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Da: Matteo 
(parigi)
  zampogne toscane?
[23-06-2008]  
Salve a tutti!
Scrivo per sapere se qualcuno conosce il motivo per cui in Toscana non sono presenti aerofoni a sacco o strumenti simili,e neanche (per quello che so) strumenti tipici della regione.
La curiosità mi è venuta leggendo un libro dove si citava un certo Luca di Linda che nel suo "Relazioni et descrizioni universali" dice:
"Furono anticamente li Fiorentini possenti di danaro..................Quando ballavano al suono di zampogna
staffilavano li suoi schiavi e tra di loro scherzavano quasi che combattessero."
se qualcuno conosce i motivi della "scomparsa" della zampogna in toscana si faccia sentire...........
grazie.
P.s. l'opera citata è datata 1600.

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Pagina 1

[1]   
Da: gianluca zammarelli 
  Re: zampogne toscane?
[23-06-2008]  
salve

se la zampogna era presente in toscana, essa veniva dal lazio o dall'Emilia (in questo caso era una cornamusa); però bisogna tener conto che nel 600 la zampogna/cornamusa era forse l'unico strumento popolare esistente.
Tuttavia posso indicarti alcuni "residui" della zampogna e di strumenti tradizionali in toscana:

flauti ad ancia semplice (chiamati clarinetti popolari)
flauti a zeppa
organetto

infine...esiste un canto in maremma che si chiama "bei" eseguito da 3 cantori che imitano il suono e l'armonia della zampogna.

saluti

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[2]   
Da: Quirino 
(Roma - portuense)
  Re: zampogne toscane?
[24-06-2008]  
Da quel che so io le zampogne/pive/cornamuse anticamente erano diffuse praticamente su quasi tutto il territorio italico.
Sarebbe molto interessante fare la storia della progressiva scomparsa in alcune regioni italiane dell'uso degli strumenti tradizionali; che tra l'altro ha molto spesso più che altro la forma di un arretramento in alcune enclave.
Per esempio ci sono dipinti del medioevo e del rinascimento che attestano un diffuso uso del tamburello in Toscana, come anche alcune vecchissime foto della fine dell'800.
Ritornando alla zampopgna, altre regioni in cui è quasi scomparsa sono le Marche e l'Umbria, dove però parallelamente si assiste a una notevole diffusione di pive, sempre più spesso suonate da suonatori locali nelle numerosissime rievocazioni medioevali che caratterizzano i paesi umbro-marchigiani.


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[3]   
Da: Matteo 
(parigi)
  Re: zampogne toscane?
[24-06-2008]  
Grazie per le informazioni,
Ma sai dirmi se esistono dei libri o dei documenti audio o semplicemente dei cd su questo argomento,in particolare sui canti?
grazie
Matteo.

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[4]   
Da: gianluca zammarelli 
  Re: zampogne toscane?
[24-06-2008]  
i motivi per cui in certe zone si è persa la tradizione, o meglio si è trasformata, sono molteplici e spesso dipendono dalla particolare evoluzione/involuzione socio-economica.
Posso dare solo qualche mia opinione:
sicuramente quelle zone in cui l'influenza della chiesa è stata "efficace" e presente, abbiamo avuto una scomparsa via via più veloce delle tradizioni rurali sostituite da altre più "urbane", e testimonio di ciò è senz'altro la presenza dell'organetto e della fisarmonica, tuttora in Toscana.
Inoltre va detto che tutta l'attuale attenzione verso le vere tradizioni popolari (iniziata negli anni 70), era 20 anni fa molto meno presente o approfondita.
Infatti si cercava di far retrodatare la tradizione al rinascimento o al medioevo, complici anche gli assetti architettonici di molti borghi del centro-nord che suggerirono dietro proposte culturali molto pilotate dalle istituzioni, manifestazioni folkloristiche improbabili con costumi d'epoca, sbandieratori, rievocazioni medioevali, sagre inventate.
Nel frattempo sui monti e nelle campagne sopravviveva, a stretto uso rionale o familiare, la vera tradizione (che noi riteniamo tale se è ancora viva e sentita) fatta di stornelli, ottava rima, danze rurali, e tra umbria, emilia e abruzzo, gli strumenti a sacco.
Quest'ultimi sono strumenti tipici dei pastori, la loro presenza in altre zone non deputate, significa o che alcuni di loro per "professione" andavano a suonare altrove ( a volte facevano anche centinaia di km, sfruttando la transumanza) oppure che qualcuno del luogo decidesse di imparare tale strumento importandolo in una zona non "tipica".
Al sud invece è accaduto il contrario: la chiesa lì dove è riuscita a minare la mentalità locale, ha visto una convivenza di usi tradizionali. La diffusione della zampogna che ha avuto il suo culmine nel dopo guerra, derivava da comuni tradizioni e costumi. Spesso si riattivavano in zone dove era scomparsa.
Infatti tuttora vediamo che alcune tradizioni sono accettate dai giovani per diretta consegna da parte dei più anziani, pur essendo ancora questo strumento denigrato dai più.
Inoltre, cosa non secondaria, queste zone rurali del sud, non hanno vissuto una immigrazione interna, come può aver vissuto la Toscana ( che annovera comunità sarde, abruzzesi, inglesi, tedesche, rumene, ecc).

IL BEI SI PUO' ASCOLTARE SU QUESTI DISCHI:

"le stagioni degli anni 70" 2cd
"osteria osteria"

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