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Torna all'elenco argomenti | Messaggi | Mercoledi 24 Aprile 2024

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Stai rispondendo al messaggio di: Pier Filippo Melchiorre
[03-02-2009, a  18:33]
Re: Censimento gruppi che eseguono musica popolare
Allora, secondo me bisogna stabilire un fatto:
la tradizione, e quindi la prosecuzione della stessa,
ha valore se va intesa solo come testimonianza storica
o come archivio vivente di dati che appartengono alla gente.
Io non credo che sia corretto riproporre un repertorio
popolare, che nasce, si sviluppa e permane, in un ambito
territoriale e sociale specifico, tentando di riproporre
a tutti i costi le situazioni del passato.
Se in un dato luogo non ci sono più le osterie
perchè soppiantate dai bar, o peggio dai pub, è anacronistico
eseguire un repertorio di osteria solamente se si esegue, artificiosamente,
e quindi con atteggiamento antistorico, in un contesto osteria.
Si può fare benissimo come ricostruzione iconografica ma, secondo me,
non è tramandare la tradizione.
Forse è più corretto proporre un repertorio di osteria e, divulgarlo,
come azione di testimonianza di una memoria storica, magari utilizzando
strumenti che venivano usati in quel contesto, al pari di un documento
storico che si consulta in una bibloteca.
Ciò non significa che la tradizione vada "musealizzata" significa solo che
là dove certi elementi "naturali" permangono la tradizione va proseguita, mantenuta, difesa.
Laddove invece non ci sono più le condizioni per attuare quanto sopra, la tradizione va solamente
e correttamente testimoniata.
Del resto lo spettacolo Bella Ciao del '62 al festival di Spoleto, intendeva
proprio questo.
Non me ne vogliano gli amici Pino e Alfonso se ho citato le osterie, è stato un caso.
Il discorso vale per l'aia, i riti legati al lavoro dei campi, ecc.
Se poi, qalcuno vuole aprire un'osteria (badate bene un'osteria e
non un'enoteca finto-antico-rifinito) come situazione di lavoro in
stretto legame con la tradizione (e con ciò che ne consegue)
significa che si sta compiendo un'oprazione corretta allo steso livello
dei giovani artigiani che riprendono vecchi mestieri come per esempio
la costruzione di strumenti musicali popolari.
C'è un rischio però.......che qualcuno possa cavalcare solo una moda del momento
(notte della taranta docet) o, peggio,un interesse eminentemente commerciale.

Meditate gente, meditate.
Pier Filippo

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