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[19-11-2008, a 23:57]
Re: Costruttori di flauti di canna.
Caro Pier Filippo,
devo tranquillizzarti: le canne marchigiane ed abruzzesi vanno benissimo per la costruzione di flauti ed affini. Non è un questione di provenienza geografica in senso lato, ma piuttosto l'habitat locale, che può influenzare, ma non molto, la crescita, la morfologia e la "sonorità" della canna.
Le puoi quindi raccogliere dove vuoi, anche se ci sono molte "credenze", spesso discordanti tra loro, sulla provenienza ideale delle canne migliori.
Una di queste dice che ottime sono quelle cresciute lontano dai corsi d'acqua, perchè l'abbondanza di tale elemento provocherebbe una maggior consistenza dei vasi linfatici e quindi una maggiore porosità del legno.
Personalmente trovo molto buone, oltre a quelle di montagna, quelle "marine", perchè seppur vicine al mare, quasi sempre crescono in terreni molto drenanti ed asciutti.
I vecchi costruttori di scapoli le ritengono ottime per le ance.
Comunque ad influenzarne ancora di più la durata e qualità sonora è la stagionatura, ma siccome ne abbiamo parlato in passato, non vorrei annoiare nessuno con stucchevoli ripetizioni.
Per la raccolta il periodo migliore, sempre come già detto, è in Italia centrale, fine Gennaio inizio Febbraio, allorchè le foglie sono completamente secche ed ingiallite, il legno compatto e la linfa circolante quasi totalmente assente, motivo per cui è preferibile aspettare la luna calante (non è vero ma ci credo!).
Quest'anno (2009), essendo luna piena il 12 Gennaio, la "mancanza" o "luna calante" va dal 13 al 27 gennaio, oppure dal 9 al 23 febbraio.
Ricostruire la "Scupina" è stato sempre uno dei miei sogni nel cassetto.
Perchè? Perchè era la zampogna usata nella mia terra, che sento molto vicino alla mia cultura ed alle mie capacità di costruttore.
E' chiamata anche "zampogna di Fossalto" perchè proprio a Fossalto (qui vicino) è stato utilizzata fino a pochi anni fa ed era in uso anche nel circondario: Torella, Bagnoli del Trigno, Salcito, Pietracupa, Lucito, Montefalcone, San Felice, Castelmauro, Acquaviva Collecroce, e nel dialetto di tali paesi è ancora ben vivo l'uso del vocabolo nel suo preciso significato, come del resto nella parlata di Agnone, Montelongo, Campobasso ed altri ancora.
L'uso di tale strumento nei pesi elencati non sempre è dimostrabile con materiale fotografico o registrazioni, ma spesso è vivo il ricordo,oltre che dell'uso, anche delle fasi costruttive.
Alberto M.Cirese ne attesta l'uso in San Felice del Molise, nel rito del pupa "Maja" (calendimaggio), che ballava e fuggiva al suono dei Bufù, della Scupina e dei Tamburelli.
Per Lucito diceva "..... gli strumenti usati:scupina, nacchere e tamburello"
Lo stesso dicasi per Montelongo e soprattutto per Fossalto dove Diego Carpitella e Cirese addirittura registrarono, fra l'altro, anche " la scupina", senza tuttavia evidenziarne le caratteristiche particolari e specifiche.
Cos'ha di particolare la Scupina? Praticamente si tratta di una zampogna di canna.
Ha un chanter destro, chiamato femmena, un chanter sinistro chiamato maschio, un bordone chiamato "mopa" (termine dispregiativo che riferito a persona significa letteralmente "sciocco" "scemo" "non capace d'intendere", un'otre di agnello, un'insufflatore chiamato "cannille" o "cannizzola". L'ancia si chiama "scupinella".
Il chanter destro ha 4 fori digitabili più uno posteriore.
Il chanter sinistro ha 4 fori digitabili anteriori, a volte anche cinque (foro d'intonazione)
Bordone composto da due pezzi incastrati tra loro, più l'ancia.
Quest'anno a luglio, mentre firmavo la presenza alla mostra permanente di Scapoli, chiacchierando con la dottoressa Antonietta Caccia, presidentessa del Circolo della Zampogna, ho avuto l'onore, insieme a lei, di conoscere l'anziano signore Vergalito A., emigrato in america e nipote dell'Angelo Vergalito, famoso zampognaro e costruttore di Scupine di Fossalto.
Nella bellisima opera di Mauro Gioielli "La Zampogna" Gli aerofoni a sacco in Italia, Vol. I, si parla tanto di scupina, oltre a tante altre cose interessantissime. E' un'opera monumentale: chi può la compri!
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