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Stai rispondendo al messaggio di: Pino Pontuali
[01-12-2011, a  19:03]
Re: arundo donax
Sono arcisicuro che Barbara lo ha fatto apposta.
Il quesito da lei posto non ha soluzione di verifica perché presupporrebbe una costruzione standardizzata nella perfezione della finestrella, nelle dimensioni delle canne, nella calibratura dei fori per la diteggiatura e di tante altre variabili ineluttabili.
Inoltre voglio mettervi al corrente di un mio esperimento: nel mese di maggio ho raccolto un bel po di canne sulla spiaggia trascinate dalla risacca (chissà quanto tempo erano state in ammollo); dopo aver aspettato una ventina di giorni che si asciugassero "al sole" ne ho fatto alcuni flauti ed ho scoperto che il materiale era molto duro e resistente, forse anche più delle canne raccolte nel periodo da tutti suggerito.
Mi raccontò un artigiano falegname che i legni di ciliegio, e non solo di quell'essenza, provenienti dall'America, sono migliori dei nostri solo per il fatto che gli alberi, dopo tagliati, vengono gettati nei fiumi dove viaggiano per alcuni giorni fino all'industria di stoccaggio ed essiccazione; in questo modo la clorofilla si scioglie in acqua ed il legname, essiccandosi, migliora le sue caratteristiche.
Avevo in casa un friscaletto siciliano fatto da un professionista e l'ho confrontato con quello da me costruito con la canna raccolta in riva al mare e non ho notato caratteristiche sonore granché diverse.
Sicuramente le caratteristiche meccaniche della canna raccolta in gennaio nella fase di luna calante sono le migliori possibili e questo è da tenere presente se si vuole costruire un'ancia battente, sia semplice che doppia, oppure per farne canne da orto.
Morale della favola: se si vuole costruire un flauto di canna credo che alla fine può andare bene una canna secca (ma non marcia) senza preoccuparsi troppo del periodo in cui è stata recisa.

Forse l'ho detta troppo grossa .........

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