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seminario di chitarra battente
[19-10-2008]
quale migliore occasione di un forum, per discutere e rappresentare a mente fredda le proprie considerazioni in occasione di une evento ?
se poi l'evento è il "Masterclass di chitarra battente" tenuto da Marcello Vitale ieri a Montecelio l'occasione è più ghiotta che mai:
Il primo pensiero va a Francesco Bozza e Luca Luzzu che hanno avuto dei contrattempi e passo subito ai presenti, alcuni dei quali si sono sobbarcati ore e ore e ore di viaggio, coma Saro che veniva noentemeno che da Ragusa: Francesco Riggio, Guglielmo Peluso, Luigi Toppi, Salvatore Venerato, Lello Santomarco, Gino Saracino, Mauro Del Grosso, Pier Filippo Melchiorre, Mimmo Spadano, Bruno Casucci e Saro Tribastone, devo dire tutti musicisti di un certo livello, alcuni dei quali con anni di musica e spettacoli alle spalle ed altri per cui, pur "vecchi chitarristi", questo era il primo approccio con la chitarra battente,
un'età media che definirei "sul maturo" o quanto meno da "padri di famiglia", insomma non c'erano pischelli, tutti sopra i 20 anni ..e passa,
colgo l'occasione per trasmettere a tutti i partecipanti al seminario i saluti di Gianfranco Preiti pervenuti ieri pomeriggio quando già qualcuno si era affrettato sulla via del ritorno a casa,
e mi complimento con Marcello che a detta di tutti ha condotto con grande equilibrio le sei ore di seminario,
a voi la palla
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Re: seminario di chitarra battente
[22-10-2008]
Visto che siamo tutti concordi, sull'ottima riuscita del primo seminario e tutti vogliosi di continuare lo studio del nostro strumento ed in seguito, compatibilmente con gli impegni di Marcello, di ritrovarci nuovamente per proseguire il nostro percorso, posso lanciare una "proposta i lavoro"?
Per ottimizzare i tempi di lavoro e rendere tangibile il lavoro fatto ed il livello di preparazione, potrebbe essere giusto portare un "compito da casa".
Marcello cioè potrebbe assegnarci un brano, o uno spezzone o un esercizio che lui ritenga adatto, inviandoci in precedenza la tablatura. A quel punto, il giorno dell'incontro, basterà che ognuno suoni pochi minuti, perchè lui possa dare le indicazioni su impostazione, difetti e punti da migliorare.
Mi sembra il modo più pratico per personalizzare in parte la lezione, visto che siamo in tanti.
Che ne dite?
Un abbraccio a tutti,
mimmo
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Re: seminario di chitarra battente
[25-10-2008]
Ciao, mi trovo d'accordo con la proposta didattica di Mimmo, spreriamo lo sia anche Marcello che è molto impegnato.
Alfonso quelle foto riquadrate non ci fanno giustizia, sembrano adatte ad una pagina di cronaca locale, il cui l'articolo potrebbe recitare così:
"OPERAZIONE CHITARRA BATTENTE", sgominata banda dedida allo spaccio di tarantelle, pizziche e tammurrriate.
Fermato a piede libero fino al momento dell'organizzazione della seconda giornata il tenutario della bettola del seicento Alfonso Toscano. Oltre a sequestrare innumerevoli chitarre battenti, le forze dell'ordine hanno rinvenuto diversi fischietti, molte nacchere qualche flauto ed anche una citola di fabbricazione cilentana, in pratica un armamentario di strumenti altamente nocivi alla musica di consumo ed in grado di risvegliare le radici musicali di chiunque.
Fuggito all'estero(Francia?) l'ideologo del gruppo colto in flagrante nel tentativo di insegnare terzine, campanillos e pizzicate agli altri componenti. Si prevedono ulteriori sviluppi.
Spero di avervi fatto sorridere un pò.
Buon sabato a tutti.
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Re: seminario di chitarra battente
[25-10-2008]
Ecchime ...
No Pier Filippo (ma amici e parenti ti chiamano Pier Filippo !!! ) , nessuna afflosciatura e purtroppo neppure la possibilità delle 24/24 a battente.
La proposta di Mimmo e senza dubbio interessante, ma credo abbia qualche "smagliatura".
Marcello non ha potuto, per mancanza di tempo, ascoltare nessuno di noi, ma credo abbia intuito quale sia il livello medio. Pensare e mettere su tablatura 12 brani o spezzoni personalizzati richiede tempo, impegno e strumenti adatti (per esempio un PC con connessione e software adeguato per poter editare le tablature). Magari non sempre Marcello dispone di tutto !
Quindi vorrei dare a Mimmo una mano nel perfezionare la proposta suggerendo di provare noi ad arricchire le basi che abbiamo acquisito nel corso del seminario e scambiarcele tramite le nostre personali e-mail passando per quella di Marcello in modo che possa seguirci senza eccessivo impegno.
Ovviamente non c'è obbligo da parte di nessuno. Chi non se la sente di cimentarsi si astiene .
Personalmente ho cominciato dopo un paio di giorni dal seminario a provare alcune delle cose che Marcello ci ha insegnato e il cammino, appena incominciato, è apparso subito più lungo ed impegnativo rispetto anche alle più rosee previsioni, però credo che persone che si alzano alle cinque del mattino, percorrono centinaia di Km, investono senza remore in strumenti, corde, amplificatori, pick up e quant'altro offre la piazza, abbiano passione e volontà da spendere, il che non garantisce il risultato, ma il divertimento si.
Ovviamente è gradito un cortese cenno di adesione (è così che si dice no ...) e soprattutto se questa formula può essere adottata oppure qualcun altro ha ulteriori suggerimeti.
Buona musica
Guglielmo
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Re: seminario di chitarra battente
[26-10-2008]
Caro Guglielmo, mi chiamano Pier Filippo, oppure PFM, come volete.
Rispetto ai compiti a casa mi sembra Mimmo suggerisse di approfondire un solo brano (che potrebbe essere uno di quelli che Marcello ci ha illustrato durante lo stage) valido per tutti.
La tablatura, che Marcello potrebbe scriverci tranquillamente (magari solo le posizioni principali) ce la passerebbe poi, via E mail.
Faccio un esempio:
Tarantella a Maria di Nardò potrebbe esere il campo di prova (ma va bene qualunque altro pezzo) e basterebbe che Marcello ci segnasse le varie posizioni e poi, sentendo il brano, possiamo, con l'ausilio della tablatura, studiarci sopra.
In buona sostanza è il metodo che si usa in numerosi generi musicali (blues, rock, country,ecc.) per
studiare le relative tecniche chitarristiche e approfondire le varie canzoni.
La tablatura, o intavolatura, è un sistema di notazione musicale molto antico , precedente la codificazione di Guido d'Arezzo, che, come accennato anche da Marcello, invece di usare il pentagramma, usa le corde e i tasti della chitarra (nel caso della battente 5 corde).
Mi sembra un soluzione veloce ed efficace per unificare il lavoro.
A quel punto, sullo stesso brano, Marcello potrebbe verificare "lo stato dell'arte" di ciascuno di noi e fare le sue valutazioni di merito.
Che ne pensate e,soprattutto, che ne pensa Marcello?
Saluti
Pier Filippo o PFM
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Re: seminario di chitarra battente
[27-10-2008]
PierFilippo ha capito perfettamente quello che intendevo.
Ognuno di noi percorre il proprio cammino nello studio della battente. Ognuno con i propri limiti, di tempo, di capacità, ecc., ognuno di noi sicuramente con la grande passione che ci anima.
Anch'io sono perfettamente conscio di quanto sia lungo questo cammino...almeno per me!
Allora, fermo restando gli esercizi assegnatici da Marcello che sono la base del nostro lavoro, poter presentare UN SOLO BRANO al prossimo incontro, uguale per tutti e partendo da una base certa (tablatura), darebbe al nostro insegnante la possibilità di ascoltare, correggere e dare indicazioni precise ad ognuno, sui lavori da eseguire per migliorare.
Tutto ciò dedicando pochi minuti ad "allievo".
Penso sia una cosa fattibile ed pratica.
Io comunque sono disponibile a tutte le "soluzioni" e rimanere in contatto e scambiarci lavori ed opinioni, non può che farci bene!
Un abbraccio a tutti,
mimmo
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