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Proposta di salvaguardia della CP/MP
[27-04-2007]
Sono mesi che rimugino su quest'argomento e, francamente, questa è l'unica strada che vedo come percorribile.
Premessa:
(Tratta da: Globalizzazione e difesa delle eco-culture tradizionali. Anche l'Italia invitata dall'UNESCO di Salvatore Villani)
"...L'UNESCO è promotrice di una Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.
Il testo di questa convenzione, ..., è stato redatto il 17 ottobre 2003 a Parigi, durante la XXXII sessione dell'UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura), ed è scaturito dalla ferma volontà di considerare ‘la profonda interdipendenza fra il patrimonio culturale immateriale e il patrimonio culturale materiale e i beni naturali', e quindi dalla volontà di salvaguardare per le future generazioni, non solo le Piramidi d'Egitto o la Grande Muraglia cinese, ma anche il Palio di Siena o il teatro dei Pupi.
All'Art. 2 punto 1 troviamo la definizione di bene immateriale:
"Per ‘patrimonio culturale immateriale' s'intendono le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how - come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi - che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale.
Questo patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e dà loro un senso d'identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana.
Ai fini della presente Convenzione, si terrà conto di tale patrimonio culturale immateriale unicamente nella misura in cui è compatibile con gli strumenti esistenti in materia di diritti umani e con le esigenze di rispetto reciproco fra comunità, gruppi e individui nonché di sviluppo sostenibile".
Al punto 2, vengono indicati i settori in cui si manifesta il "patrimonio culturale immateriale":
"a) tradizioni ed espressioni orali, ivi compreso il linguaggio, in quanto veicolo del patrimonio culturale immateriale;
b) le arti dello spettacolo;
c) le consuetudini sociali, gli eventi rituali e festivi;
d) le cognizioni e le prassi relative alla natura e all'universo;
e) l'artigianato tradizionale".
Dal 17 ottobre 2003, quarantasette Stati sono parti di questa Convenzione, ultima in ordine l'Albania, che l'ha ratificata il 20 aprile 2006.
L'Italia, purtroppo, non si è ancora decisa a ratificare la Convenzione, ma sembra aver recepito l'invito dell'UNESCO a prendere in considerazione la proposta, e alla fine del 2006, Francesco Rutelli, in qualità di Ministro per i Beni e le Attività Culturali, si è adoperato per creare un'apposita commissione di esperti, presieduta da Paolo Apolito, docente di Antropologia Culturale nelle Università di Salerno e Roma 3.
Sarà questa commissione che dovrà redigere, come richiesto dall'UNESCO, le due liste del patrimonio immateriale italiano: una lista rappresentativa del patrimonio immateriale e una seconda che include le espressione culturali la cui salvaguardia è considerata come urgente e quindi da "finanziare"."
Proposta:
1. Seguire le attività della Commissione che dovrà redigere le liste del patrimonio immateriale italiano, magari aprendo sul portale AlfonsoToscano e su altri forum, una apposita sezione.
2. Pubblicarne gli atti
3. Supportare i Membri della Commissione nella loro difficile opera di selezione
4. Far sentire la nostra "vicinanza" ai membri della Commissione.
5. Coinvolgere in questa attività di monitoraggio e di supporto il più ampio numero di soggetti. Es. Altri forum, esperti, studiosi, case editrici, PA locale, ecc..
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Re: Proposta di salvaguardia della CP/MP
[27-04-2007]
Premesso che:
- di solito diffido fortemente delle istituzioni;
- il fatto che sia Francesco Rutelli, in qualità di Ministro per i Beni e le Attività Culturali a creare un'apposita commissione di esperti, non contribuisce ad aumentare il mio livello di fiducia, poichè ritengo che nessun politico che accetti di rappresentare il tardo-capitalismo possa esserne degno;
- diffido di ogni governo (seppur di centrosinistra) o movimento che non solo non s’impegni nella lotta contro il capitalismo, lo stato, l'economicismo e la competitività, ma accetti ed avvalli i giochi che si decidono altrove, nella dittatura del finanziario e accetti che il sapere e l'attività creativa siano alienati, sottoposti al dominio e all'espropriazione, succhiati dentro il processo di produzione; accettino che l'educazione, ridotta a lavoro, continui ad essere deprimente avviamento al conformismo.
Ma altresì considerato che:
- I discorsi massimalisti dei fancaxxisti “rivoluzionari da salotto”come me che, partendo da una proposta concreta avanzata “qui ed ora”, scantonano OT e si perdono sui massimi sistemi, sono una scusa ben modesta per cambiare tutto (a chiacchiere) lasciando tutto così com’è;
- Popper distingue due atteggiamenti nel risolvere i problemi: meccanico a spizzico (piccole correzioni di particolari aspetti ) e olistico o utopistico (riplasmare l’intera società), ma (pur andando le mie simpatie teoriche al secondo atteggiamento) la rivoluzione non è programmata per domani mattina;
- Non ci si deve consegnare alla rassegnazione, alla rimozione cinica di chi critica e poi chiude gli occhi nell'assoluta passività;
Ma soprattutto sottolineato che:
- Stimo sia Salvatore Villani che ho conosciuto di persona e visto all’opera, sia Avvocatista,
che avanza questa proposta
RISPONDO:
IO CI STO, nel mio piccolo, per quel che so e posso, a far sentire la mia "vicinanza" e a coinvolgere altri forum e individualità.
(...E non potevo scrivere solo queste ultime due righe, facendo risparmiare tempo alla gente? Sì, potevo... Ma non l’ho fatto)
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Re: Proposta di salvaguardia della CP/MP
[19-09-2007]
Si è concluso il 13 settembre 2007 l’iter parlamentare della legge di ratifica della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale adottata a Parigi il 17 ottobre 2003 dalla Conferenza Generale dell’UNESCO ed entrata in vigore il 20 aprile 2006.
Anche l’Italia potrà ora partecipare all’Assemblea Generale degli Stati Membri ed alle elezioni del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, il cui ultimo incontro, recentemente svoltosi a Tokio (3 -7 settembre 2007), ha stabilito che le prime iscrizioni sulla Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, nonché su quella del patrimonio immateriale che necessita di salvaguardia urgente, avranno luogo a settembre del 2009.
L’Italia potrà anche presentare, a partire dal 2008, eventuali candidature di tradizioni, espressioni orali, riti, spettacoli folcloristici per le nuove iscrizioni.
Due alte espressioni della tradizione culturale popolare italiana, l’Opera dei Pupi Siciliani e il Canto a tenores dei pastori del centro della Sardegna, che avevano già ricevuto il titolo di Capolavori del patrimonio immateriale dell’umanità, proclamati dall’UNESCO tra il 2001 e il 2005 prima che la Convenzione entrasse in vigore, saranno automaticamente incorporate nella Lista così come previsto dalla Convenzione stessa.
La ratifica della Convenzione consentirà al nostro paese di giocare il ruolo che tradizioni ed espressioni orali e linguistiche, arti legate allo spettacolo, usi sociali, rituali e situazioni festive, conoscenze e pratiche che concernono le natura e l’universo, tecniche tradizionali dell’artigianato attribuiscono ad esso sulla scena mondiale.
L’Italia è lo Stato più rappresentato nella Lista del patrimonio culturale e naturale dell’Umanità.
La possibilità di prendere parte attiva all’impegno dell’UNESCO nel settore del patrimonio intangibile sicuramente consentirà parimenti a molti beni del patrimonio immateriale italiano di trovare degna collocazione in questo ambito dell’attività dell’UNESCO.
Fonte: Ufficio stampa Unesco
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Re: Proposta di salvaguardia della CP/MP
[20-09-2007]
Cari amici,
l'operazione che l'Associazione Totarella ha concepito, con la collaborazione del Tempio della danza colta italiana ed il supporto di tanti amici, è solo l'inizio di una operazione a più ampio respiro che mira a 4 obiettivi principali:
1. far capire che la tradizione orale è un patrimonio di inestimabile valore, non solo da un punto di vista antropologico, ma anche scientifico. In altre parole, che non è solo "cultura alternativa", come diceva il grande Gianni Bosio, ma è Cultura a tutti gli effetti.
2. far capire che la tradizione orale non si può commercializzare;
3. far capire che solo la conoscenza SERIA della musica del canto e della danza tradizionale può costituire la base per fare innovazione SERIA;
4. che la tradizione orale può costituire anche un motivo di sviluppo per le aree del Paese che oggi vivono situazioni di disagio socio economico.
Per questo motivo, come ho già detto in precedenza, saranno benvenuti tutti coloro i quali contribuiranno a far si che questo sogno abbia un seguito.
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