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Costruttori di flauti di canna.
[06-07-2007]
Vogliamo provare a fare un censimento dei costruttori di flauti di canna, magari per Regione?
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[1671] |
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Re: Costruttori di flauti di canna.
[19-03-2013]
Salve, spero di essere più chiaro! Perdonate il mio essere poco esaustivo nello spiegare le "precisazioni" delle quali ho scritto precedentemente!
Supponendo che le dimensioni della finestrella di entrambi i friscaletti, dell'immagine precedente, siano 5x7 mm (ogni costruttore adotta la misura, secondo il suo modo di suonare "ideale". Ovviamente, tali dimensioni, dipendono, sommariamente, dal diametro della canna!); che entrambe le canne siano dello stesso diametro (interno ed esterno); che entrambi i friscaletti "abbiano i fori digitali dello stesso diametro" e la stessa lunghezza del canale d'insufflazione (insomma, hanno tutto uguale, tranne le dimensioni della "purtedda", "finistredda"!). Il friscaletto di destra (lato lungo parallelo alla lunghezza longitudinale del flauto), rispetto a quello di sinistra avrà:
- un volume complessivo maggiore (tale differenza d'intensità è udibile molto bene eseguendo le note gravi)
- un consumo di aria maggiore
- un timbro leggermente più "ovattato" (il timbro dipende da molti fattori, ovviamente!)
- una difficoltà maggiore nel suonarlo
- una ditegiatura differente per quanto riguarda alcune note
- una "distanza" maggiore dal flauto dolce ("sa meno di flauto dolce"!!!!).
Un saluto a tutti
Angelo
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[1674] |
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Re: Costruttori di flauti di canna.
[19-03-2013]
dato che non mi conoscete, vi dico subito che sono un tradizionalista accanito, in quanto nella prassi costruttiva tradizionale le misure non esistono! nel senso che vanno costruiti a occhio di sana pianta, così come impone la vera tradizione orale. come gli anziani costruttori semi-analfabeti, nemmeno io ho mai costruito uno strumento prendendo misure standard in millimetri o in centimetri come fanno i moderni costruttori di friscaletti. adesso sta a voi l'abilità. nelle due pagine precedenti ho già spiegato l'impostazione del doppio flauto e avete anche le foto. non vorrei sembrare arrogante, né tanto meno un retrogrado anti-progressista, ma solo un portatore di una tradizione così come mi è stata tramandata. da premettere che nonostante non abbia mai dato importanza alle misure, riesco a costruire doppi flauti che, oltre ad essere accordati "ad orecchio", vengono anche intonati con l'accordatore, a differenza del mio maestro che, non conoscendo la musica, li fa accordatissimi ma fuori intonazione.
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[1676] |
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Re: Costruttori di flauti di canna.
[19-03-2013]
ciao Salvatore, la tua domanda è lecita e mi sento obbligato a risponderti.
è difficile da spiegare, ma cercherò di farlo...
mettiamo caso io costruisco un normale friscaletto così su due piedi, a occhio. non ho con me nè l'accordatore, nè alcun strumento musicale già tarato di riferimento. io non ho idea di quale sia la nota prodotta dal friscaletto in assenza di fori, ma proseguo lo stesso e realizzo questi ultimi, posizionandoli sempre a occhio e regolandoli affidandomi alla sensibilità del mio orecchio. se si ha un buon orecchio tale da regolare in maniera abbastanza approssimativa l'altezza di ogni singolo suono, a quel punto si ha un friscaletto la cui tonalità:
- può rimanere sconosciuta
- potrebbe trattarsi di una nota alterata (diesis o bemolle)
- addirittura il suono non potrebbe neanche corrispondere ad una nota esattamente tarata ( nel senso di calante o di crescente)
ma nonostante tutto la scala intonata dal friscaletto è orecchiabile e capace di produrre melodie, nelle quali gli intervalli tra le note sono esatti.
quindi il friscaletto è accordato, ma è fuori intonazione
con il doppio flauto è la stessa cosa. purtroppo una volta era cosi...oggi per fortuna abbiamo gli accordatori, oltre ad essere alfabetizzati e a conoscere almeno un minimo di teoria musicale. riguardo ad ignorare le misure, confermo ancora una volta. mai prese delle misure in vita mia, ti posso confermare che una volta scelta a tuo piacere la lunghezza della canna più lunga (a cui corrisponderà una precisa nota), l'altra canna deve essere più corta di 1 o 2 dita e tramite lo squarcio si accordano alla distanza di terza. è inutile ripetere tutto il resto, l'ho già scritto precedentemente...non penso di essere
poi così tanto misterioso, il fattore determinante è che la miglior cosa da fare prima di cimentarsi nella costruzione del doppio è cominciare ad ascoltare il suo suono e i suoi repertori e dopo imparare a suonarlo. solo così si può comprendere meglio questo strumento e accedere alla costruzione. purtroppo il suo suono non è conosciuto ed è assente nello strumentario dei gruppi di musica popolare. al massimo ci sono le raccolte discografiche di natura etnomusicologica anche se il numero delle registrazioni è esiguo. si dovrebbe far qualcosa per promuovere questo strumento. purtroppo in sicilia ci sono varie persone speculatrici che stanno promuovendo l'uso di un tipo di doppio flauto, avente la stessa diteggiatura della zampogna a paro, che a mio avviso non è mai esistito nella zona di messina uno strumento del genere, mah...
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[1679] |
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Re: Costruttori di flauti di canna.
[20-03-2013]
Caro Giuseppe, non puoi immaginare quanto mi farebbe piacere sabato fare un salto a Castell'Umberto e visitare la Mostra sull'artigianato nonchè la Tua dimostrazione ma, mi è materialmente impossibile... ho già altri "improrogabili" impegni che purtroppo non me lo consentono ma, chissà in futuro che non ci siano altre occasioni e che possa parteciparvi, mi dispiace. Ti ringrazio per aver capito la mia curiosità e, per quanto riguarda il mio primo friscalettu decente, è stato un 7+2 successivamente il 6+1 che ho costruito senza avere le nozioni giuste per farlo correttamente in quanto c'era una "particolarità" che mi ha svelato Giancarlo Petti, che ringrazio e ora ho le giuste cognizioni per poterli fare entrambi correttamente. Sono anche uno sperimentatore (dilettante...) ho fatto alcune Quenas, alcuni flauti traversi in bamboo, un paio di flauti di Pan e ho provato a realizzare un friscalettu 7+2 traverso con una buona riuscita, a proposito, ti risulta che nel messinese fosse usato un flauto (Friscalettu) traverso dai gruppi folkloristici? O hai notizia di qualche costruttore che ancora li fà? Mi farebbe piacere saperlo. Ho suonato per qualche anno il flauto traverso nella banda del mio paese e la musica in genere è sempre stata la colonna sonora della mia vita. Ti auguro una buona riuscita della Tua dimostrazione e tutto il bene di questo mondo, saluti Salvatore.
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[1680] |
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Re: Costruttori di flauti di canna.
[20-03-2013]
ciao Salvatore,
sono sorpreso e allo stesso tempo elettrizzato per questa domanda che mi hai fatto...per quanto riguarda i gruppi folkloristici non ne so niente purtroppo, ma il flauto traverso di canna " u frautu i ciancu" era fino agli anni '50 uno strumento agro-pastorale molto diffuso nel messinese, con 6 fori anteriori e 1 posteriore. Purtroppo è da ritenersi estinto, ma per fortuna sono venuto alla conoscenza dell'esistenza di questo strumento prima tramite varie testimonianze generiche, e infine dalla testimonianza diretta di De Salvo, che ha confermato in passato la presenza di questo strumento, del tutto indipendente da altre forme di flauto (nel senso che chi sapeva suonare e costruire un traverso non era necessariamente capace di suonare un friscaletto e viceversa). La cosa più emozionante è che sono riuscito a rifarglielo costruire dopo più di mezzo secolo, facendolo riaffiorare dalla memoria. la cosa brutta è che non riesce più a suonarlo, ma dato che si ricorda perfettamente come era fatto esteticamente, ha fornito un importante contributo per la ricerca. Grazie a questa importante svolta, un ragazzo catanese, Giorgio Maltese, è riuscito ad imparare a suonarlo e a costruirlo, cominciando prima ad apprendere alcune suonate registrate, fatte da De Salvo con un clarinetto di canna 6+1 appunto. quindi come attuale costruttore per adesso conosco lui, ma mi piacerebbe scoprire se nella provincia di Messina ci sia ancora qualcuno...
Ritornando al tuo discorso, complimenti per il tuo operato, e ti confesso di provare un recente interesse per il 6+1, in quanto un tempo era diffuso anche nel messinese, anzi il primo friscalettaro del primo gruppo folk messinese della storia suonava il 6+1! ho tentato di costruirlo seguendo le indicazioni di un signore di Giampilieri (tra l'altro suonatore di doppio flauto) il cui padre li costruiva, ma invano, a causa dei molti dubbi sulla scala e le posizioni digitali.
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