www.alfonsotoscano.it la musica degli ignoranti
 

Calendario   |   Corsi, seminari e stage   |   Libri, cd, demo   |   archivio audiovideo   |   la chitarra battente   |   mostra   |   annunci   |   la chiazza    |   proposte artistiche     artigiani & hobbisti    |   i portatori della tradizione    |    eventi trascorsi   |   le feste da non perdere   |   articoli   |   Cilento   | nonSoloMusica   |   home   |   la battente vista da..

 

in questa piazza puoi dire quello che vuoi senza bisogno di registrazione/iscrizione, qui ci si incontra per fare quattro chiacchiere oppure per spaccare il pelo in quattro, come preferisci...

resta inteso che se ti metti a rompere le scatole i tuoi interventi verranno cancellati senza pietà, e questo vale in particolar modo per coloro che scelgono di rimanere anonimi pur usando uno pseudonimo    

 
Torna all'elenco argomenti | Martedi 23 Aprile 2024

Forum: clicca qui per aprire un nuovo argomento   
Da: RonnaPaulina 
  Credenze popolari Natale e S.Silvestro
[26-12-2007]  
Ho letto in un articolo di Maria Teresa Rauzino sul sito del Carpinofolkfestival che in Gargano, allo scocco della mezzanotte di Natale, i vecchi insegnano ai giovani gli scongiuri per evitare le tempeste, o il “pater noster verde” che allontanerà i tifoni e distruggerà il malocchio.
Anche in tante altre Regioni d’Italia la notte di Natale sembra la più propizia per “passare il mestolo”. Questa è un’espressione che deriva dalla seguente tradizione: nel cuneese le “masche” pronunciano la seguente frase rivolte a una giovane di casa: “Ti lascio il mestolo” e colei che lo riceve in eredità viene iniziata dall’anziana ai misteriosi scongiuri.
Anche in Veneto, la notte di S.Giovanni e la notte di Natale sono quelle preferite dalle donne sagge e sapienti per insegnare i segreti alle ragazze.
E nelle vostre regioni?

La formula magica per togliere il malocchio a Caprarica di Lecce, per es., è segreta e viene tramandata in queste notti da madre in figlia; la masciara fa il segno della croce, mette un piattino vuoto sulla testa dell’ affascinato, ripete il segno di croce e recita la formula segreta, che “potrebbe” essere simile a questa: "Patrunu te li Celi e de la Terra: /famme all'occhi Toi stu giurnu degna; / sse pozza ssoscire /stu nnutu te lu malignu, / ca st'ànima criatura ete nnucente nfacce llu Patre, lu Figliu e llu Spiritu Santu”. Versa dell’acqua nel piattino, immerge l’ago della pasta in una bottiglia d’olio, fa cadere tre gocce nel piattino con l’acqua, se l’olio si spande non c’è lu nfascinu, se l’olio scompare subito è nfascinu recente, se l’olio scompare piano piano lasciando quasi un alone, è un malocchio vecchio. La donna fa ancora il segno della croce e sparge il contenuto del piattino nelle quattro direzioni. Ripete il rito per tre volte; l’ultima volta nel piattino aggiunge del sale, lo lascia sciogliere e poi getta il contenuto nella pianta più rigogliosa del giardino, mentre pronuncia: “Ieu te tau li mei dolori, tie me tai li toi ardori!” Il rito viene ripetuto a distanza di qualche giorno, affinchè la persona colpita dal malocchio sia completamente liberata.


Risposta Condividi



Pagina 1

[1]   
Da: RonnaPaulina 
  Re: Credenze popolari Natale e S.Silvestro
[26-12-2007]  
Poi ho letto, sempre nell’articolo di Maria Teresa Rauzino, che in queste giornate si lasciava la tavola apparecchiata, perchè i defunti potevano venire a far visita alla famiglia. A questo, si collega la seguente credenza popolare (purtroppo ho perso i riferimenti per quel che riguarda la regione): per conoscere il destino di una persona defunta, si gettava il prezzemolo nel camino, recitando una formula antimalocchio appositamente riaggiustata (circa): " San Filippu, Santu 'Ndrea, San Cosimu e Damianu, fammi vedere (il nome del defunto) pi la via, in ddò stai Rosalia? Se sta bene o è malatu, allegro, triste o 'nfascinatu. ..." Fumo nero voleva dire inferno, grigio purgatorio, bianco paradiso.

Altre credenze del folklore popolare riguardano la sfera amorosa. Se una ragazza la notte del Natale si guardava allo specchio con i capelli disciolti poteva immaginare di vedere, invece della sua immagine, quella del suo futuro sposo. Sempre durante queste feste, per sapere se si sarebbe sposata entro l’anno, la ragazza poteva praticare delle semplici “divinazioni” il 31 dicembre: “La festa di San Silvestro, prendi la tua scarpa sinistra e lanciala tra i rami di un cespuglio. Se lo zoccolo resta impigliato, ti sposerai entro l’anno. Se invece dopo che l’avrai lanciato per nove volte, sarà sempre ricaduto, passeranno diversi anni prima che ti si conduca all’altare.” Oppure, sempre a S.Silvestro: “Getta con la mano sx una pantofola dietro la schiena; se la punta sarà in direzione della porta, ti sposerai entro l’anno, sennò dovrai attendere ancora.”
“Dopo il 31 dicembre, la prima sera in cui vedi la luna piena in cielo, lavora sodo per tutto il giorno al fine di stancarti. Dopo cena lavati le mani, la bocca, gli occhi , i capelli, che saranno tirati dietro la nuca. Esci, recati in un luogo tranquillo e solitario, come il recinto di un campo, appoggiati a un albero o un palo di sostegno e guarda la luna, chiedendole di rivelarti chi sposerai; torna in silenzio a dormire. Se il tuo cuore è sincero, sognerai sicuramente del marito che verrà.”

Ma tutti questi scongiuri, divinazioni, esorcismi, avranno il loro effetto? In Calabria, esiste addirittura una verifica : un fiammifero acceso viene portato sopra la testa; se rimane acceso, contando sette volte tre, ci sarà buona probabilità di riuscita...


Risposta Condividi