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Stai rispondendo al messaggio di: gianluca zammarelli
[13-04-2008, a  21:15]
Re: la ciaramella
carissimi, se ero defunto mi avreste riesumato in vita per forza con i vostri inviti.
Vi ringrazio della fiducia (pure troppa a dir la verità), ma effettivamente credo di essere abbastanza esperto di ciaramella , non per mio merito , ma di chi mi ha insegnato, primo su tutti Rocco Carbone di Colliano, tuttavia ci vorrebbe un corso a parte per la ciaramella, tanti e tali sono i trucchi e i segreti.
1) di solito sui fori non viene mai messa cera (se si è obbligati si usa lo stesso criterio della zampogna)
2) l'intonazione dipende dall'imboccatura dell'ancia, in punta il suono decresce, in fondo si alza.
Di regola per fare le note basse si spostano le labbra verso la punta. Il motivo di ciò sta nel fatto che le zampogne, almeno quelle di canna, possono spostarsi come intonazione verso l'alto e il ciaramallaro deve essere pronto a suonare anche un semitono sopra.
3) la parte più importante però la fa l'ancia e dipende se è fatta bene e dove è raschiata, se è larga o stretta e se il rametto è della giusta misura. Il più delle volte la difficoltà ad intonare dipende dalla scadente qualità delle ance. Inoltre si può abbassare la tonalità generale facendo uscire l'ancia dal suo alloggio e viceversa. Ricordo che grattando molto si abbassa la tonalità. Il tutto poi dipende anche da come è fatta la ciaramella: se dentro la cavatura è sbagliata non c'è niente da fare.
Per non dilungarmi molto posso dare questo consiglio: di norma le ciaramelle (lucane) sono accordate così: immaginando che sia in sol dal basso fa#, sol, la, si, do/do#, re, mi, fa, sol.
Per risolvere questo problema, sempre che sia un problema, bisogna premere con le labbra a cuscinetto sempre di più man mano che si sale e soprattutto sul foro del fa, sicuramente il portavoce deve avere il massimo di fiato. Nel suonare pronunciare la sillaba TI. Se tutto chiuso fischia grattare in fondo, se è tosta grattare in punta. Se è chiusa praticare un taglio a occhio poco sopra la legatura su entrambe le parti. Grattare sempre verso la punta e mai al contrario. Verificare che non ci siano perdite attraverso la legatura o tra la chiusura delle lamelle. FONDAMENTALE: siete voi che create il suono con l'orecchio e con la diversa pressione delle labbra. Suonare sempre con uno strumento di riferimento.
Scusate ma l'argomento è proprio vasto, se vi allenate potete suonare qualsiasi cosa con la ciaramella.
ciao

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