘ccidò
Li ‘ccidò li ‘ccidò li ‘ccidò li ‘ccidò ‘ccidò ‘ccidò
Li ‘ccidò li ‘ccidò li ‘ccidò li ‘ccidò ‘ccidò ‘ccidò
Lu Cacciatore Caitano
Andando a spasso col suo cano
‘ncontrossi in una coccia di cristiano
dai carbonieri s’arricò
S’arricò s’arricò s’arricò s’arricò rricò rricò
S’arricò s’arricò s’arricò s’arricò rricò rricò
Lu capitano dei carbonieri
Sapute di queste fatte
A momenti ce diventava miezze matte
E di a Caitano:
“Tu sarai lu testimonie de questa coccia de cristiane senza lu troncò
Lu troncò lu troncò lu troncò lu troncò troncò troncò
Lu troncò lu troncò lu troncò lu troncò troncò troncò
La Vergine Santissima
Cacciateve lu cappielle
Armetteteve lu cappielle
La grazia gli faciò
Gli faciò gli faciò gli faciò gli faciò faciò faciò
Gli faciò gli faciò gli faciò gli faciò faciò faciò
La canzone si sviluppa su due accordi (tonica e dominante La Mi)
e i versi sono alternativamente recitativi (con la dominante fissa)
e a tempo (....gli faciò, gli faciò, ecc. con tonica e dominante)
(sembrerebbe che sia stata raccolta negli anni '60 a Roccaraso - portatore un montanaro)
Saluti a tutti
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Re: scambiamoci le canzoni
[16-04-2010]
Confermo per l'insalata:
dalla lettura del testo riconosco almeno tre canzoni fuse in una.
...L'ultima strofa ormai è stata mutuata da tutte le regioni.
E' presente in Molise, Puglia, Campania, Abruzzo, Calabria, Basilicata, ma soprattutto in Sicilia, da dove dovrebbe provenire.
Mi pare facesse parte di uno dei canti della raccolta Favara.
...Alfonso ha ragione sulle "Minne" (o menne), anche se in alcune parti d'Italia, Molise compreso, Minne o Ninne sono esattamente la stessa cosa.
In Realtà Ninne significa anche "zio".
Questo conferma che orginariamente "Minne" o "Ninne" aveva si riferimento alle mammelle, ma usate ...al maschile!
Mi spiego: Menno ha la stessa orgigine di MIN-US (meno) MIN-UERE (diminuire)
Dopo vari passaggi e trasformazioni MENNO assunse il significato di MANCANTE DI QUALCHE COSA; QUALCHE PARTE.
Poi dal latino (In Festo) MENNA (Mammella SENZA LATTE).
Poi dal Lat.Barb. MENNONUS (CASTRATO;BECCO; CIOE' CAPRONE PRIVA DI LATTE).
I caproni però hanno una caratteristica fisica molto evidente: una grossa "Minna" priva di latte.
Che facilmente si può confondere con le mannelle delle capre e quindi "MINNA" O "MENNA"... per tutti, caproni, capre, donne, o altri mammiferi che siano!
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