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Stai rispondendo al messaggio di: Pino Pontuali
[10-05-2007, a  09:11]
Re: Gare de stornelli a 'ntuzzà: antichità?
Che la forma cantata di dialogo sia molto antica non vi sono dubbi, ma datarne l'origine credo sia impossibile.
L'usanza degli stornelli credo sia nata dal bisogno di poter "scavalcare" il potere costituito e quello materiale nonché il "comune senso del pudore".
Tento di spiegarmi meglio.
Dialogare in forma "artistica" pubblicamente mette in sicura difficoltà, relegandolo ad una reale situazione di impotenza, anche l'uomo più forte fisicamente. Con il canto è sempre stato possibile parlar male del governo (pensate ai giullari), del datore di lavoro, della mafia, ecc. senza incorrere in sanzioni o vendette; stornellando si poteva dialogare tra uomo e donna non sposati, corteggiandosi o liticandosi, senza che la donna fosse considerata di facili costumi. Si poteva parlare di sesso in modo addirittura esplicito senza offendere nessuno.
A Roma lo stornello, come forma di comunicazione, è stato usato, fino agli anni settanta, per parlare con i detenuti di Regina Coeli al di fuori degli orari consentiti, poi per motivi logistici non è stato più possibile.
Ancora oggi, molto sporadicamente e in alcuni paesi del Lazio nord-est, si fanno delle gare spontanee di stornelli; perde chi non sa rispondere, mentre il vincitore riceve in premio un bottiglione di vino che poi offre a tutti i convenuti.
Io partecipo a volte e confesso che mi diverto moltissimo.
Buona stornellata
Pino

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