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Da: Salvatore Venerato 
(kalukapu)
  Obblighi SIAE/ENPALS
[12-03-2007]  
Ciao a tutti, vi volevo porre due qusit, visto che alla siae non mi hanno saputo dire una demerita ma..a, e all'enpals mi continuano a chiedere un contratto...
Sembra come nel film del grande Troisi: dove andate cosa portate un fiorino....
Mi spiego meglio:
Per avere l'agibilità all'Enplas, si deve avere un contratto (???) ma se io suono una volta a settimana con un datore di lavoro diverso ogni volta, cosa devo fare??? Non mi hanno saputo rispondere e mi dicevano che comunque vogliono un CONTRATTTO....
Per quanto riguarda la questione SIAE, bisognerebbe mandarli a programmi televisivi che non sto qui ad elencare, per far capire a tutta l'Italia chi è la siae...
H chiamato l'ufficio di Reggio Emilia, e ho chiesto come funziona il pagamento per quanto riguarda la musica tradizionale/popolare, mi hanno detto che non si deve pagare nulla; non contento ho chiamato la sede di Bologna (sede regionale) mi hanno detto che non è vero che non si deve pagare, ma che si paga in una tariffa ridotta. La domanda mi è nata spontanea, a chi vanno i soldi che pago se la maggior parte delle canzoni sono di autore sconosciuto???? Non mi hanno saputo rispondere, e mi hanno detto che si PAGA e Basta. Allora ho richiamato Reggio e mi hanno confermato che non devo pagare nulla....
Allora cari amici del forum, Voi di solito come vi comportate???
Premetto che questa mia indagine l'ho fatta un paio di anni fa...
La domanda è:

per eseere in regola con gli obblighi SIAE/ENPALS, come dobbiamo fare???

Grazie a tutti
Salvatore

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Pagina 1

[1]   
Da: Maruko 
(il paese dei rompiballe.)
  Re: Obblighi SIAE/ENPALS
[12-03-2007]  
http://www.pizzicata.it/MDForum-viewtopic-t-792-highlight-enpals.html


Kalucapu ebbe lo stesso quesito, Maruko era abbastansa confuso ma Svincen mise un po' di ordine.


Svincen postò anche questo:

" SIAE - Direzione Generale
Sezione Musica - Ufficio Accordi

prot. 2/1346/PS

Oggetto: Accordo Siae/Anci

A maggior chiarimento delle istruzioni operative fornite con la nota 2.782 del 13 giugno c.a., si precisa - in merito alla possibilità prevista dall'art. 7 di sostituire il programma musicale con una autocertificazione, che:

- In conseguenza della legge 30/97 che ha abolito il diritto demaniale ed abrogato gli artt. 175 e 176 della L. 633/41, le utilizzazioni delle opere di pubblico dominio sono libere;

- La redazione del programa musicale può, pertanto, essere sostituita, qualora ne venga fatta esplicita richiesta, da una dichiarazione in fede rilasciata dai soggetti organizzatori.
L'autocertificazione deve essere presentata anticipatamente rispetto all'evento spettacolistico e può essere prodotta soltanto nel caso in cui il repertorio programmato preveda l'esecuzione di composizioni interamente di pubblico dominio o non tutelate.
Tale dichiarazione dovrà essere sempre corredata da un elenco dettagliato e fedele dei brani che saranno utilizzati o, in sostituzione, da locandine, programmi di sala o qualsiasi altra documentazione idonea a consentire alla SIAE di verificare la correttezza di quato segnalato.
Ove si ritenga opportuno, potranno essere disposti accertamenti per riscontrare la rispondenza tra il repertorio eseguito e quello dichiarato.
Si prega di segnalare qualsiasi situazione anomala che richieda l'intervento di questo ufficio e si porgono distinti saluti.
Il Dirigente
Loredana Sabbi "


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[2]   
Da: Salvatore Venerato 
(kalukapu)
  Re: Obblighi SIAE/ENPALS
[12-03-2007]  
Caro Marco, sto usando questo foglio da un pò, ma l'ultima volta (la settimana scorsa) ci hanno fatto storie... (agenti siae)
Non ci hanno fatto nessuna multa, ma erano MOOOOLTOOO confusi...
Allora volevo sapere in generale come fanno gli altri...

Comunque kalucapu sono sempre io... ;-P

Un abbraccio
Salvatore

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[3]   
Da:  
  Re: Obblighi SIAE/ENPALS
[12-03-2007]  
Attenzione, qualcosa è cambiato negli ultimi tempi. Da Dan, www.celticworld.it
... riporto con piacere dal sito del Comune di Torino una buona notizia per i musicisti, soprattutto per quelli dilettanti... Ovviamente, prima di festeggiare e ubriacarsi, bisognerà aspettare la Gazzetta Ufficiale e le relative circolari attuative della norma... Tutti i particolari e le news su Ciao! Dan

ATTENZIONE ! UNA GRANDE NOTIZIA PER I MUSICISTI ITALIANI:
Finalmente, dopo anni di iniziative, incontri, proposte, il Governo ha approvato nella legge finanziaria ciò che tutti i musicisti giovani ed emergenti, nonché i gestori di locali ed organizzatori di concerti aspettavano ! Dal 1° gennaio 2007 esenzione dall'Enpals per i musicisti dilettanti fino a 5000 euro annui !! D'ora in poi i musicisti giovani (fino a 18 anni), gli studenti, i musicisti dilettanti che versano contributi ad altri enti come lavoratori NON SARANNO PIU' OBBLIGATI A SUONARE CON L'AGIBILITA' ENPALS !!
Questa norma ha il merito di rilanciare la musica dal vivo e la creatività giovanile, fortemente penalizzate fino adesso dalla attuale normativa e dall'accordo Enpals-Siae, e farà riemergere dal "nero" parecchi spettacoli non dichiarati.
Il Progetto Musica della Città di Torino - Ufficio Creatività e Innovazione, Settore Arti Visive, Vice Direzione Generale Gabinetto del Sindaco e Servizi Culturali, è stato il primo ufficio pubblico in Italia ad interessarsi dei problemi dei musicisti inerenti all'Enpals. Siamo lieti e in qualche modo fieri che il nostro operato e le nostre proposte, insieme all'operato di altri uffici, associazioni, operatori del settore, gruppi e musicisti abbiano portato a questo grandissimo risultato. Ci abbiamo creduto fin dall'inizio e non abbiamo lavorato invano.
Il merito ovviamente non è solo nostro, ed è doveroso citare in primis il Tribunale di Trento, primo ad emettere sentenze favorevoli ai musicisti in questo settore, i Senatori Carlo Perrin e Helga Thaler Ausserhofer, Walter Eschgfäller dell'Associazione Liederszene Südtirol, la Regione Piemonte nella persona di Roberto Placido, l'Arci Nuova Associazione e Beppe Melchionna, Giordano Sangiorgi del Mei di Faenza e tutti gli altri musicisti ed operatori del settore che si sono interessati al problema e che ci hanno aiutato in questi anni.
Ecco il testo originale nella finanziaria: DDL 1746-bis B, art.1, comma 188 - "1. Per le esibizioni in spettacoli musicali, di divertimento o di celebrazione di tradizioni popolari e folkloristiche effettuate da giovani fino a diciotto anni, da studenti, da pensionati e da coloro che svolgono una attività lavorativa per la quale sono già tenuti al versamento dei contributi ai fini della previdenza obbligatoria, gli adempimenti di cui agli articoli 3, 6, 9 e 10 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 16 luglio 1947, n. 708, ratificato, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 1952, n. 2388, non sono richiesti se la retribuzione annua lorda percepita per tali esibizioni non supera l'importo di 5.000 euro. Le minori entrate contributive per l'ENPALS derivanti dall'applicazione del presente comma sono valutate in 15 milioni di euro annui."

RonnaPaulina

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[4]   
Da:  
  Re: Obblighi SIAE/ENPALS
[12-03-2007]  
Questo è per l'agibilità ENPALS. Per la Siae (scrivo in fretta dal lavoro, scusate se posto cose che avete scritto o conoscete già): non tocca al musicista, ma all'organizzatore o al gestore del locale interessarsene; il musicista deve solo compilare il borderò, prima dell'esibizione, qualora gli venga dato; o fare l'autocertificazione o liberatoria SIAE in altri casi particolari. Approfondirò meglio quando torno a casa. Ciao!
RonnaPaulina

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[5]   
Da: Maruko 
(il paese del Siae, vicino al Sion.)
  Re: Obblighi SIAE/ENPALS
[12-03-2007]  
Kalucapu sei tu? Ma và!

Non lo sapevo! (hehehe, hahaha :) )

Attendendo gazzette ufficiali purtroppo non cambia le cose. Bisogna, carte alla mano, fare valere i propri diritti.

Sono convinto che Svincen (Vincenzo Santoro) sa il fatto suo in queste cose, e, seguendo i suoi consigli, mi sono sempre trovato bene. Ma vedo che Sua Eccellenza Madama Ronna Paulina (che sta sul mio piedistallo forumistico insieme a Sua Schiettezza Magnifica Betsabea: un di Vi farò una statua virtuale e una serenate innoccente e personalizzata) potrebbe semplificare ulteriormente l'approccio.

Dal canto mio posso dire che un paio di volte mi hanno rotto la minchia a paroloni, ma io ho sempre tirato fuori la storia: "Il mio obbligo è solo quello di compilare il borderò o certificare che eseguo brani di anonimo popolare, per tutto il resto la legge e i vostri regolamenti dicono che non ho altri obblighi". Che è vero, poi.


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[6]   
Da: RonnaPaulina 
(EmiliaCampania)
  Re: Obblighi SIAE/ENPALS
[12-03-2007]  
Caro Maruko, grazie delle belle parole, commossa e onorata.
Caro Salvatore,
< all'enpals mi continuano a chiedere un contratto...per avere l'agibilità all'Enplas, si deve avere un contratto (???)ma se io suono una volta a settimana con un datore di lavoro diverso ogni volta, cosa devo fare???> >
Allora, dal 1* gennaio 2007 per i musicisti lavoratori che versano o ottengono i contributi da quest’altro lavoro non serve più l’agibilità Enpals, soprattutto se stanno nei limiti annui d’incasso descritti sopra. Sennò ci sono diversi modi di fare :
1, iscriversi a un’associazione senza scopo di lucro (es.per noi “arsan” Macondo di Bagnolo) che s’interessa di tutta la parte normativa, amministrativa e fiscale e sei in una botte di ferro, ma sia nell’incassare il cachet dello spettacolo che nello spendere soldi per strumenti, libri e quant’altro devi utilizzare i loro bollettini, per cui alla fine, se un giorno vuoi uscirne, di chi sono le chitarre se sono state fatturate a nome dell’associazione? ;
2, effettuare delle prestazioni professionali: il Comune (poniamo) ti “assume” e ti “licenzia” nello stesso giorno e si fa carico di tutto; ma non tutti gli organizzatori sono così “Tafazzi” da assumersi questa bega, semplicemente si rivolgono a un altro gruppo che ha già l’agibilità;
3, fai tu tutti i giri che devi fare, ma è una cosa lunghissima ed estenuante: vai all’ufficio di collocamento ad iscriverti nelle liste dei musicisti disoccupati, ti danno un numero provvisorio, poi ti arriva dalla SIAE di Roma la striscetta col numero definitivo; poi col contratto in mano, vai all’Enpals a fare ciò che ti dicono di fare; e se sei statale (per es. un prof) devi anche andare dal Preside con una richiesta scritta in cui chiedi di autorizzarti a svolgere una prestazione artistica occasionale fuori dall’orario di lavoro, aspetti che lui la valuti e ti dia risposta positiva sempre scritta, con quella ritorni in Comune... bla... bla... bla... ti basta? io l’ho fatto una volta ma ti assicuro ti passa la voglia...

Attento: il contratto è un’altra cosa, quello dovresti esigerlo ogni volta, da ogni organizzatore, per tutelarti; ormai nessuno più rispetta la “parola d’onore” nè la “stretta di mano”; e se poi non ti pagano il pattuito, come fai a dimostrare che ti dovevano dieci e non cinque, che ti avevano promesso una camera d’albergo doppia con bagno e non una camerata da sei senza bagno con quattro ubriaconi sconosciuti? e se ti fanno andare fino a Verona e poi ti dicono che non ti avevano chiamato loro? e se ti fermano tre date, tu in seguito ricevi altre richieste per quelle date e dici “No, grazie, siamo già impegnati” e il primo richiedente all’ultimo momento te le disdice, facendoti perdere quello e quello? sò tutte cose che càpitano... Se uno ti disdice il contratto perchè piove, se non sei partito di casa, ti deve la metà del pattuito; se hai già cominciato a suonare, ti deve tutto; se tu non ci vai, gli devi il doppio, ecc... se così avete convenuto sul contratto...

<Voi di solito come vi comportate???>
Niente agibilità Enpals, non siamo tenuti; alla Siae ci devono pensare loro, noi al massimo facciamo l’autocertificazione, una semplicissima liberatoria; noi pensiamo ad essere puntuali, a montare il nostro impianto, a suonare e cantare bene e a far divertire la gente, a non dare problemi, a compilare il borderò, a fare la ricevuta per prestazione occasionale (su cui loro trattengono alla fonte la ritenuta d’acconto) e a pagare le nostre tasse.



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[7]   
Da: Calabria Logos 
(Cosenza)
  Re: Obblighi SIAE/ENPALS
[14-03-2007]  
Ciao Salvatore!

Se la forma di legalizzazione del tuo gruppo è (come immagino) a carattere non profit, puoi fare una cosa:

Indirizza una bella lettera al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e

CHIEDI

il "Nulla Osta di Agibilità a tempo indeterminato" per l'esercizio di attività musicale per gruppi formati da non professionisti.
Se ti concederanno questo Nulla Osta che ... ripeto ... è a tempo indeterminato avrai risolto il problema definitivamente.

Carlo

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[8]   
Da: Samnispentrorum 
  Re: Obblighi SIAE/ENPALS
[23-08-2007]  
Per quanto attiene la SIAE vi riporto quanto scritto a cura del Centro di consulenza Musicale "Pitagora" della SIAE nel febbraio del 2002, rispondendo all'esplicita domanda di un fisarmonicista di "musica tradizionale".

<< Il repertorio anonimo di tradizione popolare viene considerato di pubblico dominio. ... L'utilizzazione del repertorio di pubblico dominio NON è soggetta al pagamento del diritto d'autore. >>

Il Centro Pitagora nella sua risposta fa però rilevare che in caso di esecuzione di una "elaborazione creativa" di brani tradizionali bisognerà pagare i diritti a colui che effettuò appunto l'eleborazione.

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[9]   
Da: GRAZIANO ACCINNI 
(MOLITERNO(BASILICATA))
  Re: Obblighi SIAE/ENPALS
[23-09-2007]  
Salve per quel che riguarda l'esperienza del mio Gruppo Etnico noi presentiamo quando siamo in Basilicata al rappresentante della Siae la scaletta con i brani tutti Anonimo Popolare che verranno poi elencati nel borderò a fine concerto attenzione però di non mettere brani editi come intrattenimento sia prima che dopo il concerto perchè ne basta uno per multarvi( sempre se trovate uno della SIAE molto navigato).Vi volevo portare a conoscenza che per i soli interpreti delle musiche esiste da trent'anni
l'IMAIE vi consiglio di andare a vedere il sito www.imaie.it che ripartisce delle quote a chi non è autore o nel caso nostro suona musica di Anonimo Popolare.

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[10]   
Da: Alfonso 
(grande lucania)
  Re: Obblighi SIAE/ENPALS
[05-04-2008]  
inviatami dall'amico Peppe Palladino vi copincollo una petizione a tutela dei diritti dei piccoli autori:

"Vi invito, in qualità di autori, compositori, musicisti o anche semplici cittadini, a firmare – se non l’avete già fatto - la petizione a tutela dei diritti dei piccoli autori.
In pratica la SIAE - novello Robin Hood alla rovescia – toglie ai piccoli autori una bella fetta dei (pochi) diritti che spetterebbero loro e li ridistribuisce a quei poveracci di Lucio Dalla, Zucchero & CO (che ne avevano troppo pochi, evidentemente...)"

PETIZIONE:

La SIAE (Società Italiana Autori e Editori) gestisce e controlla in esclusiva per l'Italia la distribuzione dei diritti d'autore, inclusi quelli legati alle esibizioni di musica dal vivo; in particolare, questi ultimi sono redistribuiti agli aventi diritto secondo un criterio di ripartizione da essa stabilito arbitrariamente, e le cui delibere in merito sono pubblicate esclusivamente sul proprio bollettino ufficiale, la rivista "VivaVerdi" distribuita ai propri iscritti.

Nel numero di novembre-dicembre 2006 alle pagine 84-85 della suddetta rivista è apparso un articolo che descrive i nuovi criteri di ripartizione dei diritti d'autore connessi alle esecuzioni dal vivo, decisi per contrastare il fenomeno delle dichiarazioni falsate, ovvero i cosiddetti "programmi musicali" o "borderò" che dichiarino brani non effettivamente eseguiti in occasione di uno specifico evento di musica dal vivo, a volte (ma non sempre) a discapito di brani effettivamente eseguiti ma non dichiarati.

Ebbene, questo meccanismo prevede che i proventi complessivi degli spettacoli di questo tipo siano d'ora in poi ripartiti nel seguente modo:

1) Il 75% del totale dei proventi verrà distribuito agli aventi diritto risultanti da una serie di rilevazioni a campione, che la SIAE stessa attuerà registrando segretamente alcuni eventi di musica dal vivo, verificandone i brani effettivamente eseguiti e stabilendo in base a tale campione una sorta di "tabella di ripartizione" che secondo la società è rappresentativo del reale utilizzo delle opere protette.

2) Il 25% seguirà la prassi del passato, ovvero la ripartizione in base a quanto dichiarato sui "borderò", che verranno di conseguenza presi in considerazione solamente nella misura di uno su quattro.

In base a quanto descritto, è lecito immaginare che molti "eventi minori" siano ignorati dalla ripartizione, e di conseguenza anche molti "piccoli autori"; inoltre la SIAE non fornisce alcun mezzo agli autori per assicurarsi che i propri "borderò" vengano presi in considerazione, ed evitare che vengano scartati arbitrariamente in base ad una sorta di "presunzione truffaldina" che è quanto di più distante ci sia rispetto ad un comportamento democratico.

Ci si chiede inoltre come potranno essere affidabili i rendiconti dei diritti dovuti ad autori di altre società straniere, qualora i brani di loro tutela non rientrino nelle casistiche campionate dalla SIAE, e questo è un comportamento sicuramente vessatorio nei confronti dei cittadini comunitari che siano autori regolarmente iscritti ad una di tali associazioni.

Pertanto con la presente petizione si chiede:

- Alla SIAE di cancellare immediatamente un tale regolamento lesivo di tutti i diritti dell'autore (e non solo quelli meramente contabili), cosa nettamente in contrasto con la propria attività/missione, e di attivare un criterio democratico di ripartizione dei diritti;

- Al Governo Italiano, nella figura del Ministero dei Beni Culturali e di quanti altri risultino avere competenza in merito, di intervenire direttamente e decisamente sul ruolo della SIAE che di fatto con queste procedure "legifera" senza titolo, ledendo i diritti dei suoi associati, soprattutto quelli con minore potere contrattuale, e di fatto penalizza uno sviluppo naturale della creatività artistica a livello nazionale, scenario già gravemente vessato da altri meccanismi e balzelli su cui un ulteriore intervento migliorativo del Governo Italiano sarebbe fortemente auspicabile;

- Alla Comunità Europea, come oggetto di una petizione che verrà inoltrata parallelamente alla presente, di attivarsi affinché tutte le discrepanze procedurali degli enti europei preposti alla raccolta dei diritti d'autore vengano uniformate sotto un unico regolamento basato sulla trasparenza, l'uguaglianza tra "picoli" e "grandi" artisti, e l'incoraggiamento allo sviluppo culturale nazionale e comunitario.


se volete sottoscrivere la petizione andate su http://www.PetitionOnline.com/StopSIAE/petition.html

Grazie e scusate l’intrusione.

Giuseppe Palladino




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[11]   
Da: alfonso 
  Re: Obblighi SIAE/ENPALS
[04-10-2013]  
sembra che il decreto sia stato approvato, non ne sono sicuro ma verificherò appena possibile, questo articolo istituisce norme a favore delle opere prime, insomma daegli artisti giovani o emergenti:

DECRETO-LEGGE 8 agosto 2013, n. 91


Art. 7


Misure urgenti per la promozione della musica di giovani artisti e
compositori emergenti

1. Al fine di agevolare il rilancio del sistema musicale italiano,
ai fini delle imposte sui redditi, per ciascuno degli anni 2014, 2015
e 2016, nel limite di spesa di 4,5 milioni di euro annui e fino ad
esaurimento delle risorse disponibili, alle imprese produttrici di
fonogrammi e di videogrammi musicali di cui all'articolo 78 della
legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, esistenti
almeno dal 1° gennaio 2012, e' riconosciuto un credito imposta nella
misura del 30 per cento dei costi sostenuti per attivita' di
sviluppo, produzione, digitalizzazione e promozione di registrazioni
fonografiche o videografiche musicali, secondo le modalita' di cui al
comma 5 del presente articolo, fino all'importo massimo di 200.000
euro nei tre anni d'imposta.
2. Il credito di imposta di cui al comma 1 e' riconosciuto
esclusivamente per opere prime o seconde di nuovi talenti definiti
come artisti, gruppi di artisti, compositori o artisti-interpreti.
3. Per accedere al credito d'imposta di cui al comma 1, le imprese
hanno l'obbligo di spendere un importo corrispondente all'ottanta per
cento del beneficio concesso nel territorio nazionale, privilegiando
la formazione e l'apprendistato in tutti i settori tecnici coinvolti.
4. Le imprese di cui al comma 1 possono accedere al credito
d'imposta nel rispetto dei limiti di cui al regolamento CE n.
1998/2006 della Commissione europea del 15 dicembre 2006, relativo
agli aiuti di importanza minore ("de minimis"). Esse, inoltre, non
devono essere sottoposte a controllo, diretto o indiretto, da parte
di un editore di servizi media audiovisivi.
5. Il credito d'imposta di cui al comma 1 non concorre alla
formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore
della produzione ai fini dell'imposta regionale sulle attivita'
produttive, non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e
109, comma 5, del testo unico di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, recante il testo unico delle
imposte sui redditi ed e' utilizzabile esclusivamente in
compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9
luglio 1997, n. 241, e successive modificazioni.
6. Le disposizioni applicative del presente articolo, con
riferimento, in particolare, alle tipologie di spese eleggibili, alle
procedure per la loro ammissione al beneficio, alle soglie massime di
spesa eleggibile per singola registrazione fonografica o
videografica, ai criteri di verifica e accertamento dell'effettivita'
delle spese sostenute, nonche' alle procedure di recupero nei casi di
utilizzo illegittimo dei crediti d'imposta secondo quanto stabilito
dall'articolo 1, comma 6, del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2010 n. 73, sono
dettate con decreto del Ministro dei beni e delle attivita' culturali
e del turismo, di concerto con il Ministro dell'economia e delle
finanze, sentito il Ministro dello sviluppo economico, da adottarsi
entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente
disposizione.
7. Ai maggiori oneri derivanti dalla concessione dei crediti
d'imposta di cui al comma 1, pari a 4,5 milioni di euro per gli anni
2014, 2015 e 2016, si provvede ai sensi dell'articolo 15.
8. I commi 287 e 288 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006,
n. 296, sono abrogati.



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