Stai rispondendo al messaggio di: Michele
[21-07-2008, a 10:37]
Re: Costruttori di flauti di canna.
X Giancarlo: grazie ancora per i suggerimenti!
X Pino: appena me li passano gli spartiti...però meglio in pvt, rendo disponibile l'indirizzo di posta.
X Calogero: quando ti sblocchi?
E' vero non si possono diffondere spartiti protetti, potremmo però creare brani nostri, semplici da inserire, anche solamente "fraseggi", non necessariamente brani interi, così da aiutarci reciprocamente nello studio dello strumento.
Ricordo una cosa.... è vero che la musica popolare è musica che si tramanda per lo più oralmente eccetera, ma bisogna ricordare che la musica si studia, nel caso specifico soprattutto la tecnica, e ricordo che molti "generi" popolari richiedono una grande tecnica e uno studio approfondito, basti pensare alla difficoltà delle friscalettate, alle tecniche popolari di canto, alle tecniche sulla battente, sul tamburo, la complessità dell'organetto e via dicendo...
Trascrivere secondo me non vuol dire "fossilizzare" si scrive pure il Jazz, musica per eccellenza fondata sull'improvvisazione, la scrittura è importante per trasferire informazioni.
Poi ricordo come non solo molti musicisti classici abbiano ripreso temi popolari, ma come molti autori popolari amino richiamare opere o studi di musica classica... ricordo che la musica popolare (ovviamente) è più antica della musica classica e che nel medioevo quella che era la musica colta contrastava meno con la musica volgare, la distinsione venne più profonda proprio alla fine del medioevo, che Paganini cominciò suonando il mandolino (appreso dal padre)... che quindi musica colta e musica volgare non necessariamente si escludono a vicenda, la musica colta è espressione popolare, nella sua parte relativa al "genio soggettivo" del popolano, la musica popolare è espressione del "genio del popolo" che sente la spinta a far musica sempre comunque e ovunque.
Sia la musica colta che la musica popolare sono soggette ad influenze, contaminazioni...
Per cui non ritengo blasfemo scrivere musica popolare, anche se non è richiesto al popolo di conoscere la teoria, anzi il popolo la conosce per cultura, perchè la sente, non se la sa spiegare, non sa perchè la terza calante delle zampogne sia bella, è bella è basta... trovo più dissacrante applicare certe regole dell'armonia classica a brani popolari ad esempio di matrice araba... (ricordate i canti dei carretteri, dei salinari, le solfatare...ricordate "quantu basilicò" creata dal volgo intorno al 1200?)
Il fatto di avere idee discordanti, oltre che costruttivo, fa parte della musica popolare stessa, nella musica colta infatti le idee non devono essere mai discordanti (così come anche nella matematica) :-)
Termino postando un paio di foto.
I fori li ho fatti a muzzo (come i cavoli a mazzo :-P) perchè non ho esperienza costruttiva, il bordone è in Re, il canto prende Re, Mi, Fa e Sol.
I fori mi sono venuti grandissimi, come mi regolo? come faccio a farli "comu i cristiani?"
Nella speranza di non aver urtato la sensibilità di nessuno con quanto esposto saluto tutti gli amici e maestri del forum!!!
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