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Stai rispondendo al messaggio di: Michele
[26-01-2008, a  11:28]
Cultura è sostenibilità...
Viviamo in un'epoca fortemente mediatica, le tradizioni non solo si perdono, ma ciò che sopravvive diventa moda e diventando moda viene travisata, il nostro orecchio si è abituato alle armonie rocchettare, dallo sbarco degli "alleati" in poi....quindi tutte quelle atmosfere di impronta araba (si pensi ai canti dei carretteri, un'esempio fra mille) tendono a scomparire....però è vera una cosa....se non succedesse ciò probabilmente nn si conserverebbero manco quelle poche canzoni, io non lo so dire, tutto sommato se è un bene o un male.
La tradizione, al tempo in cui nacque era novità.... quindi personalmente sono aperto a cose nuove basta che ci sia un "filo diretto" col passato, per cultura di popolo, perchè il popolo lo merita....
In Sicilia poi....siamo un'isola, dovremmo sopravvivere col turismo e i prodotti di nicchia (anche quindi in campo agroalimentare, artigianato etc...) la stessa sorte della musica sta toccando infatti anche alla cucina, all'agricoltura, alle opere di artigianato...
I gruppi folkloristici sono fortemente devianti e nn offrono al mondo lo "spirito" che realmente anima la musica, in Sicilia abbiamo tantissimi "generi" non solo la tarantella....
Il pesto alla genovese, fatto fuori da Genova non ha lo stesso sapore, il loro basilico è più dolce... la pasta con le sarde non puoi farla fuori dalla Sicilia, perchè il finocchietto selvatico lo raccogli, si, ma non è lo stesso...ha un'altro sapore... quando sono stato in Salento mi proibirono di "friscalettare" le loro pizziche, perchè anche se sempre tarantella, la loro concezione fraseggistica è diversa, e mi dissero, "prima ascolta ed impara"....giusto...
Adesso mi ritrovo la casa piena di libri sulla Sicilia (mio padre è esperto del settore), spartiti del Favara, giro per le montagne alla ricerca di "cose nuove" (anche da mangiare)....e mi chiedo sempre di più se l'avventura culturale dell'uomo in questa terra finirà o, modificata certamente, continuerà..... da parte mia preferisco la mandola e il mandolino al buzuky e sono felice dell'apporto musicale (presente moltissimo in sicilia) che gli immigrati arabi "continuano" a donare alla nostra terra, perchè la Sicilia è stata mondo arabo per 250 anni, e senza loro certe caratteristiche sparirebbero dalla nostra musica, la speranza di continuare a sentirmi Siciliano non tramonta!

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