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Costruttori di flauti di canna.
[06-07-2007]
Vogliamo provare a fare un censimento dei costruttori di flauti di canna, magari per Regione?
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[711] |
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Re: Costruttori di flauti di canna.
[15-10-2008]
Buongiorno a tutti!
Vorei precisare,in tutta serenità, che non è mia intenzione "citare" nessuno per violazione di diritti d'autore.
Il problema non è relativo al solo strumento di Gianluca Zammarelli, imitato e regalato per "incentivare le vendite" e non per guadagnare "qualcosina" da Calogero, al quale non ho lesinato, così come agli altri di regalare, piccoli consigli o foto di strumenti più esclusivi.
Calò, mi scuso con te e con gli altri per queste, ritengo inutili, perdite di tempo e noiose precisazioni, ma
ritengo sia centrale, nell'esaminare la questione, un solo punto: per rispetto e per buona educazione è necessario, quando si utilizza una foto, un articolo, una citazione oppure quando si riproduce un modello di strumento musicale, citare la fonte, l'ideatore, o l'eventuale possessore dei diritti, quando si conoscono.
E' anche una delle poche soddisfazioni per chi, dopo aver sprecato tanto tempo, per fare qualcosa, lo mette a disposizione di tutti, senza guadagnarci o vendere nulla, anzi regalando la propria opera.
C'è gente, come me, che si accontenta solo di essere citato come autore di "quel qualcosa".
Non è desiderio di protagonismo o di vana gloria, è solo un dare a Cesare quel che è di Cesare!
Da parte mia, ma l'ho già detto, potete usare, riprodurre, copiare, vendere, tutto ciò che postato sul forum, purchè sia citato il nome e la provenienza, perchè un oggetto, avulso dal contesto nel quale è stato ideato, costruito, sviluppato ed utilizzato, perde gran parte del suo significato demo-antropologico.
Altra precisazione: l'espressione "fregarci" era una maniera per dire simpaticamente ed affettuosamente, che "sai farti perdonare" anche quando combini qualcosa!
Non sono però daccordo con te Calogero, quando dici che per non "mettere in piccolo" il nome mio o di Gianluca Zammarelli, non l'hai messo proprio!
Certo mi sarei aspettato almeno due semplici parole di scuse, dirette sia a me, che al Maestro Gialuca Zammarelli, il quale molto saggiamente, non si è pronunciato sulla questione.
Lui però, è una persona di classe e di poche parole ed io una gran voglia di imitarlo, probabilmente chiudendo questa bella avventura della mia partecipazione sul forum.
Certo mi dispiacerebbe non scrivere più, ma ci penserò con calma, valutando quale possa essere la cosa migliore, e se dovesse venir fuori che il mio permanere, possa essere causa di un cattivo funzionamento della rubrica, non esiterei a ritirarmi.
Non ho molto tempo e quindi non ho possibilità di approfondire e chiarire meglio il mio punto di vista.
Per me la questione è DEFINITIVAMENTE CHIUSA!
Saluti.
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[718] |
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Re: Costruttori di flauti di canna.
[16-10-2008]
Esatto Calogero!
E se ci fai caso prosegui sempre per quinte!
Il Do non ha alterazioni.
Il V grado del Do è il Sol (1-do 2-re 3-mi 4-fa 5-sol...)
quindi tu che fai? parti dal Do.... la V è il Sol e alteri con un # la nota prima dello stesso Sol (che se siamo in sol prende il nome di sensibile)-----> Fa#
Quindi la scala maggiore di Sol sarà: sol, la, si, do, re, mi, fa#, sol.
Puoi proseguire con lo stesso ragionamento.
La V del Sol è il Re (1-sol 2-la, 3-si, 4-do, 5-RE 6-mi 7-fa#)
Anche qui porteremo "la settima a sensibile", cioè alteriamo la nota prima portandola alla distanza di un semitono dal Re: il Do diventerà Do#.
Quindi la scala maggiore di Re sarà: re, mi, fa#, sol, la, si, do#, re.
Alterando col # il do, viene mantenuta l'alterazione di fa#.
Seguendo questo ragionamento la prossima tonalità è quella di La, la scala di La maggiore sarà:
la, si, do#, re, mi, fa#, sol#, la
Quindi Do non ha alterazioni, Sol ne ha una, Re ne ha due, La tre, Mi quattro, Si cinque, Fa# sei...
Quando tu in un pentagramma vedi ad esempio tre alterazioni in chiave, sai in automatico che la scala utilizzata è quella di La maggiore, senza neppure controllare che note sono, perchè queste saranno sicuramente, per la regola descritta, il Sol, il Do e il Fa. e vanno indicate per regola proprio in questa sequenza.
Questo è il circolo delle quinte, il metodo "corretto" e più rapido per l'ottenimento delle alterazioni in # nelle scale maggiori.
Per l'ottenimento dei bemolli il ragionamento è simile, ma ci si affida ad un'altra regola: il circolo delle quarte!
Il circolo delle quarte è simile al circolo delle quinte, la differenza sta nel fatto che anzichè considerare la V e alterare il suo VII grado (ricordi? nel Sol alteravamo il Fa).... bisogna considerare la quarta e alterare la sua quarta.
Esempio:
Do - non ha alterazioni
Fa - è la IV del Do, si altera la sua IV (1-fa 2-sol 3-la 4-si)
Quindi la scala di Fa maggiore sarà: Fa, Sol, La, Sib, Do, Re, Mi, Fa
E anche qui così via.....
La scala di Sib sarà: Sib, Do, Re, Mib, Fa, Sol, La, Sib
In sintesi con il "circolo delle V ascendenti" assegni i #, con il "circolo delle IV ascendenti" assegni i b.
Non so se sono stato chiaro, spero di si, anche perchè questo è il sistema "ufficiale" nonchè il migliore e più intuitivo, forse è un po' astruso ma una volta compreso dona una buona padronanza delle note.
Ciao!
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