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Da: Tiziano 
(Roma)
  il basso acustico
[19-02-2007]  
bungiorno a tutti! chi di voi ha esperienza nell'impiego del basso acustico nella musica popolare? Eventualmente quali strumenti alternativi utilizzare?

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[16]   
Da: Alfonso 
  Re: il basso acustico
[04-12-2007]  
caro Tiziano
eccoti il basso acustico popolare, http://it.youtube.com/watch?v=mD3aT6Y1nmo
credo che sia un bassetto a tre corde (!?), come vedi non viene tastato dalla mano sinistra e viene suonato con l'archetto, altro non so dirti e spero che qualcuno ci dica qualcos'altro

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[17]   
Da: vincenzo 
(assisi)
  Re: il basso acustico
[05-12-2007]  
Penso anch'io, come Avvocatista, che il contrabbasso non c'entri per nulla con la musica popolare.
Il basso l'ho visto realizzare in svariati modi e, non ricordo dove, l'ottenevano con un'anfora, roteata in aria e soffiandoci dentro la nota nella ripresa tra le mani.
Un altro motivo è che il contrabbasso è costoso e, penso, "non alla portata del popolo".

In ogni caso il contrabbasso o bassetto che si vede su youtube non è tastato con la sinistra e, siccome il brano eseguito è in DO le tre corde potrebbero essere accordate DO/SOL/RE oppure DO/SOL/FA.

Inoltre mi sembra un modello del '700 che, se fosse autentico, potrebbe avere un interessante valore.


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[18]   
Da: gianfranco p 
  Re: il basso acustico
[05-12-2007]  
nel film 'Transylvania' (fra l'altro con molta musica) con Asia Argento una scena (breve) è dedicata a due anziane donne che suonano, penso, proprio il bassetto a tre corde. è proprio un duo, percuotono con l'archetto le corde. fra l'altro sembra quasi una tammurriata (una trasbassettata?).
gli strumenti sono a tre corde. fra il violoncello e il contrabbasso come dimensione, la fattura è sicuramente popolare.
la scena è da vedere come il film
Gianfranco P

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[19]   
Da: Alfonso 
  Re: il basso acustico
[06-12-2007]  
questa è un pò OT, ma solo un pò, perchè sempre di basso si tratta solo che non è associato alla musica popolare, avete mai visto un "octobasse" ??

non è un mostro nè uno strumento di fantasia.. esiste, funziona, e viene usato in grosse formazioni concertistiche, certo che quando m elo sono trovato di fronte c'è mancato poco che mi venisse un colpo..

per suonarlo si sale sulla pedana che è un tutt'uno con lo strumento e si agisce su una tastiera posta sulla spalla sinistra della cassa mentre con la destra si impugna l'arco..







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[20]   
Da: alfonso 
  Re: il basso acustico
[16-01-2009]  
caro Tiziano, un amico mi ha mandato la foto del suo bassetto, guarda che bello!!






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[21]   
Da: Quirino 
(Roma-Portuense)
  Re: il basso acustico
[16-01-2009]  
Secondo me l'ideale resta il colascione o calascione.
In situazioni da palco può andare bene il basso acustico, però appunto può andare bene che non significa che è l'ideale.
Con il mio gruppo cmq i bassi li facciano alternativamete o con l'organetto, o con la fisarmonica o con la chitarra classica che se suonata in un certo modo da discreti risultati. Resta cmq il fatto che l'ottimo a mio avviso è il calascione, che però è costoso e di difficile reperibilità.
Io ho visto anche usare il violoncello suoanto sensa arco, che a mio gusto da risultati migliori del contrabbasso.

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[22]   
Da: Pier Filippo Melchiorre 
(Ascoli Piceno)
  Re: il basso acustico
[16-01-2009]  
Credo di averlo già detto in un'altro
topic, nel caso lo ripeto.
Il bassetto a tre corde è stato molto usato
(almeno fino agli anni 60') nella musica popolare marchigiana.
Nell'ascolano viene chiamato rebbeco' (da ribeca).
Viene quasi sempre suonato spesso non tastando le corde
ma suonandole a vuoto con l'archetto in una sorta di basso
continuo (probabilmente tecnica derivante dal periodo barocco)
insieme con organetto e tamburello.
Debbo dire che l'esemplare che ho visionato (costruito nella
fine dell'800 da un falegname/liutaio locale) è lievemente più
grande di un violoncello e con un puntale in ferro
molto lungo per poter essere suonato in piedi.
Il suonatore, che non tasta le corde, lo tiene fermo con la mano
sulla spalla e non sul manico.
Ho anche delle foto ma non riesco ad inserirle.


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[23]   
Da: alfonso 
  Re: il basso acustico
[16-01-2009]  
"...Secondo me l'ideale resta il colascione o calascione..."

Quirì, e dipende, se nel territorio del mio amico s'è radicato il bassetto, magari per due secoli, non possiamo dire che hanno fatto una cosa "non ideale".., dipende..

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[24]   
Da: alfonso 
  Re: il basso acustico
[23-01-2009]  
sempre per la cronaca vi copincollo quanto mi manda a dire un amico, riferito all'uso del basso acustico nelle vali bresciane

"...l’accompagnamento basso veniva fatto, in mancanza di cavallo come dice il
proverbio, anche con il tamburo a frizione, da noi chiamato zum zum;
naturalmente era uno strumento snobbato dai suonatori tradizionali che avevano
a disposizione vari suonatori di basso.
Il basso in uso è a tre corde però anche Gasparo da Salò, nel millecinquecento, ha costruito un basso a tre corde usato poi per la musica colta.
Le corde che noi usiamo sono in budello animale.
Le dimensioni del basso vanno grosso modo dal violoncello al contrabasso.."

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[25]   
Da: Giancarlo 
(Molise)
  Re: il basso acustico
[23-01-2009]  
Il tamburo a frizione nel bresciano? In che periodo?
...Ho sempre considerato il Bufù o putipù o caccavella, tipico strumento dell'area osco-sannita-lucana!!
Mi piacerebbe avere qualche riferimento in più!

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[26]   
Da: Tiziano 
(Ostia)
  Re: il basso acustico
[25-01-2009]  
Infatti la cosa mi lascia sbalordito, ma credo che come si muovevano i contadini, i pastori, i mercanti e quant'altro posso credere che al loro seguito andavano i rispettivi strumenti.

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[27]   
Da: Alfonso 
  Re: il basso acustico
[25-01-2009]  
ragà, se nelle valli bresciane era radicato l'uso della battente vi stupisce che usavano pure il putipù ?!?

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[28]   
Da: Pier Filippo Melchiorre 
(Ascoli Piceno)
  Re: il basso acustico
[25-01-2009]  
Alfò mi citi la documentazione
in base alla quale affermi che nelle
valli bresciane era radicato l'uso della battente
a livello popolare.
Pie Filippo

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[29]   
Da: Giancarlo 
(Molise)
  Re: il basso acustico
[25-01-2009]  
Non mi maraviglia tantissimo il fatto in se, piuttosto il non averne mai trovato traccia o menzione nel corso degli anni.
Sarei davvero sorpreso di trovare una qualche attestazione storica, fotografica o scritta, risalente ad un periodo sufficiente ad attestarne un uso autocnono e non d'importazione più o meno recente!
Davvero: sarei molto curioso e ringrazio anticipatamente chi volesse comunicarmi eventuali fonti!
(Chiaramente sto parlando del Bufù!)
Saluti, giancarlo.

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[30]   
Da: Alfonso 
  Re: il basso acustico
[25-01-2009]  
caro Pierfi,

la cosa è anche per me una novità, per ora la mia fonte principale è una persona affidabile e competente per lunga pratica quotidiana nel mondo delle tradizioni e della musica popolare e che, oltre a inviarmi un estratto della relazione di un ricercatore (e suonatore) locale, me ne conferma la veridicità in quanto ha collaborato lui stesso alla ricerca

purtropppo non ho ancora avuto tempo di occuparmi a fondo della cosa ma i contatti che ho avuto mi hanno convinto a programmare un viaggetto in quel di Brescia, non so quando ma ci andrò, e sono certo che non sarà un viaggio a vuoto

se poi sei di quelli che credono che una cosa esiste solo perchè c'è un libro che ne parla, o peggio, che una cosa non esiste perchè non c'è un libro che ne parla, allora è inutile che discutiamo, ma ti faccio troppo sveglio per pensare che tu appartenga a questa categoria

dobbiamo solo pazientare un pò e quando avrò approfondito la cosa sarete i primi a saperlo, a meno che nel frattempo qualcuno non mi preceda,

ma a questo punto, conscio della mia totale lacuna dal punto di vista musicale, propongo di creare una "commissione" che si rechi in loco per una indagine, come si dice.. sul territorio!

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