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Stai rispondendo al messaggio di: a chitarra du vinu
[11-12-2006, a  22:24]
Re: Musica etnica, musica minore?
Un saluto a tutti i lettori, e un doveroso ringraziamento ad Alfonso per la dedizione e la passione che mette su ogni cosa che desta il suo interesse (dal sito, alla costruzione di strumenti, alla raccolta di materiale ecc...). Riallacciandomi all'incipit del forum "musica etnica musica minore?", direi che, il panorama musicale e sottolinierei quello italiano, considera la musica popolare o etnica ed anche la musica d'autore ( nell'accezione che di solito si da a quest'ultimo termine quindi: testi ben scritti, poetici, concernenti argomenti non banali e musiche ben fatte ed originali ) come musica minore poichè la fruizione ( nei termini d'scolto e vendite) è circoscritta ad un pubblico ristetto. Ai media interessa l'odience, la vendita, raramente mi sono imbattutto in trasmissioni televisive che volessero realmente proporci qualcosa di diverso dalla solita musica commerciale (quanto detto non so se vale anche per la radio perchè non l'ascolto mai, anzi se mi suggerite qualche stazione che propone musica etnica e popolare ve ne sarei grato). Il canale d'apprendimento e questo non vale solo per la musica, è il constesto socio-culturale nel quale viviamo quotidianamente ( il discorso è veramente ampio), e se in quest'ambito nessuno ti propone l'ascolto di qualcosa di diverso è naturale che non la conoscerai mai, o possibilmente ne avrai un'idea distorta e furviante. Quando dico che faccio il musicista e suono musica popolare o d'ispirazione popolare, la maggior parte crede che mi riferisca a ciuri ciuri e vitti 'na crozza (sono siciliano) e mi associa ai tanti gruppi folk, e questa disinformazione la ritrovo anche tra i musicisti. Siamo bombardati da una cultura che non premia la peculirità e ripudia spesso anche l'identità culturale, l'uso sempre più rarefatto del dialetto sopratutto tra i giovani ne è un esempio ( De Andrè diceva giustamente che l'italiano è la lingua del regno....non la nostra ). Le scuole potrebbero proporre dei concerti-seminari di musica popolare ma è davvero raro. E' il cane che si mangia la coda...insomma un circolo vizioso, Carlo (mi permetto di darti del tu) hai davvero preso un argomento troppo ampio perchè dalle mille sfaccettature: musica, cultura, commercio ecc.....è davvero arduo trattarlo. Ho di certo dimenticato qualcosa e forse sono uscito fuori dal tema, comunque l'impulso è stato questo.

Davide Polizzotto

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