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Stai rispondendo al messaggio di: L'Irpino
[10-01-2008, a  16:53]
Re: castagnette
Sì, Valerio, confermo, ho trovato anch'io su varie fonti che ahimè non mi sono trascritto, le seguenti notizie:
Se desideri porre particolare attenzione al suono, una castagnola deve essere maschio (suono cupo) l'altra femmina (suono acuto e a volte con anche una fessura all'interno!)... Anticamente, infatti, in alcuni luoghi c'era la distinzione tra castagnetta maschio (impugnata nella mano destra) e femmina (mano sinistra), che avevano cavità diverse ma erano fatte con lo stesso tipo di legno. Da notare, in verità, che in altre zone, il maschio ha (aveva) il piccolo solco che va dalla cavità verso l'alto e la femmina era senza solcchetto. Oggi, alcuni nuovi costruttori, invece di creare la differenza mediante modifica delle cavità, semplicemente mettono una semicastagnetta di un altro tipo di legno, ottendo così la differenza di suono: forse si semplifica la produzione industriale, anche se non è più tradizionale. Per il legno, in genere ognuno usa quello (duro) che ha piu' facilmente a portata di mano. La maggior parte sono di ulivo, ma vanno bene anche in acero, limone, noce; se scelte bene, persino le castagnette di abete possono suonare egregiamente.
Mio padre, di Montella, quando le costruiva, non vi incideva solchi nelle cavità per distinguere il maschio dalla femmina, però stelle, puntini, ed altri simboli e disegni sulla superficie esterna, un pò come quelle del Gargano; per mia moglie, incise anche l'iniziale del suo nome. Però devo dire onestamente che erano grosse, pesanti e... non molto sonore, avevano più un valore affettivo che musicale... Riusciva meglio nell'intagliare bastoni "da passeggio" con il "pomolo" fatto a testa d'animale e "cucchiare" de legno da usare in cucina...

Ciao!

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