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ROMA TARANTELLA FESTIVAL
[07-03-2010]
Direttore artistico Mimmo Epifani direttore generale Valerio Filippi presentano: Il primo festival a Roma di musica etnica.
con l'amore nei confronti del Comune di Caulonia,roccaforte della tarantella.
PER INFO,SPONSOR,GRUPPI.
335/7423999
romatarantellafestival@gmail.com
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Re: ROMA TARANTELLA FESTIVAL
[14-07-2010]
Carissima Bet', mi piace leggere i tuoi interventi, perché esamini gli argomenti da molteplici angolature.
Purtroppo molti musicisti hanno bisogno di quel piccolo gettone per pagare le bollette, l'affitto, se non addirittura per mangiare; pertanto non posso dare la croce addosso a chi accetta di esibirsi in contesti discutibili. Se già da sempre sopravvive (anzi vive bene) chi fa parte della mafia dei media, oggi, con la scusa della crisi, si continua a dare centinaia di migliaia di euro ai soliti noti, mentre si sono ridotti drasticamente gli "oboli" da dare a chi si occupa di musica tradizionale italiana.
In questo contesto non c'è più lo scambio, come già tempo fa ipotizzava Mario salvi con un suo topic "perché i gruppi del sud non vanno a suonare al nord e viceversa?"
Con i tempi che corrono, è sempre più difficile organizzare eventi di valore a titolo gratuito.
Già a Roma quando, con Raffaele Mallozzi, organizziamo "La Sera Tardi dell'Organetto", troviamo sempre più difficoltà a coinvolgere musicisti a suonare gratis pur se provenienti dalla sola capitale.
D'altra parte ho scoperto che il pubblico (ed anche chi organizza) apprezza solo quello che paga. perciò chi suona gratis non vale niente.
Personalmente, dopo anni di pressioni da chi apprezzava i miei canti da osteria, ho registrato a mie spese in sala di registrazione il mio primo CD personale con quel repertorio, però poi non ho trovato nessuna casa discografica (compresa Finisterre ed Il Manifesto) disposta a pubblicare il mio CD ("Quanno che me se chiama ce vengo volentieri"); per lasciare una traccia del mio lavoro me lo sono prodotto da solo sempre mie spese.
Sono i soldi che "indirizzano" la cultura.
E poi dico sempre che non sono un pessimista.....
Ma tutto questo che c'entra con Roma Tarantella Festival. Io spero si faccia.
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Re: ROMA TARANTELLA FESTIVAL
[28-10-2010]
caro valerio, posso smentirti? da buon reggino ti confesso che la qualità e la passione che ancora oggi trasmettono le persone che suonano e ballano la tarantella, in alcuni tra i più sperduti paesini del profondo sud calabro aspromontano, non ha eguali. parlo di cardeto, condofuri, pellaro, gallicianò, per fare qualche nome. e sai cosa intendo dire? sì, e vero che caulonia è conosciuta per il festival perchè un bel giorno un certo bennato eugenio decise di dar vita in quella piazza al festival in questione invitando gente ormai affermata nel campo; e mai, dico mai i veri, autentici e immortali artefici delle piazze...tarantellare di calabria: anziani e donne che ballano con un tale entusiasmo e una indiscussa maestria da far sognare i più grandi antropologi e ricercatori di ogni tempo. prova a cliccare sulle tarantelle riggitane a vai per luoghi sperduti, mai visti prima e poi mi dirai. in sostanza, caro valerio, se nauseo i politici perchè non tengono conto della gente di strada, un motivo per quanto ti scrivo ci sarà, almeno credo. è chiara l'antifona? scopriamo e viviamo da vicino chi ancora oggi permette a questi blasonati pseudo portatori di cultura popolare di vivere alle loro spalle: nonnini e donne di periferie a noi scosciuti che non avranno mai un riconoscimento, nè una citazione nemmeno sui muri dei bagni pubblici!.
scusami per la franchezza ma quando ballo la tarantella riggitana non posso non sentirmi debitore di tanta gioia nei loro confronti. w la tarantella ma non dimentichiamo chi la rappresenta con tanta umiltà.
ti voglio bene come ne voglio a chiunque ami la gente, quella vera, sanguigna e ballerina.
francesco
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Re: ROMA TARANTELLA FESTIVAL
[29-10-2010]
ciao quirino e perdona la mia franchezza, ma credo che tu faccia un pò di confusione. ti dici "impopolare", poi giudichi una fascia di appassionati di musica "popolare": come pretendere di parlare dei cinesi senza essere mai stato in cina. infine aggiungi che noti "barlumi di consapevolezza" tra gli appassionati di altri generi musicali. senza scadere nel razzismo etnico, hai mai vissuto, anche solo per un minuto, tra la gente che si stringe attorno alla rota e che con un'attenzione certosina partecipa al ballo che il mastro di turno vorrà loro concedere? pensi davvero che essi, e con essi anche tutti noi che ci sentiamo uniti da un interesse in comune non siano...consapevoli delle emozioni, trasgressioni e divagazioni di quei momenti? e poi ancora: consapevole è un parolone di cui mai e poi mai se potrà estrapolare il minimo barlume di certezza. mi esplicheresti meglio dove si annida questa consapevolezza degli altri rispetto ai nostri amanti di musica popolare...sudista? non credi che in fondo e comunque da che mondo è mondo, tutto il mondo è paese? sai, ad agosto ho assistito ad una scena di pessimo gusto e cattivo esempio dal palcoscenico di badolato; un rocchettaro, prima dell'inizio della sua prova ha pronunciato queste testuali parole: "...finalmente un pò di buona musica, questa tarantella ci ha rotto proprio i coglioni!...".
eppure conosco tanta, tantissima gente che ama comunque il rok pur preferendo le radici delle proprie origini musicali, tarantelle e canzoni popolari. mi torna in mente la figura del figlio di bossi, il quale per opera e virtù del suo amato papino si permette un mensile di ben 12mila euro pur essendo stato bocciato per nel 3 volte alle superiori! e mi chiedo se il papà non fosse "consapevole" di tanto sfacelo.
perdonami la franchezza, ancora una volta ma consentimi di ribadire che, in ultima analisi e in ogni settore, checchè tu ne possa pensare "tutto il mondo è paese". per chiudere ti invito a partecipare al forum con argomenti costruttivi e interessanti che possano tornare utili a tutti noi, anche criticandone i contenuti, perchè no. suoni uno strumento? balli la tarantella? canti? attendiamo di cuore le tue potenziali capacità e quanto vorrai poterci trasmettere per crescere insieme. grazie per avermi letto e di avermi permesso di conoscere un nuovo amico.
francesco
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