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Da: Barbara Rocchi 
  La distanza fra i tasti di un due bassi
[24-05-2012]  
Apro questo topic prendendo spunto dagli interventi n° 45 e 46 del topic Organetti Gallery.
Premesso che non sono un'esperta (e datemelo un po' di tempo, no?) provo a buttar giù le idee che mi sono fatta in proposito. Mi piacerebbe scambiare qui pensieri e opinioni con voi, e vedere che cosa ne viene fuori...

Sarà capitato anche a qualcuno di voi organettari di notare che la distanza dei due tasti dei "ddu' bbotte" non è standard. E se proprio andiamo a vedere, neanche le dimensioni di questi organetti sono sempre uguali.
Nel mio due bassi la distanza fra i due tasti in questione è di 7 cm (misura presa dal centro di un tasto all'altro), e per farli suonare si usano l'indice ed il mignolo.
Ci sono poi alcuni due bassi di dimensioni ridotte (e volutamente non prendo in considerazione i due bassi "in prima", alti come una penna Bic), dove questa distanza è necessariamente minore e si suonano con l'indice e l'anulare.

Ci sono poi gli organetti a 4 bassi dove, in genere, i primi due tasti in alto che si suonano con l'indice ed il medio, corrispondono proprio ai due tasti del 2 bassi (scusate il gioco di parole).
Dico "in genere" perché a me è capitato di provare a suonare un 4 bassi dove i tasti corrispondenti ai tasti del 2 bassi erano il primo ed il terzo, e si suonavano con l'indice ed il l'anulare.

Inoltre dagli ultimi interventi su "organetto gallery", c'è la foto di un due bassi con i tasti molto ravvicinati (post n° 40), da suonare con l'indice ed il medio, volutamente modificati per facilitare forse qualche suonatore (chi dice il profano, chi dice il suonatore di un 4 o 8 bassi).

Ed ora, dopo l'analisi delle poche conoscenze in mio possesso, passo alle considerazioni.

Quando ho cominciato a suonare l'8 bassi la mano sinistra è quella che ha "faticato" di più, soprattutto per abituarsi a far forza sui tasti (ricordatevi che i miei organetti non sono nuovi, ed hanno i tasti più duri rispetto a quelli moderni o ad un Castagnari vecchio o nuovo che sia (oddio Alfò, scusa... m'è scappato...), e per cercare la posizione più comoda della mano sinistra. Mi stancavo molto all'inizio, ed ho faticato un po' per trovare la posizione ottimale di quella mano. In ogni caso, dopo qualche settimana la mano ha trovato la sua posizione, e le 5 dita si sono abituate a muoversi sui tasti e la valvola di sfiato.
Passando al due bassi un mese fa, mi è tornato in mente il primo periodo che suonavo l'8 bassi.
Stesse difficoltà (e stesso accanimento....), sempre sulla mano sinistra. Ci ho messo un po' a trovare anche qui la giusta posizione, e sto lavorando ancora sulla "resistenza" delle dita.
Questo perché l'accompagnamento che uso sull'8 bassi (come alternanza di tasti e dita utilizzate) non è lo stesso che uso sul due bassi.

Quindi, per finire, cerchiamo di capire se la distanza molto ravvicinata dei due tasti (dove si usano quindi l'indice ed il medio) in un organetto 2 bassi possa facilitare qualche suonatore.
Il profano credo di no... ha tutte le dita inchiodate (chi non le ha avute la prima volta che ha preso in mano uno strumento qualsiasi?)... allenare l'indice ed il medio, piuttosto che l'indice e l'anulare, o l'indice ed il mignolo... che differenza fa? Dopo qualche mese le dita "usate" vanno da sole...
Se penso ad un suonatore di un 4 bassi, forse potrebbe essere facilitato, ma solo se ha un quattro bassi dove i due tasti della tonica e della dominante si trovano proprio in corrispondenza del medio e dell'indice.
Un ottobassista? Forse si, forse sarebbe facilitato nell'uso dell'indice e del medio già allenati... ma poi?
La maggior parte dei due bassi si suona con l'indice ed il mignolo, e per quanto mi riguarda, se imparo a suonare un due bassi con l'indice ed il medio, mi troverei in difficoltà a provare gli organetti altrui quando mi capita. Io adoro sentire timbriche diverse e mi darebbe molto più fastidio non poterli suonare. Preferisco impiegare qualche mese ad imparare un "nuovo" strumento (si, perché è sempre un organetto, ma non è un otto bassi) e pensare di avere il piacere di far suonare tanti altri "ddu' bbotte" nei prossimi 100 anni (si, sono ottimista!).

E voi, che ne pensate?

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Pagina 1

[1]   
Da: TIZIANO 
(MARE)
  Re: La distanza fra i tasti di un due bassi
[25-05-2012]  
Non saprei dirti la reale motivazione per cui alcuni organetti 2 bassi nascono con i tasti della mano sinistra ravvicinati, ma credo che ciò dipenda dalle dimensioni della mano del suonatore o meglio, i piccolissimi formati credo che nascano per essere indirizzati allo studio nei bambini, poi tutto il resto può venire in aiuto anche ad adulti con mani piccole, io ho il problema opposto mi avanza sempre troppa mano. Comunque uso per il 2 bassi anche io l'indice ed il mignolo, riguardo alle altre dimensioni ad esempio gli organetti 2 bassi calabresi hanno la cassa di dimensioni più piccole in profondità rispetto ai 2 bassi abbruzzesi, altra cosa questa che semplifica il movimento della mano sinistra nel produrre il movimento del mantice che ne da la caratteristica terzina.

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[2]   
Da: Pino Pontuali 
  Re: La distanza fra i tasti di un due bassi
[25-05-2012]  
A Ba', Ma che problemi vai sollevando ?
Inizialmente l'organetto era con una sola fila di bottoni sulla tastiera della mano destra ed due bottoncini ravvicinati sulla cassa della mano sinistra, poi furono aggiunte le tre vocette (sembra per opera di Giuseppe Janni di Giulianova TE), quindi si modificò la cassa dei bassi in quella del due bassi classico, che conosciamo, aggiungendo il bottone dello sfiato sul lato opposto dei bassi.
Fu proprio lo sfiato che indirizzò i costruttori verso l'attuale forma del "du' botte"; visto che lo strumento era destinato non a musicisti professionisti ma a operai e contadini, che avevano mani grandi e callose (e perciò poco abili nei movimenti), la presa della cassa dei bassi doveva essere fatta con tutta la mano sinistra ed infatti l'organetto era impugnato tenendolo appoggiato sulla pancia con la tastiera rivolta verso il terreno; in questo modo si poteva agilmente suonare i bassi con indice e anulare (o mignolo per chi aveva mani più piccole), serrandolo con il medio,e contemporaneamente agire sul bottone dello sfiato con il pollice.
L'avvento moderno del riavvicinamento dei bottoni dei bassi è stato voluto dai suonatori di otto bassi che hanno riscoperto la fresca sonorità del "du' botte".

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[3]   
Da: barbara 
  Re: La distanza fra i tasti di un due bassi
[26-05-2012]  
Molto interessante la storia dell'evoluzione del "ddu botte", non la conoscevo... la approfondirò volentieri.

Pino, non volevo sollevare problemi, ma cercare di far girare qualche rotella nel cervello (il mio per primo...) ragionando insieme ad altri.
Quindi se non ho capito male, secondo te un due bassi con i tasti vicinissimi, da suonare con l'indice ed il medio (vedi foto al post n° 40 su organetti gallery), faciliterebbe gli ottobassisti?
Se così fosse però potrebbero suonare solamente il proprio due bassi opportunamente modificato.
Può darsi però, che un ottobassista, proprio perché si definisce tale, non sia interessato all'uso dei diversi due bassi (con i tasti più lontani), e si accontenta di suonare solamente il proprio due bassi modificato, con l'indice ed il medio. Allora in questo caso andrebbe bene così...

E qui ripropongo il quesito: chiedere (o modificare) un due bassi con i tasti della mano sinistra molto ravvicinati, è realmente una questione di convenienza, se poi non si è in grado di suonare nessun altro due bassi?




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[4]   
Da: barbara 
  Re: La distanza fra i tasti di un due bassi
[26-05-2012]  
Riporto la foto dell'organetto in questione qui sotto, evidenziando i tasti ravvicinati, così non dovrete andare a cercarla nell'altro topic. Scusate se non ci ho pensato prima.







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