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[23-07-2011, a 08:12]
Re: La ubiquitarietà della musica popolare
Piero Cannizzaro ha scelto tre regioni per documentare, semplicemente documentare, da eccellente, profondo e delicato documentarista (i fatti separati dalle opinioni..) l'attualità della tradi-innovazione, che è ovunque presente.
Il risultato sarebbe stato lo stesso anche se avesse preso in esame trentatrè regioni anziché tre..
state sempre a frignare..
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giusto per sapere di chi parliamo:
Piero Cannizzaro. "un autore glocal"
Il rinnovamento del documentario italiano, avvenuto negli ultimi anni, ha in Piero Cannizzaro uno dei suoi maggiori artefici, come testimonia la sua ampia filmografia, che si muove su molteplici latitudini (ha realizzato documentari e reportage in America, Russia, Siberia, Sri Lanka, Sud Africa, Golfo Persico, Norvegia, Lapponia), sempre alla ricerca di nuovi universi da esplorare. La curiosità è alla base del lavoro di Cannizzaro che con la sua macchina da presa entra in ambienti chiusi aprendo un dialogo che coinvolge lo stesso spettatore, invitandolo a raccogliere il testimone del regista e mettersi anche lui in viaggio. Realtà diverse, apparentemente marginali, fonti invece di insegnamenti fondamentali, sfilano quindi dinanzi ai nostri sguardi, rieducandoli ad un ritmo e a un linguaggio smarriti nel caotico flusso delle immagini di cui siamo aggrediti. «Lo stile armonioso e rispettoso, il sincero desiderio di comprendere vari aspetti della spiritualità umana gli hanno permesso di entrare nello zone più segrete e quotidiane» (Silvana Silvestri).
Isole, la musica, la guerra, le città sotterranee, la spiritualità e il monitoraggio dello sviluppo sociale sono i principali temi di cui Cannizzaro si occupato per approdare infine alla dimensione ideale del glocale (direttore artistico a Capalbio della rassegna “Il Glocale nel Documentario 2005”) e della musica etnica, soprattutto nell'Italia del Sud. Segnaliamo a questo proposito La notte della taranta e dintorni, Ritorno a Kurumuny, Ritratti dal Salento.
Il cibo dell’anima, film-documentari ambientati in altrettante comunità spirituali sul tema del cibo e della spiritualità, racchiude il senso della ricerca di Cannizzaro e, come i precedenti lavori del regista, è stato visto e apprezzato in numerosi festival, conseguendo premi e riconoscimenti vari (dal catalogo CINEMA TREVI - Roma - Cineteca Nazionale)
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