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LEGNI
[16-05-2008]
chi conosce la tuya ?
la tuya viene spesso usata come legna da ardere e invece è un legno bellissimo, durissimo e odoroso, poco resinoso rispetto alle altre conifere (credo che sia una conifera), la sua radica poi è veramente bellissima tanto che viene usata per fare piccoli gioielli in legno e per decorare e nobilitare tanti oggetti
se avete bisogno di legni particolari e non li trovate nelle segherie potete dare un'occhiata qui http://www.riwoods.com/quotazionilegni.asp , ci sono stato un paio di anni fa e posso dire che il proprietario è molto gentile, se venite in treno da Milano siccome la ditta è a circa 1 km dalla stazione se può vi viene volentieri a prendere alla stazione ferroviaria,
e se non vi passa nemmeno per la testa di andarci potete scegliere il legno sul sito e farvelo spedire tranquillamente a casa, se si tratta di materiale già pronto (con pagamento tramite bonifico online) in 4 giorni dall'ordine vi arriva comodamente in braccio, l'unica cosa è che dovete fare un ordine minimo di 150 euro
io l'ho usata per farci i sonagli di legno per un tamburello che potete vedere qui http://www.alfonsotoscano.it/forum/Subject.asp?S_ID=483&H_ID=36&pageid=2&show=1
per chi fosse in possesso di altre informazione (foto, carattersitiche) sulla tuya vi prego di contribuire perchè non sono riuscito a trovare niente su questo legno, le uniche informazioni che ho le ho desunte dall'uso di alcuni pezzi di tuya raccolti qui e là
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Re: LEGNI
[16-05-2008]
Alfonso scrive: "per chi fosse in possesso di altre informazione (foto, carattersitiche) sulla tuya vi prego di contribuire perchè non sono riuscito a trovare niente su questo legno, le uniche informazioni che ho le ho desunte dall'uso di alcuni pezzi di tuya raccolti qui e là..."
Io conosco le tuie, perchè una mia quasi vicina di casa ne ha; lei ha una villa, tutta circondata da tuie.
L'Irpino ed io ancora ridiamo dicendo "Le mie tuie!" perchè, in occasione di un grosso incidente stradale vicino casa sua, lei fu intervistata e sul giornale, con quella frase, lei si piangeva... le sue tuie rimaste coinvolte!
Però, non essendo una botanica, non ne so niente; so solo quello che si può evincere da Google se digiti non tuya, ma o TUIA all'italiana, o THUJA o anche TUJA, cioè senza la "Y". Allora ti dicono che è un a Cupressacea, di dove è originaria, quanto cresce, le varie specie, ci sono le foto, ecc.
Ciao!
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Re: LEGNI
[17-05-2008]
http://it.wikipedia.org/wiki/Thuja
La Tuia è un genere appartenente alla famiglia delle Cupressaceae.
Il nome del genere deriva dal greco thyia (= incenso) per il caratteristico odore del legno.
Il genere Thuja comprende specie arboree e arbustive sempreverdi, di grandi dimensioni (possono arrivare a 60 m di altezza); hanno fusto rastremato, chioma conica, corteccia fessurata colore rosso cannella, rametti leggermente appiattiti, foglie ridotte a scaglie, frutti legnosi (coni), lunghi 1-2 cm.
Alcune specie vengono utilizzate come piante ornamentali come la Thuja occidentalis e la Thuja orientalis, albero o arbusto con altezza tra 1 e 8 m mentre nel paese d'origine presenta forme arboree alte fino a 20 m, con rametti leggermente appiattiti, identici su ambo le facce, disposti sullo stesso piano a formare delle strutture ventagliformi disposte verticalmente o obbliquamente, i corpi fruttiferi rosso-brunastri lunghi circa 1,5 cm, hanno poche squame arricciate all'apice; la Thuja plicata, grande albero sempreverde alto fino a 30 m, corteccia dei rami fibrosa di colore rosso-brunastro o grigiastro, ...
Metodi di coltivazione - Richiedono esposizione a medio-sole, terreno acido, sporadiche concimazioni organiche, non gradiscono interventi drastici di potatura. Si moltiplicano per talea, margotta o con la semina
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Re: LEGNI
[17-05-2008]
Generalità: genere costituito da una decina di alberi sempreverdi, a crescita abbastanza rapida e può raggiungere i 10-15 metri di altezza; il fusto eretto porta una chioma piramidale o allungata, a forma di fiamma; la corteccia è color bruno-arancio, negli esemplari di alcuni anni tende a rompersi in scaglie che lasciano profonde rugosità sulla superficie. Le foglie sono piccole, molto fitte, a forma di scaglie, molto simili a quelle del cipresso; sono di colore verde scuro intenso, in alcune specie divengono giallastre in inverno. La pianta produce piccole pigne tondeggianti, divise in settori piatti, al centro di ognuno dei quali è presente una protuberanza appuntita; sono di colore nero-blu, o verde chiaro, leggermente pruinose, prima di rompersi per liberare i piccoli semi divengono marroni. Queste conifere vengono molto utilizzate nei giardini, sia come esemplari singoli, sia per formare siepi impenetrabili. Ne esistono anche a sviluppo nano.
Parassiti e malattie: teme l'attacco di acari e afidi, abbastanza difficili da debellare vista la particolare forma delle foglie. Le tuie temono anche il colpo di fuoco batterico, come molte altre cupressacee, che si cura con difficoltà, si manifesta con macchie giallastre di parte della chioma, che divengono progressivamente marroni per poi perdere completamente le foglie.
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Re: LEGNI
[17-05-2008]
qui:
http://www.m2guitars.com/legni.htm
vi sono vari legni usati per parti di chitarre (non battenti, intendiamoci...); tra questi legni c'è anche la thuja (radica), Thuja plicata
Peso Specifico: 320-420 kg/m³ usata per fare il Top.
Quest'altro signore fa gli intarsi delle chitarre in radica di thuja (Tutti gli intarsi sono eseguiti a mano con le seguenti essenze: mogano kaya, cipresso, palissandro indiano, ebano indiano, acero e radica di thuja; Tavola: Abete rosso massello; Fasce: Cipresso massello;Fondo: Cipresso massello;Manico: Cedrella odorosa;Tastiera: Ebano indiano ) Non sono chitarre battenti, però...
http://www.marcogiaccaria.it/ca/
Il costruttore di ... coltelli frapagan ha invece un listino prezzi, tra cui figura anche la radica di thuya:
CAD. RADICA TUYA * 40 X 40 X 115, LIT. 30.000
Qui, in Minima Musicalia, Giacomo Andreola che costruisce flauti parla di vari tipi di legni, tra cui il "nostro":
C'è anche la radica di tuja, (più marrone - l'avrete vista in tanti rivestimenti di lusso) ma io l'ho trovata troppo porosa. La radica, non avendo venature, non è soggetta a curvature nel tempo, è leggera e facile da lavorare. Purtroppo non è molto compatta, ma a quest’inconveniente ho trovato una soluzione.
http://heinrichvontrotta.blogspot.com/2005/09/giacomo-andreola-da-u n-pezzo-di-legno.html
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Re: LEGNI
[17-05-2008]
di Lauro Barcellini, top flat in radica di Tuja, predisposta per ponte fisso, "il legno è stupendo e si vede benissimo nei semilavorati" sono i commenti del pubblico:
Tra tutte le specie di thuja, un merito speciale va alla thuja plicata detta anche cedro rosso o western red cedar: questo legno è stato desiderato avidamente da chitarristi e liutai da varie decade. Fu introdotto per prima volta per il bisogno di trovare legno per tavole piu accessibile e a minor prezzo che l'abete.È più leggero e piu molle dell'abete e si distingue nel produrre un suono brillante ed esplosivo. La Tavola Armonica della chitarra flamenco, per es., è fatta anche in Thuja Plicata , (anche se si dovrà attendere il XIX° sec.), che dona alla chitarra un suono molto pastoso, un suono molto dolce, che si addice ad ambienti ristretti ed intimi. Esso è estremamente lento nella crescita e con le venature regolari e fittissime.
Come arrivò questa specifica thuja ad essere adoperata nelle botteghe dei liutai?
"I Maestri della Chitarra" scrive che :
...siamo nel periodo del dopoguerra e le ristrettezze economiche si riflettono nell'impossibilità di ottenere buoni legni; è proprio la scarsità del buon Cedro dell'America Centrale (nome scientifico Cedrela Odoratta) usato tradizionalmente da oltre 300 anni per varie parti della chitarra, a spingere il giovane José III Ramirez (madrileno, discendente di una famiglia liutaria Levantina) a cercare nuovi materiali. Scopre la Thuja Plicata:un sempreverde che però non somiglia ai cedri, bensì all'abete tedesco. Con tale legno si costruiscono normalmente pasta di legno per le cartiere e l'imballaggio, nonchè le matite. Adesso è usato tradizionalmente per le casse di risonanza degli strumenti.
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Re: LEGNI
[18-05-2008]
Lo Zebrano è forte; resiste all'urto. Vi si fanno soprattutto mobili, specie le impiallacciature, piccoli oggetti.
Purtroppo, in arredamento, molto zebrano viene venduto come vero legno, che è uno sbattimento tagliarlo, ma è in realtà legno ricomposto quindi usano solo legno pitturato da zebrano, ma evidentemente questo non è un trucco in cui possano cascare i liutai... Ecco cosa afferma un'azienda presente sul mercato legno e che produce pannelli in oltre 60 essenze legnose:
<Qui in Italia periodicamente alcune essenze cadono nel dimenticatoi per poi venir fuori ciclicamente dopo un po' di anni.
Lo zebrano sta vivendo un piccolo revival; è un legno che a me personalmente piace ma che presenta problemi nella lavorazione dovuti ad una ignoranza diffusa da parte dell'acquirente.
Chi pensa allo zebrano pensa a delle belle righe parallele alternate nel colore. Se pensate che la natura produca in serie sbagliate.
Ottenere un perfetto rigato in fase di tranciatura è molto difficile e pensare che dalla lavorazione di un tronco esca solo un rigato dritto è sbagliato. Lo Zebrano è un'essenza mediamente costosa e il fatto che venga ricercato perfettamente rigato (per i mobili) ne fa salire sicuramente il prezzo.>
SE NON MI SBAGLIO (devo ancora verificare), si chiama anche Zingana, Zebrano, Zebrawood, Allen ele e proviene dal Cameroun (almeno una delle specie), comunque è esotico, questo lo scrivo perchè può favorire le ricerche su Internet.
da hobbyland costa così: prezzo IVA esclusa € 6,63 al KG -prezzo IVA compresa: € 7,95 al KG
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Re: LEGNI
[18-05-2008]
Non so se il cavaliere, oltre al pavimento in thuja (e al cappotto affettuosamente auguratogli da Tiziano), abbia anche questo pavimento in zebrano, ma io vi allego la piccola foto:
Sono molto di moda ultimamente, in bagno, i legni dalle tonalità calde, mielate e dalle venature marcate e regolari.Molti produttori propongono quindi lo zebrano, dalla caratteristica venatura parallela. Chissà se chi ha un pavimento e cappotto in thuja c....herà in un bagno in zebrano... comunque eccolo:
...ma lasciamo stare l'arredamento e avviciniamoci alla liuteria; un sito di chitarre, sempre non battenti, of course!, Saldaneri Guitars, dice che, per il corpo, usa anche legni esotici come lo zebrano:
Un signore si è autocostruito un basso in zebrano e commenta: "Io ho usato lo zebrano per una tastiera,come lavorazione non mi è sembrato tanto differente dal mogano,solo che è un pò più duro...Lungo le venature ha poca resistenza,e se si fa forza rischia di rompersi ma basta utilizzarlo in maniera adeguata e non si hanno problemi..." Un altro, ha usato Zebrano per il top, ontano per il corpo, tutto il resto wengè; a un amico che gli chiedeva se aveva fatto un mutuo per comprare quel legno, ha risposto che si è trattato di una botta di culo, perchè un falegname vicino aveva una cinquantina di chili di zebrano alto 2cm di cui voleva disfarsi e il costruttore si è offerto: "...guarda, te lo butto via io.." Ecco il suo basso:
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Re: LEGNI
[18-05-2008]
A proposito del basso Biarnel le cui foto ho postato prima, a questo link si possono anche guardare le fasi di lavorazione:
http://www.biarnel.com/liuteria/iter/iter.html
Altri commenti sull'uso di zebrano in liuteria rubacchiati qua e là:
zebrano, caratteristiche, lavorabilità:
"..puzza di parmigiano ...ehehehe... E' un po', durino, compatto ma con pori aperti abbastanza. Tende un po' troppo a schiantarsi con la fresa, a qualsiuasi velocità! il problema è che c'è poca coesione fra le fibre del legno. Niente di intrattabile, basta qualche accorgimento. Certo non è mogano o ontano."
E invece qui c'è qualcuno che sconsiglia lo zebrano per una tavola armonica:
"Abete, cedro, sitka, sono tutti legni con caratteristiche fisiche (pur con le dovute differenze) di grande rigidità in rapporto ad una estrema leggerezza (440 kg circa), sono legni che con poca massa raggiungono resistenze molto elevate alla tensione delle corde, con il risultato di convertire molto efficacemente l'energia delle corde.
Lo zebrano è molto più pesante (760 kg circa), quindi molto più massivo e tendente ad "assorbire" l'energia delle corde , dati sull'elasticità dello zebrano non ne ho trovati...... mi sembra, inoltre, che non abbia una grande coesione fra le fibre, come si comporterà una volta portato a spessori molto sottili? Non vorrei che si frantumasse al primo tiro di corde....... Quanto a capire la timbrica .....per me è impossibile avere un idea preventiva.Purtroppo lo zebrano è inoltre un legno "scoperto" da poco commercialmente, ora va molto di moda nell'arredo, ma fino a pochi anni fa , dico la verità, manco ne avevo sentito parlare..... per cui ancora più difficile trovare dati. ...l'uso di un'essenza leggera e rigida è senza'altro più vantaggiosa per la realizzazione di una tavola armonica in termini di potenza e di equilibrio sonoro. Certo che se si cercano timbri particolari il mio discorso perde significato. ...non consiglierei ad un amico di usare lo zebrano per la realizzazione di un piano armonico...le fibre dello zebrano, non essendo particolarmente fitte, omogenee e compatte, penso non siano il massimo come trasmettitori di vibrazioni.
Ho letto che potremmo considerarlo come un cuginastro del palissandro più grezzo, nella costruzione di fasce e fondo... quindi a spannacce se eviterei di fare una tavola armonica in palissandro, di conseguenza lo zebrano lo lasciamo dove sta ..."
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